Pluto di Naoki Urasawa - La Storia Completa del "remake" di Astroboy
Pluto di Naoki Urasawa – La Storia Completa del “remake” di Astroboy

Pluto di Naoki Urasawa – La Storia Completa del “remake” di Astroboy

Pluto è il remake della storia classica del manga Astroboy  “Tetsuwan Atom” (il più forte robot del mondo) del 1964-1965 di Osamu Tezuka, adattato in animazione sempre nel 1965, e in seguito nel 1980 e nel 2003. L’opera ovviamente viene ripensata da Naoki Urasawa secondo uno stile – sia narrativo che visivo – più consono alle sue corde, e se avete letto Monster o 20th Century Boys potete farvi un’idea di cosa stiamo parlando. 

Nel 2023, ne è stato tratto un adattamento Netlix piuttosto fedele, a eccezione di alcune lievi modifiche.

Nella storia originale, un sultano malvagio fa costruire dal suo scienziato di punta un robot gigante, Pluto, dalla immensa capacità di un milione di cavalli vapore, allo scopo di eliminare i sette robot più forti del mondo, fra i quali Astroboy. Il mostro sembra inarrestabile e sconfigge uno dopo l’altro i suoi sfidanti.

Pluto però, anche grazie all’influenza di Uran, la sorellina di Astroboy, si ribella al suo creatore: questi però ha messo a punto un altro robot ancora più forte, Bora, dalla potenza di due milioni di cavalli vapore. Lo scontro vede Atom vincitore e la morte di Pluto.
Lo scienziato si rivela essere anche lui un robot che aveva deciso di dimostrare al sultano che la corsa agli armamenti senza freni non porta altro risultato che la distruzione.

Se le opere di Tezuka del periodo erano debitrici dello stile Disney e rivolte a un pubblico per bambini, qui abbiamo uno stile realistico sia dal punto di vista grafico (fateci caso, i personaggi di Urasawa non hanno mai la goccia sulla fronte che simboleggia il nervosismo, proprio perché le personi reale non sudano in quel modo) che dal punto di vista dell’ambientazione.

Guerre, equilibri geopolitici, disoccupazione, razzismo, uguaglianza di diritti sono temi caldi nel nostro presente e ancora più cruciali nel futuro tratteggiato in questa opera.

Ci troviamo in un mondo futuristico nel quale i robot hanno quasi uguali diritti degli esseri umani: possono lavorare, sposarsi e mettere su famiglia, anche se non pochi umani sono contrari a queste concessioni. Molti robot sono indistinguibili dagli esseri umani e vengono impiegati per mansioni di alto livello. Tuttavia l’ambientazione bambinesca originale non svanisce del tutto: qua e là sono rinvenibili vari easter egg, come l’accenno alla auto della polizia dalla forma di cane.

Astroboy non era un’opera particolarmente amata da Osamu Tezuka. In alcune interviste di fine anni Sessanta l’aveva definita come “un mostro”, probabilmente ritenendola un progetto senza passione portato avanti per fama e denaro, data anche la trasposizione animata televisiva. Ai tempi la serie  a fumetti non era nemmeno la più celebre del periodo, forse complice la bontà di fondo che permeava tutti i personaggi di Tezuka, mentre stavano prendendo piede manga con robot e guerrieri dal tono più spietato. L’autore tuttavia fu in grado di cogliere le ragioni del successo di altre opere infondendole nella sua, e Tetsuwan Atom riportò la serie tra quelle più vendute.

“Pluto” si può vedere sia come una rivisitazione della storia di partenza che come una sintesi delle varie versioni che l’hanno vista trasformarsi dal manga agli anime. Ad esempio, nel manga originale abbiamo il robot maschio Photar, poi reso robot femminile Epsilon nella serie animata del 2003, e in quest’opera abbiamo il robot maschile Epsilon, che coniuga tratti delle versioni precedenti.

Pluto – La trama

Un incendio sulle alpi svizzere porta alla scoperta dei resti del robot Mont-Blanc, beniamino del luogo e uno dei sette robot più forti del mondo. Questi è stato distrutto da qualcuno di fortissimo (accompagnato da una tromba d’aria) e sul suo cranio sono state aggiunte delle corna.

