La serie “Vera” indaga ai confini con la Scozia
venerdì 17 maggio 2024
Non sono pochi i detective sui generis che popolano le serie tv. Di quelli alla Colombo, alias Peter Falk, per intenderci. Tra questi un posto di rilievo spetta di diritto a Vera Stanhope, interpretata dall’attrice britannica Brenda Blethyn, che presta volto, scontrosità, atteggiamenti dimessi e abbigliamento trasandato all’ispettore capo della polizia della sperduta contea sulle scogliere del Northumberland, nel nord-est dell’Inghilterra ai confini con la Scozia. Vera (da qui anche il titolo della serie giunta alla tredicesima stagione in onda da mercoledì in prima serata su Giallo, canale 38 del digitale terrestre) è una donna di mezz’età, anticonvenzionale per eccellenza, dall’intuito investigativo infallibile, che poi è quello che caratterizza tutti i personaggi di questo genere giallo-poliziesco tra i più amati dal pubblico. Con il suo impermeabile, il cappello da pioggia, la camicia fantasia e la sciarpina colorata, Vera, ispirata ai romanzi della giallista Ann Cleeves, si muove con trascurata disinvoltura tra morti ammazzati e presunti colpevoli, tra i luoghi del delitto e gli ambienti degli indiziati, sdrammatizzando con ironia le situazioni, ma soprattutto risolvendo gli intricati casi affidandosi al suo senso analitico e all’acuto spirito d’osservazione che le permette di collegare tutti gli indizi e arrivare alla verità, che come vuole ogni giallo che si rispetti non è mai la più probabile. Così è anche per il primo caso affrontato alla ripresa di questa stagione con la morte di un giovane investito da un auto, ma quello che all’apparenza sembra un incidente è in realtà un omicidio di cui non pochi sono gli indiziati in quanto si scopre che più d’uno avrebbe voluto la morte dell’investito. Dopo varie ipotesi, sviamenti, intrecci e casi umani, Vera, come sempre, ottiene la confessione dell’insospettabile assassino e la spiegazione del movente. © riproduzione riservata
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