Ferrari 12 Cilindri, ecco perché il V12 resiste ancora
Ferrari 12 Cilindri, ecco perché il V12 resiste ancora

Ferrari 12 Cilindri, ecco perché il V12 resiste ancora

La nuova Ferrari 12 Cilindri è una berlinetta dotata di motore V12 aspirato. Vediamo le mosse del Cavallino per abbassare le emissioni di CO2

6 Maggio 2024 - 11:05

Ferrari sorprende un po’ tutti quanti e lancia sul mercato la sua nuova fuoriserie chiamata Ferrari 12 Cilindri. Si intuisce già dal nome quale sia l’epicentro di tutto, ovvero sia il grande e massiccio motore aspirato collocato all’anteriore. A scanso di equivoci, l’erede della Ferrari 812 monta – forse – il più significativo motopropulsore di Maranello: un 6.5 litri V12 aspirato da 830 CV. Il Cavallino Rampante in un’epoca sempre più attenta alla riduzione delle emissioni e a una mobilità altamente ecologica fa una mossa che può sembrare opposta, proponendo un pezzo forte del repertorio che fin dal 1947 è il fiore all’occhiello dell’azienda fondata da Enzo Ferrari.

FERRARI 12 CILINDRI, UNA PRODUZIONE PER POCHI

Ferrari non ha ancora dichiarato i consumi effettivi e le emissioni di CO2 della sua nuovissima berlinetta Ferrari 12 Cilindri. Il Cavallino Rampante afferma che la vettura è in corso di omologazione per rispettare le stringenti misure previste dall’Unione Europa. L’ultima normativa attualmente in vigore determina che le emissioni di NOx tollerate si riducono in:

  • 90 mg/km per le auto benzina;
  • 120 mg/km per il diesel;
  • 95mg/km di anidride carbonica emessa in media per entrambi i motori.

Ferrari ha comunque un alleato: il Regolamento (UE) del 30 maggio 2018, relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi. In questa normativa viene fissata un’eccezione a questo freno sulle emissioni, che riguarda le piccole serie, che non devono superare le 1.500 unità annue. Come dice lo stesso Cavallino rampante la sua berlinetta è per pochi, e rientra tranquillamente nella fattispecie descritta dal regolamento di omologazione 858/2018.

FERRARI 12 CILINDRI, LE SOLUZIONI PER CONTENERE CONSUMI ED EMISSIONI

La nuova Ferrari 12 Cilindri è stata oggetto di un minuzioso lavoro di ottimizzazione per rendere il titanico motore V12 più parco nei consumi e nelle emissioni nocive. Si parte dalla calibrazione della pompa dell’olio a cilindrata variabile, che consente di far circolare l’olio in tutto il motore e di recuperarlo insieme ai vapori dal carter: grazie a un’elettrovalvola comandata dalla centralina motore è possibile cambiare la cilindrata in funzione di regime motore e carico, offrendo l’afflusso del solo olio necessario e permettendo in questo modo un notevole risparmio energetico. Inoltre, la nuova configurazione di serbatoio olio e circuito idraulico della pompa abbassa al minimo le perdite di carico e ottimizza la funzionalità in tutte le condizioni operative.

Altro ruolo importante è quello svolto dall’impianto GDI a 350 bar, il quale è costituito da due pompe benzina e quattro rail dotati di sensori di pressione che danno un riscontro perpetuo al sistema di controllo della pressione. Gli elettro-iniettori, invece, possono gestire fino a tre immissioni per ciclo motore, mentre il sistema di accensione è gestito da una centralina ION capace di pilotare l’ignizione in modalità singola o multi-spark. La centralina controlla anche la detonazione per massimizzare l’efficienza termodinamica del motore grazie a una sofisticata strategia di riconoscimento della qualità (RON) della benzina nel serbatoio.

Infine, per la prima volta su una vettura stradale Ferrari è stata usata una lega secondaria ricavata al 100% da materiale riciclato per la realizzazione delle shock tower del sotto-telaio del cambio: la sua introduzione, insieme anche all’utilizzo di fusioni cave, ha consentito un risparmio di 146 kg di CO2 per ogni singolo telaio prodotto.

IL NUOVO IMPIANTO DI SCARICO DELLA NUOVA FERRARI 12 CILINDRI

Un altro asso nella manica della Ferrari 12 Cilindri è il nuovo impianto di scarico, pensato e sviluppato per omologare la vettura alle normative sulle emissioni più recenti quali EU6E, China 6b e Bin 50. Questo sistema presenta un catalizzatore ceramico affiancato al filtro antiparticolato. Si tratta della tecnologia più avanzata disponibile per l’abbattimento delle emissioni, che ha reso necessaria una lunga attività di calibrazione delle strategie software.

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