PASSIONS OLYMPIQUES L’ITALIA SI FA BELLA! Comunicato stampa – Istituto Italiano di Cultura di Parigi

Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

PASSIONS OLYMPIQUES L’ITALIA SI FA BELLA! Comunicato stampa

IMG_3080

PASSIONS OLYMPIQUES

L’ITALIA SI FA BELLA!

Arte e architettura / Cinema / Danza /

Letteratura / Musica / Scienze umane / Teatro

Hôtel de Galliffet e altri luoghi di Parigi

15 maggio – 11 settembre 2024

Istituto Italiano di Cultura di Parigi

Direttore Antonio Calbi

Abbiamo privilegiato per troppo tempo il pensiero,

la razionalità, la nostra capacità di calcolo:

dobbiamo saper tornare al cuore.

Andrea Zanzotto

La montagna e la dimensione del piccolo

L’attore è un atleta del cuore.

Antonin Artaud

Il teatro e il suo doppio

In occasione dei Giochi Olimpici 2024, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi presenta il ciclo di eventi Passions Olympiques, dialogo multidisciplinare che interroga i rapporti tra sport e cultura in uno spirito unitario e inclusivo di apertura e partecipazione.

Passions Olympiques si sviluppa su cinque mesi di programmazione, dal 15 maggio all’ 11 settembre, con più di cinquanta eventi, formando un ricco e articolato palinsesto che propone mostre, spettacoli, concerti, proiezioni e performance.

Arte e architettura, cinema, danza, musica, letteratura, scienze umane e storia, teatro: le diverse discipline del sapere costituiscono i vettori di una riflessione sul rapporto tra i vari campi artistici, le diverse discipline sportive e il corpo come protagonista assoluto.

Passions Olympiques offrirà al pubblico francese e internazionale che abiterà la Ville Lumière durante i Giochi appuntamenti di qualità, originali, sorprendenti, non soltanto all’Hôtel de Galliffet, sede dell’Istituto Italiano di Cultura diretto da Antonio Calbi, ma anche in altri luoghi della città, attraverso una programmazione articolata di appuntamenti interdisciplinari, realizzata anche in collaborazione con altre istituzioni culturali parigine, tra cui la Ville de Paris (Olympiades Culturelles) e il FICEP (Forum des Instituts culturels étrangers à Paris).

Luoghi, soggetti, campioni e discipline sportive, autori e interpreti, generi teatrali e mixed-media, spettatori e tifosi, poesia e passioni, destini privati e sentimenti collettivi, luoghi diversi, dalla sala e giardino del Galliffet, a teatri e musei della città, fino alla piscina comunale di Asnières-sur-Seine. Nel programma si incontrano discipline sportive e arti sceniche nel nome dell’epicità dell’agone, della memoria, della partecipazione, del sano agonismo, del tifo rispettoso e della spettacolarità intelligente, compreso uno spettacolo illuminato dai pedali di un coro di biciclette.

Il programma che abbiamo costruito ci rammenta che lo sport siamo noi, e che testimonia come siamo, cosa vogliamo, per cosa e per chi ci appassioniamo. Ci rammenta che lo sport e le diverse forme dell’arte sono ambiti e luoghi che ci appartengono e che non conoscono barriere, classi sociali, modi dell’essere e della partecipazione. Ci dice che lo sport, e in primis il calcio, è forse l’ultima forma di sacro, e il tifo può sfiorare a volte il dionisiaco, che persiste nelle società contemporanee. Lo annotava bene Pier Paolo Pasolini: “Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci”.

Gli eventi culturali raccontano tutte le discipline sportive e olimpiche: pugilato, calcio, ciclismo, lotta greco-romana, maratona, nuoto, rugby, sci, tennis saranno raccontate dal nostro palinsesto di teatro e di danza, ma sono tutti gli sport a essere indagati e testimoniati fra opere d’arte (scultura, pittura, grafica, fotografia), documentari e film sul tema.

I numeri di Passions Olympiques – L’Italia si fa bella !

Giornate di programmazione: 41

Eventi totali: 59

Spettacoli in sede: 40

Spettacoli fuori sede: 12

Film e documentari proiettati: 38

Artisti esposti nella mostra Le sfide del corpo: 45 artisti per più di 100 opere

Artisti, tecnici e maestranze coinvolte: 200

Passions Olympiques è realizzato grazie a un contributo speciale della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Si ringrazia la Fondazione Claudio Nobis per il sostegno economico e tutti i partner, le compagnie e gli artisti coinvolti nel progetto e i prestatori delle opere in mostra.

