La Sagrada Familia, per esteso Temple Expiatori de la Sagrada Família, è uno dei monumenti-simbolo della città di Barcellona nonostante sia una Basilica Minore che sorge nella zona di Eixample.

Storia dell Sagrada Familia

L’architetto della Sagrada Familia è il re indiscusso della città, Antoni Gaudì, massimo esponente del modernismo catalano che proprio a Barcellona ha realizzato opere come Parc Guell, casa Batlló e casa Milà. Nel 1984, sette delle opere di Gaudí a Barcellona sono state inserite nella lista dei patrimoni dell'umanità UNESCO, tra cui anche la famosa chiesa. Ma torniamo alla storia della Sagrada Familia: la sua prima pietra è stata posta il 19 marzo 1882, e in 137 anni di costruzione la basilica rimane ancora in fase di sviluppo. Nonostante questo, la Sagrada Familia di Barcellona è già uno dei pilastri della storia dell’architettura moderna.

L'idea di realizzare una chiesa di espiazione dedicata alla Sacra Famiglia è stata del ricco editore e filantropo catalano Josep Maria Bocabella. Bocabella ha fondato l'Asociación de Devotos de San Josep (Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe) con l'obiettivo di raccogliere fondi per la costruzione di un tempio dedicato alla Sacra Famiglia. Nel 1881, grazie alle donazioni ricevute, l'associazione comprò un intero isolato del quartiere Eixample in un luogo conosciuto come El Poblet vicino al Camp de l'Arpa, nel distretto di Sant Martí.

Sagrada Familia, Barcelona. Spain.pinterest
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Il progetto della Sagrada Familia

Il progetto inizialmente è stato affidato all'architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, che iniziò l'opera in stile neogotico: una chiesa a tre navate i contrafforti esterni. Il 19 marzo 1882 (giorno di San Giuseppe) è stata posata la prima pietra alla presenza del vescovo di Barcellona José María Urquinaona. Era presente anche Gaudí perché in precedenza aveva lavorato come assistente a diversi progetti di Villar.

Già nel 1883 la costruzione subisce un arresto per via delle dimissioni dello stesso Villar a causa di disaccordi con Joan Martorell, un architetto consulente di Bocabella. Il progetto, inizialmente offerto allo stesso Martorell, venne affidato ad un giovane architetto trentunenne, Antoni Gaudí, già assistente di Martorell nella realizzazione di diversi edifici ma che non aveva ancora realizzato grandi opere.

Gaudì e la Sagrada Familia

Una volta assunto l’incarico, Gaudí ha voluto proseguire la costruzione di ciò che era già stato realizzato, soprattutto per quanto riguarda la cripta, ma ha modificato profondamente tutto il progetto di Villar. Gaudí ha lavorato al progetto per oltre 40 anni, dedicando completamente a questa impresa gli ultimi 15 anni della propria vita. Gaudí definiva molti dettagli man mano che la costruzione avanzava e per lui la presenza personale in cantiere era di fondamentale importanza. Una totale dedizione che ha fatto della Sagrada Familia come l’opera della sua vita, seguendola in ogni minimo passaggio.

Nel corso della sua costruzione, lo stile della Sagrada Familia di Gaudì divenne via via sempre più fantastico: le quattro torri affusolate, nonostante formalmente conservino l’eredità dell’architettura neogotica, sono ispirate alle forme naturali come i termitai, ricordando i castelli di sabbia.

Le torri della Sagrada Familia sono coronate da cuspidi di forma geometrica alte 115 m, concluse attorno al 1920, rivestite di ceramiche dai colori vivaci, che furono probabilmente influenzate dal cubismo. Vi sono anche un gran numero di decorazioni elaborate che vengono ricondotte allo stile dell'Art Nouveau.

