Nome
San Canuto Lavard
Nome di battesimo
Knut
Titolo
Martire
Nascita
1096 circa - Roskilde, Danimarca
Morte
1131 - Haraldsted-Ringstadium, Zeeland, Danimarca
Ricorrenza
In breve

San Canuto Lavard fu un principe danese del XII secolo, nato intorno al 1096 e martirizzato il 7 gennaio 1131. È venerato come santo e martire dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Canuto Lavard fu il figlio di Eric I di Danimarca e venne assassinato dal cugino Magnus Nilsson, che aspirava al trono, generando così una guerra civile che avrebbe portato alla conquista del potere da parte del figlio di Canuto, Valdemaro I, che unificò la Danimarca. La sua santità è legata alla sua pietà e al suo impegno per la diffusione del cristianesimo nella regione baltica. Fu canonizzato già nel 1170, meno di 40 anni dopo la sua morte, dal Papa Alessandro III. È il patrono della città di Ringsted, dove è sepolto, e la sua festa è celebrata il giorno della sua morte, il 7 gennaio. La sua figura è particolarmente significativa nella storia della Danimarca, dove è visto come un eroe nazionale e un simbolo di fede incrollabile.

Canuto (Knut) era il secondo figlio di re Eric il Buono di Danimarca, conosciuto come “il Signore” dai suoi connazionali. Fu nominato duca dello Jutland meridionale da suo zio re Niels, che gli affidò la difesa del territorio dai vendi (slavi provenienti dalla Sassonia orientale e dalla Prussia).

Tentò di istituire un regime di giustizia e di pace ma la pirateria vichinga mise a dura prova i suoi propositi. Nel 1129 l’imperatore Lotario III lo riconobbe re dei vendi occidentali, irritando re Niels, che lo fece uccidere da due suoi cugini il 7 gennaio 1131. L’aver sostenuto l’attività missionaria di S. Vicelin, apostolo dei vendi (f 1154, 12 die.), costituì un gesto determinante per l’avvio della sua canonizzazione, avvenuta nel 1169 su richiesta di suo figlio, re Valdemaro I e dell’arcivescovo Eskil di Lund.

In Danimarca è considerato martire, ed è ancora onorato come tale nel nuovo Martirologio Romano, ma la sua morte in verità fu causata più da ragioni dinastiche che religiose.