Italo Bocchino: “Mi sposo con una chirurga estetica. Grazie a lei ho una capigliatura d’incontaminata tonalità" - HuffPost Italia

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Italo Bocchino: “Mi sposo con una chirurga estetica. Grazie a lei ho una capigliatura d’incontaminata tonalità"

Italo Bocchino: “Mi sposo con una chirurga estetica. Grazie a lei ho una capigliatura d’incontaminata tonalità

“Innamorarsi alla nostra età non è come farlo a 30 anni, quando cerchi il circo a tre piste, trapezisti, domatori, ballerine. Io cerco la serenità e avendo trovato una relazione completa, se la perdo, sono un cretino. Noi abbiamo scelto d’invecchiare insieme”. Da sei anni, Italo Bocchino è fidanzato con la chirurga estetica Giuseppina Ricci, 44 anni. Al Corriere della sera hanno raccontato la loro storia d’amore, a pochi giorni dal matrimonio che sarà officiato da Gianfranco Fini. I festeggiamenti si terranno a Ronciglione, nel Viterbese, con Gianfranco Vissani chef. Entrambi genitori di due giovani ragazze, per un periodo hanno vissuto tutti quanti insieme, poi hanno deciso di optare per due case separate ma vicine.

Ci siamo conosciuti a una cena a casa mia. Un’amica mi chiede se può portare la sua dottoressa specialista in medicina estetica e io: sì, se non è una rifattona. Appena l’ho vista, ho dato ragione ai neuroscienziati: per innamorarsi, bastano sei millisecondi. Il giorno dopo, mi apposto sotto il suo studio e la invito per un aperitivo. Due giorni dopo, lei andava a Bologna per un convegno e l’accompagno in stazione. Quand’è partita, mi sono detto che, alla mia età, non si può perdere tempo. Sono andato a Bologna e mi sono fatto trovare nella sua stanza d’hotel. Il difficile è stato scoprire l’albergo. Poi, è bastato dire alla reception che ero suo marito e chiedere la chiave della camera. Mi sono fatto trovare mentre leggevo un libro e ascoltavo Tchaikovsky”

Lei ha confessato di essere molto gelosa, al punto che durante un periodo di crisi lo ha fatto seguire da un investigatore privato.

Le ultime volte, ho votato 5Stelle, ma ho un legame singolare col Movimento Sociale: il primo voto, nel ‘93, l’ho dato a Gianfranco Fini sindaco di Roma, cosa che incrinò il rapporto con mio padre, che aveva fatto il ’68 con Lotta Comunista. Per due anni, non ci parlammo, dovetti andare a vivere da una zia. Ora, non le dico quanto mi preoccupava dirgli di Italo. Alla fine, le mie tre sorelle hanno organizzato una cena, gliel’ho confessato e lui: almeno è intelligente”

La dottoressa Ricci esercita la sua professione anche sul futuro marito:

Ogni tre settimane, sono costretto a stendermi sul suo lettino per un’ora e mi fa trattamenti che non capisco e di cui non chiedo. Medicina rigenerativa, comunque. Soprattutto, il suo lavoro è difendere i miei capelli. Una invidiabile capigliatura di incontaminata tonalità? Faccio il Prp: punture di plasma ricco di piastrine ottenuto centrifugando un prelievo di sangue. Giusi me lo inietta su testa, viso, collo, ovunque. Ne fa una questione di marketing familiare: io vado in tv e, se la gente mi vede invecchiato, ci fa lei una brutta figura”

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