Nel frattempo l’agente dell’Europol Gesicht (“faccia” in tedesco) indaga a Dusseldorf sull’omicidio di un leader del movimento per i diritti dei robot: anch’egli viene ritrovato con delle corna fissate sul cranio. Tutto sembra fare credere che il responsabile degli omicidi sia un robot, fatto gravissimo siccome le leggi della robotica proibiscono alle macchine di fare del male agli umani.

Pluto il manga - Gesicht

Anche Gesicht è un robot e dispone di un acume considerevole, oltre alla capacità di trasformare il suo braccio in un emettitore di gas stordente (siccome non può ferire esseri umani). Dall’analisi della scena del delitto trae l’impressione che a compiere il delitto sia stato “un essere umano”, o per meglio dire un robot che si avvicina alla definizione di essere umano.

Gesicht è sposato con un’altra androide e da qualche tempo da segni di stress, facendo strani sogni, siccome è molto vicino al livello di autocoscienza umana. In un sogno vede un vecchio che gli dice <<È tutto suo per 500 zeus.>>

Decide di andare a parlare con l’unico robot che otto anni prima si è macchiato di un delitto, Brau 1589: questi gli spiega che nella mitologia le corna erano associate a Plutone (Pluto), dio degli inferi. Il robot inoltre non presenta alcuna anomalia nel funzionamento. I due si scambiano i chip di memoria, e anche Brau 1589 vede l’incubo con il vecchio.

Moint-Blanc e gli altri sei robot più forti del mondo hanno partecipato al trentanovesimo conflitto in Asia Centrale contribuendo a portare la pace, pur massacrando innumerevoli altri robot.
I robot ad alte funzionalità sono equiparati ad armi di distruzione di massa, perciò un trattato ne sancisce la fine della produzione e li ripartisce tra vari Paesi in base a equilibri geopolitici.

North #2 è un eroe di guerra che lavora come maggiordomo per un anziano compositore in Scozia. Questi ha perso l’ispirazione per comporre nuove colonne sonore per film, e odia le macchine siccome secondo lui non sanno cogliere lo spirito della musica.

North #2 lo aiuta a riscoprire l’amore che la madre provava per lui – che credeva invece lo avesse abbandonato, e gli chiede di aiutarlo a comprendere la musica al pianoforte, siccome non vuole più tornare in guerra, avendo distrutto in Asia Centrale decine di migliaia dei suoi simili.

Un giorno avverte qualcuno avvicinarsi a gran velocità, in una tromba d’aria. Si solleva in aria estraendo tutte le armi contenute nel suo corpo da battaglia, e va ad affrontarlo, ma viene sconfitto e distrutto.

Gesicht avverte delle morti dei due robot Brando, un robot turco di aspetto umano che combatte a Istanbul come lottatore professionista, e che si è costruito una famiglia con tanti bambini adottati. Come Gesicht, si tratta di uno dei sette robot ad alte prestazioni del mondo.

Gesicht va in Giappone a parlare con un robot dall’aspetto di ragazzino, nientepopodimeno di Atom, colui che noi conosciamo come Astroboy. Lo informa della minaccia che incombe anche su di lui – in quanto è uno dei robot ad alto potenziale – e gli passa il proprio chip di memoria; quando Atom legge nei suoi ricordi, inizia a piangere per lui.

A Tokyo City si verifica l’omicidio dell’inventore delle leggi della robotica: anche lui ucciso in presenza di una tromba d’aria e ritrovato con corda infisse sul suo cadavere.

Atom, analizzando la scena del delitto, appura che la vittima aveva mangiato con l’ospite, cosa che un robot non dovrebbe fare, ma al contempo non ci sono tracce, che un umano invece non dovrebbe lasciare.

Astroboy si reca dal dottor Ochanomizu, il Ministro della scienza, siccome lui e altri scienziati erano stati coinvolti in una misteriosa “Commissione Bora” nell’arco del 39imo conflitto in Asia Centrale.

Brando si reca a combattere – in una unità da combattimento – contro il misterioso nemico, che giunge avvolto in una tromba d’aria: prima di perire, sostiene di averlo sconfitto. Atom, inserito nella comunicazione, intravede la sagoma di un essere enorme  con corna sulla testa.

Heracles – un robot greco dalle alte potenzialità – rinviene il chip di memoria di Brando e le sue braccia fissate a uno scoglio a mo’ di corna.

Il piano sembra essere orchestrato da un misterioso individuo alleato con il Dottor Roosevelt, un supercomputer dall’aspetto di un orsacchiotto di pelouche. 

