Far East Film Festival al via con i campioni d’incassi: “Yolo” e “Citizen of a Kind”
Mercoledì 24 aprile, alle 19.30, il sipario del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” si aprirà ufficialmente sulla Opening Night 2024 con due grandi titoli in programma
Giorgio PlacereaniUDINE. Conto alla rovescia per il Far East Film Festival 26 e Udine sta per trasformarsi, ancora una volta, nel maggior epicentro asiatico d’Europa. Mercoledì 24 aprile, alle 19.30, il sipario del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” si aprirà ufficialmente sulla Opening Night 2024: due grandi titoli in programma, il super campione d’incassi cinese Yolo e l’irresistibile action comedy sudcoreana Citizen of a Kind, e un’altrettanto grande “prefazione” alle 17, cioè il restauro del cult movie poliziesco sudcoreano Nowhere to Hide.
Fino a giovedì 2 maggio, il Feff 26 presenterà 79 film selezionati in 12 paesi (12 anteprime mondiali, 22 anteprime internazionali, 23 anteprime europee e 19 anteprime italiane).
Nove giorni di full immersion dentro l’anima popolare dell’Estremo Oriente, 9 giorni di cinema e, in parallelo, 9 giorni di Far East Film Events, un centinaio di appuntamenti “a tema” disseminati nel centro della città. Il Gelso d’Oro alla Carriera verrà consegnato il 29 aprile allo storico produttore Chiu Fu-sheng e il 2 maggio a una leggenda come Zhang Yimou.
“Citizen of a Kind” della regista coreana Park Young-ju è ispirato a una storia vera del 2016. Deok-hee, una donna qualunque di aspetto ordinario, è stata vittima di “voice phishing” (truffa al telefono spacciandosi per la sua banca) e ora è rovinata.
La voce era del giovane Jae-min, costretto a farlo da un’organizzazione criminale che lo tiene prigioniero a Qingdan (Cina) con altri coreani, picchiati e minacciati. Come atto di ribellione, lui riesce a far pervenire alcuni messaggi alla disperata Deok-hee. Siccome la polizia non la prende sul serio, la donna va di persona a Qingdan alla ricerca del covo della gang, insieme a tre amiche che forniscono il lato comico in una gustosa recitazione a quattro.
Il film elabora con successo una doppia linea narrativa: una storia thriller su Jae-min (in pratica diventato un infiltrato nel covo) ed una di indagine poliziesca con tocchi di commedia su Deok-hee. Da notare lo sguardo ironico sulla polizia, così impacciata in contrapposizione all’organizzazione e alla gelida crudeltà del boss coreano della banda.
L’interpretazione umanissima di Ra Mi-ran (Deok-hee), come vittima attiva e non piagnona, contribuisce a rendere il film appassionante.
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