 

PASSIONS OLYMPIQUES

 

Arte

Le sfide del corpo

mostra a cura di Antonio Calbi

con Stefano Questioli e Alice Origlio

 

La mostra osserva le molteplici dimensioni del corpo umano proiettato nell’arena sportiva o culturale e ripercorre – senza pretese di esaustività – il rapporto tra arte e sport nel corso dei secoli. La mostra presenta tre importanti e celebri sculture: il Pugile seduto, bronzo del I° secolo a.C., oggi conservato al Museo Nazionale Romano (copia realizzata per la mostra Tota Italia a Pechino); il Discobolo cosiddetto Lancellotti, copia in gesso proveniente dalla gipsoteca dell’Università La Sapienza di Roma, e saltando due millenni ecco Forme uniche della continuità nello spazio di Umberto Boccioni (1913), scultura iconica divenuta emblematica non solo del movimento futurista, ma dell’intera arte del Novecento.

Cinema

 

La rassegna Les émotions des Jeux Olympiques sur l’écran, organizzata in collaborazione con la Federazione Italiana Cinema e Televisione Sportiva (FICTS), presenta, nel corso di tre giornate al Galliffet (24, 25, 26 giugno), il meglio delle produzioni cinematografiche su sport e cinema: dal lungo documentario sulle Olimpiadi di Roma 1960 a quello sulle Olimpiadi di Città del Messico del 1968 fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dai ritratti di Enzo Ferrari a Bebe Vio. Il napoletano Sasà Striano racconterà in un documentario in prima visione assoluta, prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, l’universo dei giovani dei quartieri popolari di Napoli che frequentano palestre e sale sportive alla ricerca di un riscatto e di un futuro (Galliffet, 9 luglio). Della nutrita lista di film che hanno indagato i rapporti tra società e sport riproponiamo due film per tutti: Palombella Rossa di Nanni Moretti (nuoto, Galliffet, 3 settembre) e Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (pugilato, Galliffet, 5 settembre).

Danza

First love è il primo amore, ovvero lo sci, messo in scena dal coreografo Marco d’Agostin (Chaillot, 14 e 15 giugno); Atlete è invece una creazione corale di Simona Bertozzi, con un gruppo di sole danzatrici la cui ispirazione è stata innescata dai celebri mosaici della villa romana del Casale di Piazza Armerina, in Sicilia, che ritraggono donne in bikini impegnate a fare esercizi ginnici (Galliffet, 27 giugno). Sport è invece l’ultima creazione di Salvo Lombardo (lotta greco-romana), danzata da quattro giovani interpreti, che proponiamo a chiusura della kermesse estiva, all’interno della maratona “Le tour du monde en une journée”, promosso dal FICEP (Forum degli Istituti Culturali Stranieri attivi a Parigi) e dell’Olimpiade Culturelle promossa dalla Ville de Paris (Galliffet, 20 luglio).

Musica

Le sonorità spiritate di Erik Satie, Michael Nyman, Philip Glass e James Mac Millan – composizioni a tema sportivo o con affinità con l’agonismo sportivo – saranno eseguite dall’ensemble milanese Sentieri Selvaggi, diretto da Carlo Boccadoro (Galliffet, 28 giugno).

Scienze umane

La questione dell’uguaglianza di genere e della lotta alle discriminazioni delle donne sarà affrontata in diversi appuntamenti. Tra di essi, il dialogo, ispirato al loro recente libro, Le protagoniste, tra la storica del diritto antico Eva Cantarella e il giornalista Ettore Miraglia. (Galliffet, 4 luglio), mentre l’incontro con Viviana Gravano, autrice di Di-scordare, sarà dedicato alla relazione tra regime fascista e discipline sportive (Galliffet, 19 luglio).

 

Teatro

La scena italiana ha dedicato negli ultimi decenni una significativa attenzione allo sport. Negli scorsi mesi abbiamo già presentato al Galliffet, come anticipazioni di Passions Olympiques, i monologhi di Egidia Bruno (La mascula, 7 febbraio) e di Giuseppe Manfridi (Wakefield, l’uomo che volò oltre se stesso, Galliffet, 19 marzo).

