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Se Voltaire diventa carino

‘Jeanne Dark’, una nuova opera comica di Fabio Vacchi in scena all’86esimo Maggio Musicale Fiorentino

Fino al prossimo 18 maggio
(Michele Monasta)
15 maggio 2024
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Con l’intrigante e beffardo titolo ‘Jeanne Dark’ è in scena la nuova opera di Fabio Vacchi, nata su commissione del Maggio Musicale Fiorentino. È stata per il compositore bolognese una stagione intensa e soddisfacente, con la ripresa al Teatro alla Scala di ‘Madina’, balletto-opera di grande successo, e con la ‘prima’ del melologo ‘Bandiere nere’ al Teatro dell’Opera di Roma.

Entrambi i lavori trattano temi tragicamente attuali, guerra e terrorismo: nel primo, ricalcato su un fatto di cronaca, la vicenda di una giovane cecena che, spinta dalla famiglia a compiere un attentato kamikaze, si ribella al massacro; il secondo è invece tratto dall’omonimo libro sulla nascita dell’Isis del giornalista Premio Pulitzer Joby Warrick. ‘Madina’ e ‘Jeanne Dark’ sono state composte contemporaneamente, ma se la prima è, a detta dello stesso compositore, “un affresco tragico sugli scempi dell’oggi”, la seconda è opera da camera, quasi un divertimento, una boccata di satira irriverente ma in qualche modo leggera, tratta dal poema eroicomico di Voltaire ‘La pucelle d’Orléans’, scritto tra il 1732 e il ’73, censurato in Francia e pubblicato a Ginevra nel 1777.

Senza esclusione di colpi

La Giovanna d’Arco di Voltaire è una bella ragazza del popolo, strumentalizzata dal potere ecclesiastico e non solo, ovvero da San Dionigi, patrono di Francia, che si contende con San Giorgio, patrono d’Inghilterra, le simpatie del popolo con una tifoseria da stadio. Tra i due è lotta senza esclusione di colpi, e mentre Dionigi le fa da tutore procurandole come destriero un asino alato, Giorgio le mette alle costole un frate deciso a ‘spulzellarla’, poiché la verginità alimenta fortemente il mito della fanciulla. Così, seguiamo Giovanna sui campi di battaglia, a spennellare il sedere dei soldati inglesi con gigli francesi, in una sorta di circo di cui fanno parte lo stesso Delfino di Francia, un debosciato Carlo VII, la sua arrapatissima amante Agnese, il cavaliere Gilles de Rais alle cui profferte amorose Jeanne sembra intenzionata a cedere, un ermafrodito insolente che vaga per le corti europee, e infine lo stesso Voltaire, narratore della vicenda, personaggio introdotto dal bravo librettista Stefano Jacini, a somiglianza di quanto fece Bernstein con il suo Candide.

Un finale sorridente

Il poema è incompiuto, ma Vacchi e Jacini hanno voluto coronarlo con un finale sorridente per la giovane condannata al rogo, che viene portata in salvo dal suo bell’asino alato insieme a Gilles. Ci informa il compositore che, oltre a tagli dovuti a necessità di scorrevolezza teatrale, si è intervenuti sul linguaggio troppo scurrile del filosofo francese e sono state censurate scene ritenute disturbanti come uno stupro di gruppo in un convento di monache. Il risultato è uno spettacolo gradevole, raffinato, sapientemente elaborato nella scrittura musicale, con cori notevoli e duetti spassosi, una bella scena unica ma mossa, molto settecentesca, su piano rialzato color verde acqua, un Voltaire (Elia Schilton) che si aggira tra i personaggi della sua opera come un fantasma aggraziato e gentile, proveniente da un paradiso laico in cui ha abbandonato la sua vena più scandalosa e graffiante e che in sostanza Fabio Vacchi tratta con garbo squisito. Non sono ancora vive le sue battaglie contro l’ipocrisia, l’intolleranza religiosa, la superstizione, il perbenismo? Certo che lo sono! E allora, anche in virtù di un titolo provocatorio come Jeanne Dark, ci si poteva attendere uno spettacolo più incisivo e sferzante, più volterrianamente satirico. Alessandro Cadario dirige ContempoArtEnsemble, la regia è di Valentino Villa, le scene di Serena Rocco. Tra gli interpreti spiccano il soprano Alexia Voulgaridou – che sfoggia al momento opportuno qualche bel colore scuro – nel ruolo di Jeanne, il secondo soprano Olha Smokolina, nel ruolo della svampita ninfomane Agnese, e il tenore Anicio Zorzi Giustiniani che è un appassionato Gilles de Rais. ‘Jeanne Dark’ è in scena fino al 18 maggio.

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