La scomparsa di Gaudì

Il 10 giugno 1926, ben prima che venisse completata la costruzione dell'edificio, Gaudí muore in un incidente, travolto da un tram mentre passeggiava per Barcellona. Quello che era riuscita a realizzare sino ad allora era soltanto la facciata della Natività (con le sculture di Carles Mani, Llorenç Matamala e Joan Matamala e i disegni di Ricard Opisso) e una delle torri, quella di San Barnaba. Alla sua morte il suo assistente Domènec Sugrañes ha assunto la responsabilità dell'opera (dal 1926 al 1936), portando a compimento le tre torri incomplete della facciata della Natività.

Gli anni successivi di fatto sono stati una lunga pausa di riflessione per capire come proseguire i lavori della chiesa. C’è anche da considerare il fatto che la Sagrada Familia non godeva di ottima reputazione: George Orwell lo definì "uno degli edifici più orribili del mondo" e gli spagnoli stessi provavano delle emozioni contrastanti nei confronti dell’imponente opera incompiuta.

Il progetto originale

Nel luglio del 1936, in piena guerra civile spagnola, alcuni rivoluzionari entrarono nella cripta e fecero irruzione nel laboratorio, distruggendo i piani originali di Gaudí, i disegni e i modelli in gesso, lasciando alla prossima generazione di architetti un enorme enigma sul modo migliore in cui procedere. Ci sono voluti 16 anni solo per mettere insieme i frammenti del modello principale, e da allora molte polemiche hanno seguito la sua costruzione. Alcuni, come Le Corbusier e Walter Gropius, pensavano che avrebbe dovuto essere lasciata come esempio di geniale follia. Altri hanno insistito sul fatto che l'uso di nuovi materiali - il cemento armato anziché la pietra, e oggi la stampa 3D - ha ridotto gli ideali originali di Gaudí. La prosecuzione dei lavori, secondo alcuni, era un’elaborazione scadente e mal eseguita.

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L'interno della basilica

Eppure, è necessario entrare all’interno della Sagrada Familia per far scomparire ogni dubbio sulla sua realizzazione. Colonne simili a ossa si ramificano verso il soffitto, decorato da 20 stelle geometriche, raggiungendo l'alto e dando l'impressione di trovarsi in un'enorme foresta. I verdi, i blu, i gialli ei rossi delle vetrate di Joan Vila Grau creano un effetto screziato con motivi costantemente mutevoli all’interno della chiesa, che illuminano la pietra in modo sempre diverso.

Le facciate della Sagrada Familia

Se le facciate della Sagrada Familia sono magiche e spiritose, con le loro forme affusolate e fantastiche, gli interni sono l'estetica teologica biomimetica stessa di Antoni Gaudí. Ovunque si guardi, i dettagli sono stati curati nel dettaglio; tutto ha un significato in linea con il desiderio che l'edificio debba essere uno strumento di insegnamento, dal quale si possa leggere l'intera storia della chiesa. La verticalità vertiginosa dell’edificio crea l'impressione più importante, come se il mondo fosse inclinato verso il cielo: l’altezza della Sagrada Familia è di 172 metri.

Barcelona : Ilustrationpinterest
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La Sagrada Familia oggi

Anche se ancora incompiuta, la chiesa è stata consacrata da papa Benedetto XVI il 7 novembre del 2010. Durante la cerimonia, il papa ha dichiarato questa chiesa come Basilica Minore, la nona della città di Barcellona.

Nononstante la Sagrada Familia sia in costruzione da 137 anni, dal 1885 era in attesa della risposta della città alla domanda di permesso presentata al Consiglio Comunale di Sant Martí de Provençals, attualmente uno dei quartieri di Barcellona. Il Consilio ha approvato la richiesta, accompagnata dalle planimetrie firmate da Antoni Gaudì, il 07 giugno 2019. L'autorizzazione consente di continuare la costruzione con una data di completamento prevista per il 2026, esattamente 100 anni dopo la scomparsa di Antoni Gaudì. Ci auguriamo che per quella data la Sagrada Familia sarà finita.

www.sagradafamilia.org