Di Edoardo Erba presentiamo Maratona di New York, tenuta a battesimo in Italia da Luca Zingaretti e Bruno Armando e che in trent’anni ha avuto numerose edizioni in molti paesi del mondo. Questa volta a misurarsi con l’allenamento di due giovani amici sarà una nuova compagnia teatrale formatasi all’accademia di teatro dell’INDA di Siracusa (V.A.N. Verso Altre Narrazioni, Galliffet, 12 luglio). I due maratoneti di Erba passeranno il testimone nella stessa serata ai due calciatori seduti in panchina protagonisti di Sognavo le Olimpiadi – La panchina, scritto da Davide Carnevali, diretto da Aldo Cassano, con la compagnia Animanera, già protagonista lo scorso dicembre di A letto con Verdi! al Galliffet.

Daniele Abbado mette in scena La nuotatrice, spettacolo site-specific tratto dall’omonimo racconto di Bill Broadly, nel quale si racconta l’ascesa e la caduta di una campionessa di nuoto, con Giovanna Bozzolo che agirà nello spazio della piscina comunale di Asnières-sur-Seine (13 e 14 giugno).

Laura Curino firma la regia di Giovinette, ovvero la storia della squadra femminile di calcio che negli anni Trenta sfidò le norme di genere dell’epoca (Galliffet, 4 luglio), ma è anche interprete del monologo Alfonsina Strada, ovvero la prima donna ad aver concorso al Giro d’Italia (Galliffet, 19 luglio).

Francesco Di Leva, fra i nuovi volti del cinema italiano, si calerà nel corpo iconico di Muhammed Ali (Galliffet, 20 giugno), mentre Vanni Santoni racconterà un altro mito, quello di Roberto Baggio (Galliffet, 2 luglio), seguito nella stessa sera da Maratona di sabbia, nel quale si ripercorre, grazie all’attore Cosimo Frascella, la disavventura di Mauro Prosperi, maratoneta che si è perso per dieci giorni durante la maratona nel deserto del Marocco.

Il palermitano Davide Enia ci farà sobbalzare sulle sedie con il suo travolgente racconto della semifinale dei mondiali di Spagna fra Italia e Brasile finita 3 a 2, spettacolo che ebbe il suo battesimo a Milano, allo Stadio di San Siro, nel 2002 (all’interno di “Teatri dello Sport – Discipline sportive e arti sceniche raccontano il contemporaneo”, il progetto ideato e diretto da Antonio Calbi, direttore oggi dell’IIC di Parigi), e che offriamo al festival amico “Dolce vita sur Seine” (Arènes de Lutèce, 16 luglio).

In un’ottica di attenzione all’ecologia e, in particolare, alla questione della decrescita, proponiamo due spettacoli di “teatro a pedali” della compagnia Mulino ad Arte di Torino, interpretati da Daniele Rocco: Mi abbatto e son felice (sul ciclismo, Galliffet, 17 luglio) e Drop Shot (sul tennis, Galliffet, 18 luglio) saranno alimentati dall’energia cinetica prodotta da dieci bici-generatori ai cui pedali si alterneranno spettatori impegnali a generare l’energia elettrica necessaria a illuminare lo spettacolo.

 

L’ITALIA SI FA BELLA!

 

È il secondo palinsesto di appuntamenti multidisciplinari che si intreccia con Passions Olimpiques: qui il soggetto non è lo direttamente lo sport ma un’articolata trama di temi e mondi che fa bella l’Italia e che per l’occasione parigina è come se indossasse l’abito migliore. Dalla scultura antica greca e romana alla letteratura del Novecento, da scultori celebri a ogni latitudine del pianeta come Boccioni e Pomodoro, a Mastroianni e Loren. Sono solo alcuni degli appuntamenti di questo palcoscenico-vetrina da cui mostrare le eccellenze della nostra cultura, attraverso percorsi di scoperta e approfondimento.

La letteratura è protagonista di un ciclo di recital di pregio: il Novecento letterario è restituito dai recital di Carla Chiarelli su Elio Pagliarani, di Daniela Piperno su Anna Maria Ortese (uno dopo l’altro, al Galliffet, 29 maggio), di Nanni Moretti su testi di Parise (Galliffet, 5 giugno), di Luca Zingaretti su Tomasi di Lampedusa (preceduto dalla presentazione del carteggio fra l’autore del Gattopardo e sua moglie Alessandra Wolff von Stomersee, Sellerio, a cura di Caterina Cardona, Galliffet, 12 giugno), per finire andando indietro nei secoli con la Gerusalemme Liberata del Tasso, a cui da voce Maddalena Crippa (Galliffet, 1° luglio).

