Non crederete mai a com'è nato Perfect Days: cosa c'entrano i bagni pubblici di Tokyo?!

Non crederete mai a com'è nato Perfect Days: cosa c'entrano i bagni pubblici di Tokyo?!

Non crederete mai a com'è nato Perfect Days: cosa c'entrano i bagni pubblici di Tokyo?!
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Di cosa parla Perfect Days? Il regista Wim Wenders è tornato al cinema con Anselm ma se nel frattempo volete recuperare il suo acclamato Perfect Days da oggi potete farlo grazie all'edizione home-video pubblicata da Plaion Pictures.

Il film, che è disponibile da oggi in home-video in edizione standard DVD e in limited edition 4K Ultra HD + Blu-Ray con master 4K HDR Dolby Vision (e con all'interno un booklet da collezione contenente il QR Code per accedere alla playlist LUCKY RED/PERFECT DAYS in cui sono raccolti i brani principali del film), è una riflessione commovente e poetica sulla ricerca della bellezza nel mondo che ci circonda, con protagonista uno straordinario Kôji Yakusho, vincitore della Palma d’oro per il Migliore Attore all’ultimo Festival di Cannes.

La storia di Perfect Days è quella di Hirayama, un uomo semplice conduce una vita qualunque, scandita da una routine perfetta, e che si dedica con cura e passione a tutte le attività della sua giornata, dal lavoro come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo all’amore per la musica, ai libri, alle piante, alla fotografia e a tutte le piccole cose a cui si può dedicare un sorriso: nel ripetersi del quotidiano, una serie di incontri inaspettati rivela gradualmente qualcosa in più del suo passato. La pellicola è stata anche candidata agli Oscar come Miglior Film Internazionale e presenta una colonna sonora anni ’60 e ‘80 che gioca un ruolo fondamentale nel plasmare l’atmosfera emotiva e narrativa e che abbraccia le tematiche di ricerca interiore e connessione umana attraverso una selezione attenta di brani musicali, tra cui “The House of the Rising Sun” del gruppo rock The Animals, “Pale Blue Eyes” dei The Velvet Underground, “Feeling Good” nella versione di Nina Simone, “Perfect Day” di Lou Reed, oltre alla musica giapponese di quel periodo.

Come raccontato dal regista, il film è nato in maniera totalmente inaspettata da una lettera ricevuta all’inizio dell’anno scorso in cui gli è stata proposta l’idea di girare una serie di cortometraggi a Tokyo - poi diventati un intero film di 125 minuti - incentrati sui bagni pubblici, luoghi che giocano un ruolo completamente diverso rispetto alla versione occidentale di semplici servizi igienico-sanitari. In Giappone sono considerati dei piccoli santuari di pace e dignità e l’obiettivo del progetto di Wenders è stato quello di far comprendere l’essenza della cultura giapponese dell’accoglienza. Ironicamente, da questo piccolo concept è nato uno dei più grandi successi cinematografici dei primi mesi del 2024, che in Italia ha raccolto oltre 800.000 presenze e 5,5 milioni di euro al box office.

Per altri contenuti recuperate la nostra recensione di Perfect Days.