ZWEIBRÜCKEN in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

ZWEIBRÜCKEN

Enciclopedia Italiana (1937)

ZWEIBRÜCKEN

Walter Holtzmann

I conti palatini e duchi di Zweibrücken ("Due Ponti") sono una diramazione della casa Wittelsbach (v.). La contea di Zweibrücken, che abbracciava le città di Zweibrücken, Hornbach e Bergzabern della Provincia Renana attuale, fu venduta nel 1385 dall'ultimo conte di Zweibrücken della casa dei conti di Saarbrücken al principe palatino Ruperto I di Wittelsbach. Nella divisione del possesso palatino fatta dal principe Ruperto III (il re tedesco morto nel 1410), Zweibrücken e una parte della contea di Sponheim toccarono a suo figlio Stefano (1410-53). I figli di questi divisero la loro eredità in modo che il maggiore Federico ebbe la contea di Sponheim con la residenza in Simmern. Da lui trae origine il ramo di Simmern, che nel 1559 ereditò la dignità elettorale (Kurwürde) e si estinse nel 1685. Il figlio minore di Stefano, Lodovico I (morto nel 1489), fu il fondatore del ramo Palatinato-Zweibrücken, dal quale si staccò poi per mezzo di un trattato, nel 1541, un ramo laterale che ebbe il suo nome dalla contea di Veldenz (sulla Mosella) e da Lutzelstein (in Lorena). Il duca Wolfango della linea di Zweibrücken (morto nel 1569), che introdusse la Riforma nei suoi paesi, ereditò dal principe elettore Ottone Enrico del Palatinato (morto nel 1559) i suoi possessi Neuburg e Sulzbach in Baviera. Egli divise il suo possesso in modo che il suo primogenito Filippo ebbe Neuburg. I discendenti di Filippo, all'estinguersi del ramo Palatinato-Simmern, nel 1685, ereditarono l'elettorato e i territorî del ramo di Simmern. Anche il ramo di Neuburg si estinse poi nel 1742; gli sottentrò allora, nell'elettorato e nei possedimenti, il ramo iuniore di Sulzbach, che nel 1777, con Carlo Teodoro, riunisce la Baviera con il Palatinato Elettorale.

Nel 1799 la famiglia si estinse con la morte di Carlo Teodoro. Il secondo figlio di Wolfango, Giovanni I (morto nel 1604), lasciò a suo figlio il possesso di Zweibrücken, mentre i figli minori furono indennizzati col castello di Landsberg e col paese di Cleeburg, ma i loro discendenti successivamente vennero in possesso della contea. Il ramo di Cleeburg col matrimonio di Giovanni Casimiro (morto nel 1652), figlio di Giovanni I, con la sorella di Gustavo Adolfo di Svezia, acquistò il diritto al trono svedese e dopo l'abdicazione della figlia di Gustavo Adolfo, Cristina, nel 1654 anche la corona. Con Carlo XII questa famiglia si estinse nella linea reale primogenita nel 1718, e nella linea ultrogenita nel 1731. La contea di Zweibrücken passò poi alla linea Palatinato-Birkenfeld, fondata da Carlo I (morto nel 1600) figlio minore di Wolfango, che nella sua linea primogenita si estinse già nel 1671, mentre il ramo cadetto arricchito nel sec. XVIII in Alsazia (Bischweiler, Rappoltstein) e passato alla religione cattolica, ereditò, dopo l'estinzione del ramo di Neuburg-Sulzbach (1799), tutti i paesi dei Wittelsbach nel Palatinato e in Baviera e nel 1806 ottenne la dignità di re della Baviera. Da questo ramo Zweibrücken-Birkenfeld-Bischweiler traggono la loro origine i re di Baviera che hanno regnato fino al 1918.

Bibl.: G. Chr. Crollius, Origines Bipontinae, I-II, Zweibrücken 1761-69; J. G. Lehman, Vollständige Geschichte des Herzogtums Zweibrücken und seiner Fürsten, Monaco 1867; L. Molitor, Vollständige Geschichte der ehemals pfalzbayrischen Residenzstadt Zweibrücken, Zweibrücken 1885.