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Gasperini è il migliore di tutti, in due anni riporterebbe lo scudetto a Napoli

C’è qualcosa che lo accomuna a Spalletti, ha una certa età e non ha mai vinto nulla. A De Laurentiis non glieli darò 12 euro per il film scudetto.

Gasperini è il migliore di tutti, in due anni riporterebbe lo scudetto a Napoli
Mg Bergamo 21/08/2022 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Milan / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gian Piero Gasperini

Gasperini è il migliore di tutti, in due anni riporterebbe lo scudetto a Napoli

FALLI DA DIETRO – COMMENTI ALLA 36° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2023-24

Centottanta minuti.
E finisce il supplizio.

Il tifoso si collega, ma non sa resistere più di dieci minuti.
Poi deve appellarsi alla fantasia per cincischiare cose.
E solo di tanto in tanto dà uno sguardo in alto a sinistra dello schermo.
Per controllare il risultato.

Come si fa a commentare un’annata così

Come si fa a commentare un’annata così.
Tutto intorno crolla.

L’Impomatato inquadrato in tribuna che pare ridersela sotto i baffi.

Forse perché, con la sconfitta, il pericolo Conference si allontana.

Forse perché il film del trionfo va a gonfie vele a cinema.
Dodici euro a quello lì. Fossi pazzo.

Mi dicono – tra l’altro – che nel racconto di un’annata di sole si sia voluto sottolineare l’unica ombra.
Quella della sconfitta contro il Diavolo.
Per ridimensionare i meriti di Fra Cipolla.
Bassa meschineria.

Che senso ha raccontare un trionfo di un secolo fa?
Più interessante sarebbe raccontare il tonfo odierno, piuttosto.

Le ragioni di questo disastro.
Le reali responsabilità.
I tanti perché ai quali il tifoso non ottiene risposta.
Perché un mercato – sia quello estivo sia quello invernale – condotto col proposito evidente di ridimensionare la rosa.

Perché la preventiva Grande Rinuncia.
All’Europa, al Mondiale per club.

Soldi. Profitti. Non solo gloria.
Obbiettivi primari di ogni imprenditore avveduto.

Perché la rinuncia al Direttore sportivo.
Figura cardine di una società.
Collante indispensabile fra spogliatoio e proprietà.

Perché la malavoglia dei giocatori.
Che sembrano scendere in campo contro qualcuno o qualcosa.
Perché questa sensazione di un silente ammutinamento.

Hanno alibi giganteschi, i giocatori.
Il Presidente che pare non abbia rispettato i patti del premio scudetto.
L’assenza della società.
Il girotondo degli allenatori che disorienterebbe chiunque.

Una squadra ora precipitata nelle mani di un omino abituato da sempre a essere il fido preparatore, abituato da sempre ad eseguire con scrupolo gli ordini del capo.

Er Mutanda è un brav’uomo.

Er Mutanda è un brav’uomo.
Un signorsì di timida e modesta personalità.
Privo di senso del comando.
Incapace di imporsi.
Incapace di leggere la partita.
Incapace di intervenire.
Incapace, insomma di gestire una squadra di Serie A.

Dove gli è pari il solo Cannavaro dal fulgido passato.
Con la differenza che a vedere Er Mutanda ti chiedi da quanto tempo non si sdoccia questo qui.
Mentre il Flebo ti affascina. Tutto agghindato com’è a scambiare il campo per destinazione per un red carpet.
Tutto un profumo di cremine, botox e esibizione di un recente trapiantino turco.

Se non era per Garcia, Er Mutanda e il Camusso Maremma ci portavano dritto in B.

Questa la realtà alla fine.

Ancora centottanta minuti.
Poi la rivoluzione.
Se mai ci sarà.
Tremo alle decisioni dell’Imperatore di Capri dopo questi disastri. Vedremo.

Ce n’è un’altra al pari del Napoli che non sa vincere più.
La Vecchia.
Non so se a qualcuno fa piacere.
Non vince in casa manco contro l’ultima in classifica e retrocessa da tempo.
E avrebbe pure dovuto perdere.

Perché il rigore per la Salernitana per fallo del Portiere dalle cento Consonanti, era di proporzioni gigantesche.
Ma chi c’è al Var?
Ah, ecco. Mazzoleni.

Poi c’è il Gasperini

Poi c’è il Gasp.
Che partita contro i Sangue Oro.
Che meraviglia la Dea.
Una squadra che gioca a memoria.
Tutti sanno cosa fare. E lo fanno alla perfezione.

Non mi è simpatico il Gasp.
Ma è il migliore di tutti.

Con una squadra di “nesci” si gioca due finali.
Mercoledì Coppa Italia con la Vecchia svampita.
E poi nientemeno la finale di Europa League a Dublino.
Dove se la vedrà contro gli Aspirina di Xabi Alonso che non perdono da 50 partite.

E’ il migliore di tutti, il Gasp.
E c’è qualcosa che lo accomuna a Fra Cipolla.
Ha una certa età e non ha mai vinto nulla.
Ha una feroce voglia di vincere.

In due anni riporterebbe lo scudetto a Napoli.

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