Jean-Louis Trintignant, morto il grande attore de "Il sorpasso" - la Repubblica

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Morto Jean-Louis Trintignant, con Gassman nel 'Sorpasso'. Aveva 91 anni

Simbolo del cinema e del teatro francese e non solo ha avuto una carriera lunga oltre 70 anni. La sua vita privata è stata segnata dalla morte della figlia Marie, uccisa nel 2003 dal suo compagno, il cantante Bertrand Cantat. Il cordoglio del presidente francese Emmanuel Macron
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Figura chiave del cinema e del teatro francese, Jean-Louis Trintignant è morto venerdì all'età di 91 anni, ha annunciato sua moglie Mariane Hoepfner Trintignant all'Afp tramite un comunicato stampa inviato dal suo agente. L'attore di E Dio... creò donna e Amore è morto "tranquillo, di vecchiaia, questa mattina, nella sua casa, nel Gard, circondato dai suoi cari", ha detto la moglie.

"È stato un formidabile talento artistico" che ha "accompagnato un pò le nostre vite attraverso il cinema francese", ha commentato il presidente della Francia, Emmanuel Macron.

Eclettico ed elegante, dotato di un fascino conturbante, Jean-Louis Trintignant è stato uno dei grandi divi del cinema francese, diventato famoso con il ruolo del timido innamorato della protagonista di Et Dieu créa la femme (1956 Piace a troppi il titolo italiano) di Roger Vadim, film che lanciò la seducente Brigitte Bardot a livello internazionale.

Trintignant, con i suoi oltre 120 ruoli interpretati in carriera, è riuscito a passare con eguale intensità dal giovane riservato e ingenuo a fianco di Vittorio Gassman de Il sorpasso (1962) di Dino Risi, all'ambiguo professore di Il conformista (1970) di Bernardo Bertolucci, all'assassino cinico e glaciale di Flic story (1975) di Jacques Deray. Il grande successo arrivò nel 1996 con Un uomo, una donna di Claude Lelouch: un film che lo fece entrare nella storia del cinema internazionale.

Dalle gare automobilistiche al cinema

Nato a Piolenc nel sud della Francia l'11 dicembre 1930 era figlio di un industriale e nipote del pilota di Formula 1 Maurice Trintignant e per un certo periodo lui stesso si dedicò alle gare automobilistiche.

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Trintignant arrivò a Parigi nel 1950 per studiare teatro con Charles Dullin. Tre anni dopo esordì sul palcoscenico recitando drammi di Jean Racine e Molière. Nel 1955 debuttò al cinema e l'anno dopo la consacrazione al fianco della Bardot.

Dal servizio militare in Algeria al "Sorpasso"

Dopo un periodo di lontananza dal cinema a causa del servizio militare in Algeria, Trintignant ritornò a recitare con Vadim in Relazioni pericolose (1959), cui fece seguito una felice stagione divisa tra la Francia e l'Italia, durante la quale prese parte a film come Estate violenta (1959) di Valerio Zurlini, Il sorpasso di Risi e Il successo (1963) di Mauro Morassi.

Nel drammatico film di Risi, Trintignat è un timido laureando che incontra casualmente un giovane esuberante e sfrontato interpretato da Vittorio Gassman. Sarà lui a trascinarlo in una morte tragica durante una giornata di agosto del 1962, a bordo di una Lancia Aurelia B24. Un ruolo che gli permise di portare a completa maturazione la tipologia dei personaggi fino ad allora interpretati.

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Il successo internazionale

Con Un uomo, una donna di Claude Lelouch, del 1966, riscosse un grande successo internazionale, Trintignant si dimostrò perfetto come protagonista romantico e seducente. Nei film della seconda metà degli anni Sessanta il divo mostrò il suo lato ambiguo in film come Le cerbiatte di Claude Chabrol e La matriarca di Pasquale Festa Campanile, entrambi del 1968.