Lo stesso orsacchiotto – un’intelligenza artificiale molto superiore a quella dei normali robot – viene visto al fianco di Alessandro, Presidente della Confederazione Tracia.

Gesicht decide di prendersi un periodo di relax con la moglie, ma scopre che loro due hanno già tempo addietro prenotato un viaggio turistico, anche se non se lo ricordano. Comincia a sospettare che gli siano stati inseriti dei falsi ricordi, alla base dei suoi incubi.

Il Regno di Persia era retto dal re Dario XIV, e venne invaso dalle truppe della Confederazione Dacia quando si sparse la voce che entro i suoi confini venivano costruite armi di distruzione di massa, voce rivelatasi poi inconsistente.

Per caso vi ricorda qualcosa?

A Tokyo City una tromba d’aria libera alcuni animali, che vengono ammansiti pacificamente da una ragazzina. Questa altri non è che Uran, la sorellina di Atom. Mentre si reca a recuperarla alla stazione di polizia, questi incontra un uomo – il dottor Abullah – e non riesce a capire se si tratti di un umano o di un robot: egli afferma di avere perso gran parte del suo corpo umano e tutta la sua famiglia durante la guerra in persia.

Adolf Haas è un uomo che si è unito a un’organizzazione stile Ku Klux Klan che odia i robot, per via del rancore che prova da quando uno di essi ha ucciso suo fratello, un delinquente. 

Il padre di Adolf aveva perso il lavoro siccome i robot avevano sostituito la forza lavoro umana nelle imprese, e infine si era suicidato.

Scopre che suo fratello è stato ucciso con un proiettile di zeronium, superlega che solo pochissimi robot utilizzano: lega della quale è composto Gesicht. L’organizzazione razzista intende servirsi di questo evento come casus belli per delegittimare i diritti acquisiti dai robot. Sembra che l’Europol abbia investito tantissimo in Gesicht e che abbia celato il suo possibile omicidio.

Gesicht infatti aveva ucciso in preda all’ira – che un robot non dovrebbe provare, a meno che non sia ultra sviluppato – il fratello di Adolf, che era colpevole della sparizione e uccisione di molti bambini robot.

Heracles – un robot greco ad alto potenziale – intende andare in cerca dell’assassino di Brando, ma viene fermato da Epsilon, un potentissimo robot australiano a energia fotonica.
Questi è un pacifista che ha rifiutato di combattere in Asia Centrale e per questo ha ricevuto il biasimo del mondo intero, ma che si è dedicato a crescere molti bambini orfani.

Epsilon va a trovare Gesicht, e lo informa che un bambino profugo della guerra in Persia che vive con lui ha assistito alla distruzione del suo villaggio da parte di un essere enorme, che pronunciava la parola: Bora, il nome di un gigante di una leggenda che finiva per ingoiare il mondo intero.

Alla scena assiste anche Adolf, che intende eliminare l’agente con un lanciamissili. I suoi superiori del Clan invece intendono rendere Gesicht un personaggio scomodo agli occhi dell’opinione pubblica anziché ucciderlo, perciò sono disposti a eliminare Adolf se questi dovesse danneggiare i loro piani.

Uran incontra un robot dismesso dalle fattezze di un uomo e lo aiuta a riprendersi. Questi dipinge in un sobborgo periferico scene di prati fioriti ed è capace di riportare alla vita la flora morente.

Abullah fa giungere a Tokyo City un uomo – a cui ha donato quel corpo – dal quale escono degli scarafaggi robot, che iniziano a perlustrare la città: uno di essi rintraccia l’uomo misterioso con Uran. L’uomo che Uran assiste ha il potere di manipolare l’atmosfera provocando trombe d’aria e pioggia che può indirizzare per rendere la vegetazione rigogliosa. Sogna anche di un “paese della morte” dove non cresce più nessun fiore e vede una figura ciclopica: Bora.

Atom, allarmato dal comportamento della sorella, ha avvertito Ochanomizu e si è mobilitata anche la polizia. Il robot fa apparire dalla testa delle scariche di elettricità a forma di corna e poi cade a terra: risulta che non aveva mai avuto il cervello elettronico, e che era il corpo rubato a un robot di costruzione che lavorava lì vicino.

Abullah intanto recupera il vero corpo di Pluto situato dentro un laghetto – che aveva mosso quel corpo a distanza tramite onde elettromagnetiche – e lo incarica di uccidere Atom.


