Messina, il turismo cresce. Dal 2022 al 2023 da 129mila a 140mila pernottamenti

Messina, il turismo cresce. Dal 2022 al 2023 da 129mila a 140mila pernottamenti

Giuseppe Fontana

Messina, il turismo cresce. Dal 2022 al 2023 da 129mila a 140mila pernottamenti

mercoledì 15 Maggio 2024 - 11:52

Incremento dell'8 % ma numeri ancora lontani rispetto ad altre città turistiche siciliane

MESSINA – Il turismo a Messina cresce. Questo è quanto ha voluto mostrare l’amministrazione comunale presentando i dati del 2023, non ancora definitivi, forniti dall’osservatorio turistico regionale. A crescere tanto gli arrivi quanto i pernotti, sia di italiani sia di stranieri. E aumentano anche le strutture ricettive “piccole”, ma non gli hotel.

I numeri e le strutture

“11mila persone in più che hanno pernottato rispetto all’anno scorso è un dato importante – dice il sindaco Federico Basile -. La strategia per Messina città degli eventi serve non per portare l’artista o il cantante ma per far capire che la città è pronta a essere attrattore, per portare qui gente e mostrare ciò che c’è. In questa rappresentazione dobbiamo ancora migliorare tutti, dall’amministrazione agli operatori fino all’imprenditoria. I negozi non possono stare chiusi alle 14, se la nave va via alle 16, per fare un esempio. Siamo partiti da zero e non è stato facile, ma stiamo lavorando ed è importante che la città risponda”.

Poi la parola all’assessore al Turismo Enzo Caruso: “I dati non solo sono numeri, ma anche valutazioni da fare. Possiamo capire se la strategia funziona, su cosa puntano i turisti italiani e quelli stranieri, su cosa cercano, da dove vengono. Vogliamo stringere un’alleanza con tutti gli operatori e i commercianti. Il compito del Comune deve essere agevolare ma non può essere fare impresa perché questo devono farlo gli imprenditori. Siamo carenti sulle grandi strutture, preferite dal turismo scolastico o da quello religioso. Riproporremo il meeting del turismo, per far conoscere i nostri pacchetti. Andando ai dati, forniti dall’osservatorio turistico regionale ma non ancora completi, gli hotel sono rimasti gli stessi del 2019 e del 2022, cioè 21. Aumentano i B&B e le strutture completari, saliti a 82 e 31 rispetto all’anno scorso quando erano 78 e 22. Non abbiamo capito perché l’ osservatorio ci mostra un calo delle camere”.

E ancora: “Gli arrivi sono aumentati, sono stati 64.166, con un incremento del 10,9% rispetto ai 57.161 del 2022. Chi arriva preferisce gli hotel, ma la tendenza è in crescita ovunque. I pernotti sono passati da 129.287 a 140.672, con una crescita in un anno dell’8,1%”. Poi i mesi migliori: crescono tutti ma soprattutto i mesi estivi, soltanto agosto resta stabile.

Un buon incremento rispetto al 2019, quando c’erano stati appena 92mila pernottamenti, ma numeri ben lontani rispetto agli altri luoghi turistici siciliani, in attesa di conoscere i dati definitivi del 2023.

Crescono i turisti stranieri

Caruso ha spiegato che “cercheremo di incentivare il turismo stanziale nei mesi meno sfruttati, anche perché per noi l’estate finisce a settembre ma spesso per gli stranieri non è così”. Tra i dati presentati da Caruso, uno dei migliori riguarda l’incremento di turisti stranieri, aumentati del 75% dal 2019 al 2023. E poi i clic sui codici qr dei walking tour, i percorsi per visitare Messina presenti su Google Maps. L’assessore però si chiede: “In quanti lungo i percorsi hanno intrapreso attività di marketing sfruttando questi clic? I dati incoraggiano a investire, i commercianti potrebbero approfittare di questi numeri con iniziative e sponsorizzate”. E poi l’ultimo dato, relativo alla Via degli Artisti, con il codice qr dei volantini a raccogliere “872 clic in soli cinque eventi. Questa città sta finalmente offrendo servizi, penso anche ai mezzi pubblici. Ritengo che stiamo iniziando ad alzare la testa. Ai titolari delle strutture ricettive daremo modo di poter dare agli ospiti tutte le informazioni per escursioni, eventi, attività da proporre ai propri ospiti”.

Crocerismo

Focus sul crocerismo da parte della responsabile Affari Istituzionali dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, Cristiana Laurà. “Nel 2023 ci sono state 212 navi e 526mila passeggeri. Nel 2024 sono diventate 234 navi e oltre 640mila passeggeri. Ho voluto inserire anche il 2025, quando sono previste 253 navi e più di 751mila passeggeri. Le navi che arrivano a Messina sono in media piene per il 93%. Un altro dato importante è quello dei beneficiari locali del flusso croceristico. Prima però aggiungo che nel 2023, calcolando una spesa media di 5 euro a testa per i 526mila passeggeri, viene fuori che si presume il croceristi abbia lasciato poco più di 2 milioni 630 mila euro. I dati internazionali parlano però di una spesa media dei croceristi di 70 euro. Magari a Messina sarà stata di meno, facciamo 40 euro in media? Sarebbe un totale di oltre 21 milioni di euro. Ovvio che i beneficiari possano essere i gestori del terminal e i dipendenti, dalla sicurezza alla pulizia, ma anche i servizi tecnico-nautici, con operatori tutti messinesi. E questi sono beneficiari del sistema, non delle spese dirette dei croceristi. Aggiungiamo l’Amam, per l’acqua alle navi, ma anche la raccolta rifiuti sulle navi. Poi ancora i taxi, i bus per le escursioni, le guide, trenini ed escursioni a piedi e ovviamente gli esercizi commerciali di ogni tipo. Posso dirvi anche che il 66%, cioè 348 mila passeggeri, resta sicuramente in città. E anche chi va a Taormina o sull’Etna poi rientra in città e prima di rientrare a bordo passeggia. Sono aumentati i bus per le escursioni in città. Si dice che portano i turisti sempre a Taormina? Non è così”.

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