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Come gestire un partner non empatico?

Ciao a tutti.
Come da titolo, però sono doverose un pò di precisazioni:
Stiamo insieme da tre anni, convivendo e lavorando a strettissimo contatto perchè ci occupiamo di circo.
Questo vuol dire che facciamo spettacoli e diamo corsi, ma dietro a tutto ciò c'è tanto lavoro che va fatto e questo lavoro parte da una spinta interna. Penso sia cosi per qualunque tipo di imprenditore autonomo: Se non hai un capo la disciplina te la devi dare da solo.
Io vengo da una famiglia ricca in senso emotivo. Mi sono mancate tante cose materiali ma mi hanno cresciuto con valori che reputo sani come l'impegno nel lavoro, il rispetto degli altri e sopratutto tanta, tanta empatia.
Ciò non è bastato a evitarmi di distruggere qualunque relazione in un modo o nell'altro tra i 16 e i 20 anni. Nel volere il bene dell'altro lo ricoprivo di attenzioni, lo proteggevo da tutto e tutti, lo aiutavo sempre e davo conforto. Il risultato era sempre che qualunque persona mi stesse vicina diventasse poco a poco una mia ombra. Questo perchè ho tanta passione dietro qualunque cosa che faccio o dico (altrimenti o non la faccio, o non la dico) e quindi finisco per trasmetterla. Ed è bello quando l'altra persona ha altro da condividere perchè li si riesce a creare una relazione sana di dialogo e crescita, quando invece l'altra persona è più malleabile alle idee altrui mi sembra solo di influenzarle, che non è quello che voglio.
In ogni caso decisi di chiudere totalmente con le relazioni fisse e vivere più liberamente qualunque cosa (che tralaltro ero super-geloso) per qualche anno, in cui ho lavorato più su me stesso per capire cosa ho dentro, chi sono e come funziono in relazione alle persone e a vari ambienti.
Non posso dire di conoscermi, però sicuramente ho abbastanza esperienza da non lasciarmi più guidare dalle emozioni ma fermarmi invece a interrogarmi su cosa le ha create e trovare un modo per comunicare questo a parole. Risolvere le cause dei problemi invece che abbandonarmi agli effetti di esse.
In quegli anni ho lavorato solo per eventi, resort, in strada, mi sono sempre trovato una maniera o un'altra per tirare su dei soldi e continuare a fare il mio lavoro.

Lei è ovviamente il mio opposto in tantissimi sensi.
Viene da una famiglia ricca e basta, dove non si parlano quasi e l'argomento ''emozioni'' è totalmente fuori luogo. Non sono brutte persone, ma semplicemente l'hanno educata in un'altra maniera e con altri valori.
Lei è comunque a parer mio naturalmente diversa dal resto della sua famiglia e lo dimostra in tantissime cose, al punto che io quando l'ho conosciuta non ho saputo che venisse da una famiglia agiata fino a quando non me l'ha detto.
Quando io ero un teppista a scuola e finito il liceo sono scappato velocissimo, lei veniva su come studentessa modello con ottimi voti. Intenzionata a diventare astrofisica si è laureata in Fisica ma quando ha visto che non era il lavoro dei suoi sogni ha iniziato a dubitare un pò.
Nel frattempo, per quindici anni ha fatto ginnastica artistica a livello agonistico.
Visto che affianco a casa aveva una scuola di circo è andata a provare ed avendo un corpo già allenatissimo si è trovata la strada spianata.
Le hanno poi chiesto di insegnare li e mentre che insegnava è stata invitata in una compagnia di circo della zona (per intenderci, in una compagnia c'è un direttore che ti dice esattamente cosa devi fare).

Al covid ci siamo trovati nello stesso spazio chiusi e da li è nato tutto.
Iniziò solo come un modo per passare le notti e il tempo e poco a poco si è trasformata in una relazione di fatto.

Il problema è che mi sento un pò ingannato: Tutto il primo periodo parlavamo amabilmente, mi faceva regalini, mi ascoltava. Questo nel tempo si è perso totalmente.
Le discussioni amabili dove uno diceva una cosa e l'altro gliene diceva un'altra sono diventate unilaterali, non c'è più interesse da parte sua a capire e creare qualcosa insieme ma solo di avere ragione e dimostrare che l'idea che aveva lei è giusta o motivata. Anche di fronte all'evidenza è sempre un trovare scuse anzichè accettare che qualcosa a cui si credeva non era esatto e usarlo come punto di partenza per una nuova idea.
Spesso quando parliamo finiamo a discutere o litigare perchè io cerco di capire cosa vuole e cosa dice, quando lei è come che pretendesse che io mi spieghi alla perfezione. E ci provo davvero.

A me pare naturale analizzare ciò che qualcuno dice in base a come sta, cosa ha vissuto quel giorno e come l'ho vista comportarsi nel resto del tempo per capire veramente quella persona. A maggior ragione se è il mio partner. Al contrario da parte sua pare che sia solo un prendere le parole che dico, appuntarle da qualche parte e seguirle alla lettera, senza analizzarle e capirle.
Io mi sono reso conto negli anni di avere una sola necessità: novità.
Senza bisogno di cose gigantesche, però mi piace quando si devia dalla routine.
Lei al contrario è sempre stata in routine ben fissate da altri e adesso continua a seguire inconsciamente le routine fissate da me.
Quando provo a introdurre una novità qualunque va in palla e la prima risposta è sempre negativa, col risultato che la passione dietro alla prima spinta si perdeva e qualunque cosa rimaneva plastica e finta.
Questo poco a poco ha fatto si che diventassi sempre più cauto nel tentare di farlo e infine timoroso.
Ho sempre una sorta di paura quando devo esprimere qualcosa che mi trovi davanti un muro e quindi a volte finisco per non provarci neanche.
Dall'altra parte per quante volte le ho cercato di farle capire questa mia necessità (parlandone direttamente, indirettamente, guardando video e film, libri, le ho provate tutte) di cosettine nuove dandogli anche degli esempi pratici, non succede mai nulla.
Mai che mi chieda di cucinarle qualcosa di diverso, mai che mi proponga di allenare qualcosa di nuovo, mai che proponga di guardare un film o che venga a farmi ascoltare le parole di una canzone o a leggermi una parte di un libro, zero.
E ogni volta che ne parliamo finisce in discussione e lei mi dice che lo sa e l'ha capito, ci prova e vuole farlo ma nella pratica non cambia nulla. A volte mi dice pure che a ripeterglielo ogni volta che succede o farglielo notare la tratto come un idiota, mettendomi in condizione di non potermi più esprimere neanche li perchè comunque la cosa più importante per me sarebbe stare bene entrambi e senza fare del male a nessuno dei due.
In tutto ciò lavoriamo assieme e abbiamo già costruito molto, quindi non è neanche una relazione che si possa chiudere e via.

E poi sopratutto siamo innamorati e contro la chimica ci si può fare poco.

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u/CautiousSense7436 avatar

Se ti piace il fatto che non sia empatica, la sopporti. Se non ti piace, la mandi a fanculo. It's that simple. Lascia perdere ogni tentativo di "cambiare" gli altri per sottometterli alle tue necessità.