A casa del dottor Ochanomizu si presenta un robot per recuperare un cagnolino meccanico che lo scienziato aveva cercato di riparare. Questi dichiara di essere Goji, e tale era il nome del misterioso soggetto che si diceva avere costruito per il regno di Persia un’armata di robot dall’alto potere distruttivo. La Commissione Bora venne creata proprio per verificare quanto c’era di vero in queste dicerie. La commissione non trovò alcuna prova a sostegno di tali voci, ma la Confederazione Tracia invase comunque il regno di Persia. Goji afferma che i robot che si avvicinano ancora di più al livello umano possono uccidere gli umani, proprio come essi possono uccidersi tra loro. Goji invita il ministro della scienza a inviare Atom nel luogo in Giappone dove avvengono più trombe d’aria, perché lì troverà la sua creazione, Pluto.

Goji fugge dalla polizia, lasciandosi dietro il corpo metallico, mentre il cervello elettronico viene portato via dagli scarafaggi.

Uran intanto si reca a casa del nipote di Ochanomizu, proprio dove si è fermata una grande tromba d’aria. Atom la raggiunge e affronta quello che si rivela essere Pluto, venendo sconfitto.

Gesicht viene a sapere della morte di Atom e capisce che Pluto è sopravvissuto. Inoltre sblocca una trasmissione di Astroboy nel quale gli dice che “lui e Pluto sono uguali”. Haas sopravvive a un attentato della sua organizzazione e gli viene assegnata come guardia del corpo proprio Gesicht. Questi, analizzando i file della società per cui l’uomo lavora, trova una registrazione di qualcuno che ordina gli attentati a carico degli scienziati componenti la commissione Bora, come Ochanomizu. Il mandante sembra essere il deposto Re Dario XIV di Persia, in custodia presso un carcere della confederazione Tracia.

Nel frattempo il dottor Hoffman, l’inventore della lega zeronium, viene salvato da Epsilon, che lo porta da Heracles, in modo che i tre insieme possano difendersi meglio.

Hoffman rivela che tempo addietro lui, il dottor Howard – lo scopritore dell’energia fotonica, recentemente ucciso – e il dottor Tenma – massima autorità in fatto di intelligenze artificiali – si incontrarono in un meeting per condividere le proprie scoperte, al fine di creare un robot in grado di salvare il mondo.
Tenma però non rivelò un bel niente e anzi esortò gli altri due a non creare robot ancora più simili agli umani, perché qualcosa di irreparabile sarebbe potuto accadere.

Ochanomizu nel frattempo incontra proprio Tenma – che notoriamente è un uomo che vive nell’ombra – e questi gli spiega che l’odio spinge l’intelligenza artificiale a crescere, e che l’IA perfetta è quella che sbaglia.

Heracles decide di sfidare Pluto. Lo scontro è cruento; il robot greco riesce a danneggiare il suo vero corpo dentro la tromba d’aria, ma alla fine viene sconfitto e distrutto. Epsilon quindi decide di cercare Gesicht, l’unico che ha l’autorità di arrestarlo.

Nel frattempo Haas continua a provare rancore verso Gesicht, che ha ucciso suo fratello.
Dario XIV, in prigione in attesa di una sentenza, afferma che i robot sono la prossima razza dominante, e che il conflitto in Persia è stato una fase del loro sviluppo.

L’organizzazione razzista cerca di uccidere Adolf e Gesicht insieme, ma il poliziotto robot riesce a salvare l’uomo.

Atom è un robot costruito dal dottor Tenma come sostituto del suo defunto figlio Tobio, morto per un incidente. Tuttavia l’uomo lo considera il suo più grande fallimento, siccome a conti fatti non lo rispecchiava.

Tenma decide di riparare Atom ma il piccolo robot non si sveglia. Già una volta Tenma si trovò di fronte a un caso simile. Quando costruì per un committente un robot la cui psiche era il frutto dell’analisi di quella di tutti gli abitanti della Terra. Esso entrò in loop, e potè uscirne solo inserendovi emozioni sbilancianti di odio e tristezza. Lo stesso odio che ha permesso a Gesicht di superare i suoi limiti e di uccidere un essere umano: egli non venne però ucciso per il suo crimine ma la sua memoria venne resettata.

É il caso di fare ciò anche con Atom?

L’altro robot – stando ad Abullah – venne costruito da Tenma e dal misterioso “Goji” e portato in Persia.

