"Il mio vero padre è colui che mi ha dato il suo nome e che mi ha cresciuto". Carla Bruni ha amato infinitamente suo padre, Alberto Bruni Tedeschi, ricco industriale e collezionista d'arte, e non cambierebbe una virgola alla sua infanzia tra musica, arte e cultura in quel di Torino, "dove il denaro non era la vera ricchezza". E l'amore è rimasto immutato anche quando nel 1996, poco dopo la sua morte, scopre quasi per caso, che papà Alberto in realtà non era il suo padre biologico. Quando realizza che per 28 anni sua madre Marisa Bruni Tedeschi le ha sempre mentito (e ci sono voluti anni per perdonarla). "La sua morte ha segnato un prima e un dopo, come tutte le morti di persone molto importanti", ha raccontato ai microfoni di Marie-Laure Delorme per France Culture, "è stato uno shock enorme, come lo spostamento di placche tettoniche". Un dolore fortissimo a cui si è aggiunta una dose di malessere prima e di sesto senso poi. "Non mi sentivo bene alla sua morte, e siccome ero una giovane donna molto, molto tranquilla, ero sorpresa dallo shock che mi aveva dato. È così ho iniziato a indagare".

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Come ricorda Elle France, non è stata la madre Marisa a rivelarle il segreto ("Devi proteggere le persone che ami e devi proteggerle con le bugie", le ha poi spiegato per giustificare la sua scelta di mentire su un argomento così importante e così delicato), ma sua sorella maggiore, Valeria Bruni Tedeschi. "È molto legata a me e non ha mai avuto il coraggio di dirmelo", spiega sempre a Madame Delorme, "le sono serviti sei mesi per sputarlo fuori perché aveva paura che mi traumatizzasse". Il padre biologico di Carlà, infatti, è l'imprenditore italo-brasiliano Maurizio Remmert, come ha raccontato mamma Marisa nella sua autobiografia uscita nel 2017, Care figlie vi scrivo. "Mi sono innamorata del suo amore, che era immenso, nonostante avesse solo 19 anni, e io 35 e due figli. Si comportava come un uomo adulto, aveva affittato un piccolo appartamento per i nostri incontri, ma era inarrestabile nella gioia di vivere tipica della sua età, mi ha travolta e trascinata in un’avventura amorosa intensa. Quando mi sono accorta di essere incinta di Carla sono stata immensamente felice” ha raccontato a Vanity Fair in occasione della presentazione del libro. Un amore vero quello con Alberto nonostante i tradimenti reciproci perché "niente e nessuno avrebbero potuto passare davanti alla mia famiglia". E Mrs Sarkozy come ha reagito alla rivelazione? "Quando le parlai di Maurizio, volle immediatamente conoscerlo. Si incontrarono a Portofino, dove passava le vacanze con la sua famiglia. Si sono piaciuti al primo sguardo, si vedono regolarmente, e quando Carla si è sposata è stato invitato al matrimonio".

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Con un'intervista al quotidiano Estado de S.Paulo e ripresa da La Repubblica del gennaio 2008, anche Maurizio Remmert aveva confermato l'intreccio da feuilleton della famiglia Bruni Tedeschi, e di cui lui è stato assoluto co-protagonista. "Carla è nata da una relazione a Torino che abbiamo avuto io, giovanissimo, con la trentaduenne Marisa, sposata con Alberto", ha spiegato, "so da sempre che è mia figlia, da quando è nata quarant'anni fa. Vivevamo a Torino. Ci siamo conosciuti con Marisa Tedeschi nell'ambiente musicale della città. Lei era pianista. Alberto, suo marito, era imprenditore e compositore. Ho suonato molto tempo con Marisa. Vissi una grande storia d'amore con lei, durata sei anni: non fu un caso fugace. Lei era sposata e all'epoca non abbiamo rivelato chi era il vero padre quando Carla è nata, nel 1967". On me dit que le destin se moque bien de nous e Carla lo sa (e canta) alla perfezione.