Angel Olsen - Aisles :: Le Recensioni di OndaRock

Angel Olsen

Aisles

2021 (Jagjaguwar)
synth-pop

Imprendibile, sfuggente Angel Olsen. Pensi di averla inquadrata, di averne colto l'essenza, ed è pronta a sgusciare via dalla tua presa, mutando forma ogni volta. A questo giro, con un ghigno divertito stampato sul volto. Le cuffie alle orecchie, tra i corridoi dei supermercati che ha inforcato all'infinito, una playlist di classiconi anni 80 a rendere più divertente la scelta dei cereali e la fila alla cassa: sembrerà banale, ma la cinquina di cover che compone “Aisles” nasce proprio così, come una sorta di stacco dalla discografia ufficiale, una deviazione di spirito con cui presentare un altro lato di se stessa, l'ennesimo di una carriera già densa di svolte.
Trucco vividissimo (dobbiamo pur rispettare il contesto d'elezione), un pugno di evergreen selezionati tra i tanti divorati negli ultimi anni, e la transizione sintetica, già avviata con lo splendido “All Mirrors”, qui diventa realtà. Il divertimento, però, giunge solo a metà.

La colpa, se proprio vogliamo trovare un imputato, sta tutta nel brano d'apertura. Nel rielaborare la versione di Laura Branigan della celebre “Gloria” di Tozzi/Bigazzi, Olsen spoglia il brano dei suoi richiami disco, rimandando alla grandeur barocca del suo ultimo album senza il soverchiante peso emotivo che lo caratterizzava. Fantasmatica, eppure dotata di una sua intrinseca levità, la cover riesce a mantenere lo spirito di partenza distorcendone le appendici stilistiche e l'espressività vocale: se c'era bisogno di conferme in merito alla qualità del connubio synth-Olsen, questa cover scioglie ogni dubbio. Ma l'asticella è stata posta in alto, troppo perché un progetto volontariamente scanzonato possa tenere botta: non che non sia competente, ma la cover di “Forever Young” degli Alphaville fa ben poco per non lasciar rimpiangere l'originale, in un gesto calligrafico che quasi gravita dalle parti dell'opinabile rivisitazione di Jay Z.

Laddove “Eyes Without A Face” ricalca il classico di Billy Idol eliminando ogni asperità chitarristica (di fatto appiattendone il potenziale in una pur competente romanza dream-pop), “Safety Dance” è l'unico altro momento che sa come appropriarsi delle premesse (i Men Without Hats) e alterarne completamente la visione, rallentando i toni e piazzando una coltre vaporosa che a tratti ricorda quasi i Goldfrapp più evocativi.

Quando la lettura sa essere intensa, decisa, Angel Olsen ha tutto per non temere confronti con i mostri sacri con cui si cimenta. Ma le occasioni, anche in un Ep così succinto, sono poche per suggerire anche solo un progetto più espanso verso questa direzione. Poco male, si tratta comunque di un'aggiunta che nulla toglie né aggiunge a una discografia densa di ben altre soddisfazioni. Piuttosto, con una copertina simile, non era meglio un riadattamento di David Bowie?

09/09/2021

Tracklist

  1. Gloria
  2. Eyes Without A Face
  3. Safety Dance
  4. If You Leave
  5. Forever Young

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