Gesicht si reca a visitare re Dario XIV in carcere: questi accenna a uno stravolgimento che Pluto porterà nel mondo, e si taglia la lingua. Una volta uscito incontra Epsilon che gli porta una trasmissione ottenuta da Heracles: l’immagine di un ragazzo persiano in mezzo a un campo di fiori, il vero aspetto di Pluto.

Indagando Gesicht scopre che si tratta di Sahad. Un robot persiano ad alte prestazioni intenzionato a rendere fiorente il suo Paese, costruito nientemeno che dal dottor Abullah. Il superpoliziotto giunge a uno stabilimento in un Olanda difeso da vari robot del modello che produce gli insetti meccanici. Dopo averli sconfitti deve vedersela nientemeno che con Pluto stesso.

Il mostro ha una forza tremenda ma Gesicht è rivestito di lega zeronium che lo rende quasi indistruttibile: alla fine dello scontro Pluto rimane sepolto sotto i detriti.

Nel frattempo il dottor Hoffman, di ritorno da un convegno, viene intercettato da un robot che dice “Bora”, proprio come aveva riferito il bambino profugo della guerra di Persia.

Gesicht accetta di risparmiare Pluto – la cui intelligenza è quella di Sahad, inserita dal dottor Abullah in quel corpo mostruoso – in cambio della salvezza di Hoffman. La polizia giunta sul posto però trova il suo cervello elettronico portato via dagli scarafaggi robot.

Gesicht, mentre si trova ad Amsterdam, viene raggiunto da un robottino che aveva incontrato in Persia. Robottino che, ora capisce, gli ricordava il suo defunto figlio robot adottivo, ricordi rimossi che riapparivano nei suoi sogni. 

Il robottino però gli spara con un lanciarazzi. Gesicht, già ferito dal precedente scontro, muore. 

La vedova di Gesicht consegna il suo chip di memoria al dottor Tenma.
Tenma aveva lavorato durante la Guerra in Persia con Abullah – anche se quest’ultimo aveva detto in precedenza trattarsi di “Goji” – al robot con in memoria la psiche di ogni abitante della Terra. Esso, come abbiamo detto, non era in grado di scegliere una psiche da adottare tra sei miliardi a disposizione, e l’unico modo per destarlo era introdurre nella sua mente emozioni sbilancianti di odio e tristezza. 

Durante un bombardamento ONU, Abullah – che sappiamo avere lavorato anche a un altro robot, “Bora” – rimase ferito mortalmente, ma prima di spirare chiese a Tenma di inserire parte dei suoi ricordi nella mente del robot. Questi, incredibilmente, si destò.

Ora Tenma intende fare la stessa cosa, inserendo il chip dei ricordi di Gesicht dentro Atom, per farlo svegliare.

In Australia, Epsilon viene ritenuto il prossimo bersaglio di Pluto, anche se è un robot pacifista che non ha combattuto in Persia e che si prende cura di bambini orfani. 

Mentre si trova in una casa rifugio un avversario colpisce la base (forse per eliminare un generale dell’esercito invasore ai tempi della guerra in Persia): ai tempi Epsilon era stato comunque costretto a distruggere i corpi di innumerevoli robot sconfitti in Persia, corpi dai quali era stata estratta l’intelligenza artificiale.

Nello stesso momento Pluto avvolto nella sua tromba d’aria attacca l’orfanotrofio in Australia: Epsilon si precipita lì e riesce a scacciarlo, distruggendo una delle sue braccia.

Il bambino recuperato dalla Persia intanto viene adottato da un norvegese che si rivela essere un agente del dottor Abullah: quando il piccolo lo vede, inizia a gridare “Bora! Bora!”.

Uran avverte la presenza di due sconfinate tristezze nel mondo e, paragonando la situazione a Pinocchio, sostiene che “anche Geppetto è una marionetta”.

Epsilon vola verso  un castello in Norvegia per recuperare il suo piccolo amico ma lì viene affrontato da Pluto. Per vincere porta lo scontro sopra le nubi in modo da assorbire energia solare, ma qui inaspettatamente il mostro gli chiede di ucciderlo, per porre fine alle sue sofferenze.

Improvvisamente appare una sagoma tanto grande da oscurare il sole, la cui sola presenza provoca un vento inaudito. Epsilon lancia le sue mani per proiettare tramite esse un campo di forza con cui difendere il bambino, ma così rimane indifeso, e Pluto lo fa a pezzi: una miriade di scaglie luminose si spargono in cielo.