Il cinema sperimentale

Significative sono state le sue apparizioni nei film sperimentali diretti da Robbe-Grillet come Trans-Europ-Express - A pelle nuda (1966), a cui ha fatto seguito la commedia La mia notte con Maud (1969) di Rohmer in cui interpreta un ingegnere moralista e rigoroso e due film politicamente impegnati, Z - L'orgia del potere (1969) di Costa-Gavras, dove è un giudice incorruttibile e Il conformista di Bertolucci (1970).

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Commedie e polizieschi

Negli anni Settanta Trintignant ha recitato sia in commedie sia in polizieschi, come Voyou - La canaglia (1970) di Lelouch, Senza movente (1971) di Philippe Labro, La donna della domenica (1975) di Luigi Comencini. Ha recitato poi in Finalmente domenica! (1983), ultimo film diretto da Truffaut.

Il cinema d'autore

Negli anni Ottanta e Novanta Trintignant ha lavorato soprattutto nel cinema d'autore: tra gli altri film La terrazza (1980) di Ettore Scola, Colpire al cuore (1982) di Gianni Amelio, Rendez-vous (1985) di André Téchiné, Merci la vie - Grazie alla vita (1991) di Bertrand Blier e Tre colori - Film rosso (1994) di Krzysztof Kieslowski. E ha continuato ad essere una presenza fissa del cinema francese e quasi sempre al fianco dell'amico regista Lelouch.

L'ultima apparizione

La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 2019 con Les plus belles années d'une vie, insieme Anouk Aimée e il regista Claude Lelouch. Ha anche fatto un'apparizione, davanti alle telecamere, alla cerimonia dei César del 2021. Negli ultimi anni era tornato sul palcoscenico recitando poesie di poeti come Prevert, Vian e Desnos.

Jean-Louis Trintignant
Jean-Louis Trintignant (afp)

La vita privata

Jean-Louis Trintignant si è sposato in prime nozze nel 1954 con l'attrice Stéphane Audran, da cui si è separato due anni più tardi. Dopo il divorzio e una breve relazione con Brigitte Bardot, nuovo matrimonio  nel 1960 con Nadine Marquand, attrice, scenografa e regista, da cui ha divorziato nel 1976 e dalla quale  ha avuto tre figli Marie, Pauline e Vincent. Pauline è morta nel 1969 all'età di dieci mesi per la sindrome delle cosiddette morti bianche, mentre Marie, che aveva recitato al fianco del padre in una decina di produzioni cinematografiche e televisive, è morta tragicamente nel 2003 uccisa dal compagno Bertrand Cantat, cantante dei Noir Desir. L'attore nel 2000 ha sposato la pilota Marianne Hoepfner.

Il ricordo di Paola Gassman

Paola Gassman, figlia del grande Vittorio, conobbe Trintignant sul set di Il sorpasso: all'epoca era ancora un'adolescente.

"Avevo 16 anni, quando girarono Il sorpasso a Castiglioncello - racconta Paola  Gassman - su consiglio e insistenza che papà fece a Risi, perché riteneva quei paraggi adattissimi alla sceneggiatura con scene di mare, e perché per le vacanze tutta la mega famiglia gassmaniana si dava appuntamento ogni agosto lì, su quella costa, occupando quasi per intero la Pensione Fiorentini di Castiglioncello che oggi non c’è più".

"Io ancora non immaginavo che avrei poi fatto l’attrice - prosegue - ma papà presentò lo stesso me e mia cugina Francesca, figlia di sua sorella, a Risi e a Trintignant. Il regista fu molto carino, mi prese come comparsa, disse che non mi avrebbe inquadrato in primo piano perché somigliavo in modo molto evidente a mio padre. Trintignant era calmo, riflessivo, pacato ed era un giovane davvero bello, sorridente. Ma noi ragazzi stavamo al nostro posto".

La giovanissima attrice ricevette anche un regalo inatteso: "Figurando, nel film, in alcune inquadrature del ping pong e in passeggiate sugli scogli, io fui anche compensata con uno Chanel n. 5. Fu il mio debutto, una cosa carina e divertente. Ricordo la delicatezza, nelle poche parole scambiate sul set, di Trintignant: era esattamente l’opposto di papà. Non recitavano, erano così nella vita e così nel Sorpasso".