GIOVANNI Principe Elettore di Sassonia in "Enciclopedia Italiana" - Treccani - Treccani

GIOVANNI Principe Elettore di Sassonia

Enciclopedia Italiana (1933)

GIOVANNI Principe Elettore di Sassonia

Walter Platzhoff

Nato nel 1468, figlio minore dell'Elettore Ernesto. Dopo la morte di suo padre nel 1488, regnò dapprima col fratello maggiore Federico il Saggio finché nel 1525 la morte di questo, senza prole, non lo fece unico Elettore. Era un seguace entusiasta di Lutero, al quale concedeva influenza anche nelle questioni politiche. La fermezza con la quale sostenne la sua fede di fronte a tutti i pericoli, gli procurò il soprannome di "Costante". Prima sua cura fu l'organizzazione della chiesa nazionale in Sassonia. I beni della chiesa furono inventariati e adoperati per i bisogni della nuova chiesa, per le scuole e per gl'istituti di beneficenza. Di fronte al coalizzarsi dei principi della vecchia fede egli concluse nel 1526 l'alleanza di Gotha-Totgau col langravio Filippo di Assia. Postisi a capo degli stati evangelici, essi presentarono la celebre Protesta alla Dieta di Spira nel 1529; però egli non intendeva spingere l'opposizione contro l'imperatore quanto voleva il langravio. A lui si dovette e al suo cancelliere Brück se alla Dieta di Augusta nel 1530 la questione religiosa fu discussa senza provocare una rottura e se la Confessione dei protestanti fu fatta in una forma dignitosa. Unico fra i Principi Elettori, egli votò contro l'elezione a re dell'arciduca Ferdinando, e concluse nel 1531 la Lega di Smalcalda, coi suoi compagni di fede per la difesa contro l'imperatore. Ma anche allora egli voleva evitare una rottura aperta ed ebbe gran parte nella pace religiosa conclusa nel 1532 a Norimberga. Morì il 16 agosto 1532.

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