In quel momento, Atom si sveglia, con i ricordi di Gesicht e di Epsilon. A quanto pare, l’odio provato da Gesicht in punto di morte è stata un’emozione in grado di destarlo. Appena in piedi, inizia a scrivere la formula matematica di una bomba ad antiprotoni, un’arma in grado di spazzare via la vita sulla Terra.

Pluto

Nel mondo iniziano ad avvenire fenomeni climatici avversi, che lasciano presagire una catastrofe tremenda, come se ci fosse una bomba a orologeria nel sottosuolo pronta a esplodere.  L’Ultimate Computer Dottor Roosevelt e il Presidente della Confederazione Tracia Alessandro pensano di avere ormai sterminato i sette robot più forti del mondo, ma scoprono che Atom è ancora vivo. Questi scappa dal centro di ricerche ma viene ritrovato poco dopo, apparentemente tornato in sé.

Nel frattempo Tenma viene rapito da Abullah e portato in uno stabilimento nel quale è presente il gigantesco corpo di Bora, fino ad allora mosso con le sue onde cerebrali. Abullah gli chiede di trapiantare il suo cervello dentro Bora ma Tenma gli risponde che non c’è bisogno di farlo.

Anni fa il vero Abullah era morto e gli aveva fatto inserire il chip con i suoi ricordi pregni di odio e sofferenza nel robot perfetto a cui stavano lavorando, per farlo svegliare. Un’intelligenza artificiale perfetta può mentire, e mentendo a sé stessa si era convinta di essere il vero Abullah.
Colto dalla disperazione per questa rivelazione, inizia a cambiare aspetto tra vari robot e si spegne, con i robottini scarafaggio che portano via il suo cervello elettronico: il misterioso “Goji” era sempre stato lui, senza esserne cosciente.

Atom spiega alle autorità la verità. Il robot perfetto costruito da Tenma e Abullah era stato attivato con l’inserimento dell’odio di quest’ultimo, dovuto alla perdita della propria famiglia e alla propria morte. Nella personalità di Abullah aveva costruito Pluto, e in quella di Goji aveva realizzato Bora, un robot inizialmente pensato per il rimboschimento della Persia. Di fronte allo sfacelo del proprio Paese invaso dalla Confederazione Tracia – il cui presidente aveva finto la presenza di armi di distruzione di massa per poter distruggere la fiorente civiltà robotica – re Dario XIV incaricò Pluto di uccidere i sette robot più forti del mondo per vendicare il suo regno. 

Le autorità scoprono che sotto il parco nazionale della Tracia è presente una bomba ad antiprotoni posta vicino a una faglia magmatica: in occasione della imminente eruzione amplificherebbe il fenomeno a livelli mondiali, portando all’abbassamento della temperatura globale e alla morte di nove decimi della popolazione umana. Piano che viene sposato dall’Ultimate Computer Dottor Roosevelt, siccome i robot sopravvivranno.

Atom vola verso il parco nazionale della Tracia e lì trova Pluto. I due iniziano a combattere, ma ora Atom è pregno dell’odio di Gesicht e non intende affatto farsi sconfiggere. Prima di sferrare il colpo di grazia, Atom realizza che dall’odio non nasce nulla, e si trattiene cogliendo la disperazione del suo avversario.

Il nostro eroe quindi si lancia a capofitto nel nucleo della Terra per raggiungere la bomba antiprotone contenuta all’interno del robot Bora, guidato dall’intelligenza di Goji/Abullah. Il calore del magma è troppo intenso e rischia di liquefarlo prima che riesca a disinnescarla.

Ma, a quel punto, Pluto interviene proteggendolo con il suo corpo per permettergli di contrattaccare. Pluto mette in salvo Atom e si getta contro il mostruoso Bora o Goji che dir si voglia: il suo sacrificio permette di congelare la colata di magma che avrebbe avviato il processo di estinzione, in una enorme colonna di ghiaccio. L’umanità così è salva.

Nel finale, Brau 1589 – al quale in precedenza Atom aveva chiesto “un favore” – evade e raggiunge dottor Roosevelt e il presidente Alessandro. Inaspettatamente evita di uccidere quest’ultimo, ma scaglia la sua lancia contro il supercomputer responsabile di tutto questo disastro…

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