Per il teatro doppio appuntamento con Giulia Lazzarini, attrice di numerosi spettacoli del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler nei suoi capolavori, dall’Arlecchino alla Tempesta a Giorni felici, una carriera ripercorsa dialogando con il direttore Antonio Calbi, amico e sodale da sempre (22 maggio), mentre il giorno dopo darà voce a una assistente di Franco Basaglia, il medico psichiatra promotore della chiusa dei manicomi, di cui ricorre il centenario della nascita (Muri, scritto e diretto da Renato Sarti, 23 maggio). Lazzarini è stata madre al cinema per Moretti (Mia madre) e per Antonio Albanese (Cento domeniche) ma anche nel nuovo film che Roberto Andò sta girando in Sicilia (con Servillo, Ficarra e Picone).

Arriva a Parigi Diari d’amore, spettacolo che presenta due commedie di Natalia Ginzburg scelte da Nanni Moretti per il suo debutto nella regia teatrale (Théatre Athenée, dal 6 al 16 giugno). Mentre la nouvelle vague italiana è rappresentata dal performativo La mano sinistra di Industria Indipendente (Théatre Paris-Villette, 30 e 31 maggio).

Non poteva mancare la commedia dell’arte che così ampio successo ebbe in Francia e che contribuì a gettare le basi per il grande teatro francese di Molière. Nel giardino del Galliffet (18 giugno), i giovani e spiritati attori di Dynamo Théatre, cresciuti sotto l’ala di Carlo Boso a Versailles, mettono in scena La pazzia di Isabella, uno dei canovacci più celebre del genere.

Approda a Parigi un attore speciale, Sarà Striano, napoletano con il teatro in corpo, rivelazione nella compagnia teatrale del carcere di Rebibbia, protagonista di Cesare deve morire dei fratelli Taviani (Orso d’Oro a Berlino 2012): al Galliffet ci porta il monologo nel quale sì è ricucito addosso la scrittura lirica e spasmodica di Genet (9 luglio).

La musica e il canto popolare in arrivo dalla Basilicata e dalla Sardegna sono la nostra proposta per la Festa della Musica: Canto minimo, con Graziano Accinni (già chitarrista di Mango) e Giuseppe Forastiero, florilegio di canti popolari lucani, e il “canto a tenore” della Sardegna realizzato dal gruppo Su Riscattu di Lodé per la prima volta fuori dalla regione (21 giugno). I concerti dei nuovi protagonisti della canzone pop italiana con i concerti di Calcutta e Ariete saranno invece i due concerti che proponiamo della nuova canzone italiana. Mentre Gaber e Jannacci sono i protagonisti di due documentari-ritratti.

In occasione della mostra alla Triennale di Milano, anche Parigi omaggia Gae Aulenti: il 4 giugno porteranno la loro testimonianza Giovanni Agosti, Nina Bassoli, Nina Artioli, curatori della mostra milanese, il presidente della Triennale Stefano Boeri, il presidente della Fondazione Sicilia Giovanni Puglisi e altri ospiti.

Il Manifesto di Ventotene, uno dei fondamenti della costruzione dell’Unione Europea, scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni nel 1941, durante il periodo di confino presso l’isola di Ventotene, sarà protagonista alla Maison d’Italie (con Piero Graglia, Sandro Mabellini, Roberto Sommella, 4 giugno).

Una serata dedicata a Mastroianni in collaborazione con Dolcevita sur-Seine che apre le celebrazioni in Francia dei cento anni dalla sua nascita e presenta una retrospettiva dei suoi film proiettati sul lungo senna e sui cinema parigini.

L’arte italiana è protagonista indiscussa, da quella antica a quella del Novecento: dal Rinascimento documentato dai preziosissimi volumi custoditi dalla BNF di Parigi, ai marmi Torlonia al Louvre, ai capolavori della Galleria Borghese al Musée Jacquemart André, a Boccioni e Pomodoro (Le début du temps n. 2), ospiti d’onore al Galliffet, invasa dalle opere della nuova mostra Les defis du corps. La moda è ritratta dall’occhio del fotografo Paolo Roversi (in scena al Palais Galliera) e che si racconterà al pubblico francese e italiano in un incontro al Galliffet (3 giugno).

 

Tutti gli appuntamenti all’Hôtel de Galliffet

sono a ingresso libero con prenotazione sul sito www.iicparigi.esteri.it

 

orari di apertura al pubblico

dal lunedì al venerdì

dalle 10h alle 13h

dalle 15h alle 18h

Contatti

Francesco Boscolo Lisetto

francesco.lisetto@gmail.com

iicparigi@esteri.it

+33 783970078

+33 185146257