Chi sono i New Trolls? La biografia del gruppo - imusicfun
New Trolls

I New Trolls sono uno dei piú noti gruppi musicali della scena del rock progressivo italiano degli anni settanta. Fra le loro opere si trovano alcune delle pietre miliari del genere, come il celebre Concerto grosso per i New Trolls. Alla fine degli anni settanta la produzione del gruppo si è orientata verso sonorità piú pop-rock, pur mantenendo alcune delle caratteristiche distintive del progressive come gli arrangiamenti molto elaborati, il virtuosismo tecnico delle esecuzioni ed i cantati polifonici molto strutturati (spesso paragonati a quelli di brani dei Queen come «Bohemian Rhapsody»).

La prima formazione del gruppo, nota semplicemente come Trolls, nacque a Genova nel 1966 da un’idea di Piero Scarpettini (tastiere) e Vittorio De Scalzi (voce e chitarra). Nel gruppo comparivano anche Ugo Guidi (voce e basso), Giulio Menin (batteria) e Piero Darini (chitarra e voce). Col nome I Trolls il gruppo incise, per l’etichetta La voce del padrone, il 45 giri «Dietro la nebbia» (lato B «Questa sera»). Seguirono, sempre nel 1966, «Cherish» e «Il mondo che vuoi» e altre cover ma con una diversa formazione e senza De Scalzi.

Nel 1967 il gruppo cambiò nome in New Trolls, con una nuova formazione: Vittorio De Scalzi (voce e chitarra), Nico Di Palo (voce e chitarra), Giorgio D’Adamo (basso), Mauro Chiarugi (tastiere) e Gianni Belleno (batteria e cori). Secondo una leggenda (smentita da De Scalzi), questa formazione fu scelta sulla base di un articolo pubblicato su un giornale genovese, in cui un critico musicale aveva elencato i migliori musicisti della città. È invece noto che la scelta di questa formazione avvenne in seguito a numerose vicissitudini; in un primo tempo dovevano appartenere al gruppo anche Renato Rosset (sostituito da Chiarugi) e Sergio Blandini (sostituito da Di Palo).

Il gruppo iniziò a esibirsi nei locali cittadini, proponendo uno stile che univa elementi beat e psichedelici. Nella primavera del 1967 i New Trolls erano già sufficientemente noti da essere scelti da François Bonnier come gruppo di apertura dei concerti italiani dei Rolling Stones. Nello stesso periodo il gruppo incise il 45 giri Sensazioni/Prima c’era luce con cui i New Trolls vinsero il premio della critica al Festival di Rieti. Nel 1968 parteciparono al concorso Disco per l’estate, con il singolo Visioni/Io ti fermerò, che vendette oltre 200.000 copie. Sempre nel 1968 fu pubblicato il loro album d’esordio, il concept album dal titolo Senza orario senza bandiera.

Nel 1969 i New Trolls approdarono al Festival di Sanremo con il brano «Io che ho te», a cui seguirono altri due singoli di successo, «Davanti agli occhi miei» e «Una miniera». L’anno successivo fu pubblicato l’album New Trolls, che raccoglieva i singoli prodotti dal gruppo fino a quel momento.

Il 1971 fu un momento di svolta importante per il gruppo. Dopo aver partecipato nuovamente al Festival di Sanremo (con una cover del brano «Una storia» di Sergio Endrigo), il gruppo incise quello che molti critici considerano il loro capolavoro: Concerto grosso per i New Trolls. L’album è caratterizzato da sonorità ormai pienamente progressive, che uniscono elementi di musica classica a passaggi che ricordano le grandi band del progressive britannico dell’epoca (per esempio Jethro Tull e King Crimson). Il materiale di Concerto grosso fu scritto da Luis Bacalov, e la realizzazione dell’album vide la partecipazione di Maurizio Salvi.

Nello stesso anno nacque il primo fan club del gruppo, con sede a Torino, in Corso Ferrucci 72. Fu uno dei primi fan club italiani (all’epoca la parola “fan” non era ancora di uso comune); tuttora in attività, è anche uno dei fan club più longevi d’Italia. Nel 1972, D’Adamo abbandonò il gruppo, sostituito da Frank Laugelli. Anche Maurizio Salvi divenne in questo periodo membro stabile dei New Trolls. Nel 1972, con questa formazione il gruppo pubblicò due album: Searching for a Land e Ut. Seguirono alcuni anni di silenzio, con la pubblicazione di una nuova raccolta, intitolata (come un precedente lavoro del 1969) semplicemente New Trolls.

Nel 1975 la formazione subì un nuovo mutamento, con il ritorno di D’Adamo e l’ingresso del chitarrista Ricky Belloni (proveniente dal gruppo Nuova Idea). Con questi nuovi elementi i New Trolls pubblicarono Concerto grosso n. 2 (1976); pur non raggiungendo il successo del primo Concerto grosso, questo lavoro fu accolto positivamente dal pubblico e dalla critica. Alla metà degli anni settanta Di Palo dovette assentarsi per motivi di salute, e pur rimanendo formalmente membro del gruppo smise di partecipare attivamente alle incisioni e alle esibizioni dal vivo. Nel frattempo, i New Trolls si dedicarono alla realizzazione di due album di Ornella Vanoni, Io dentro e Io fuori (entrambi del 1977), ai quali seguì un fortunato tour. La produzione discografica ufficiale del gruppo ebbe un nuovo breve periodo di arresto, colmato dalla pubblicazione di un disco dal vivo (Live, 1976) e di una raccolta (Revival, 1977).

Nel 1978 giunsero due nuovi grandi successi, i singoli «Quella carezza della sera» e «Aldebaran», e l’album Aldebaran. Nel 1979 cantarono la sigla del programma tv luna park condotto da Pippo Baudo, con la canzone in puro stile disco: «Anche noi», nello stesso anno, parteciparono al film Caro papà, con Vittorio Gassman e ne curarono alcuni motivi inseriti nel film. Dopo Aldebaran, lo stile dei New Trolls andò via via perdendo gli ultimi elementi progressive, a favore di uno stile più legato alla musica pop-rock, seppure caratterizzato da composizioni ed esecuzioni sempre molto sofisticate. L’album New Trolls del 1979 risente dell’influenza dei Bee Gees (in canzoni come «Che idea»), ma riprende anche sonorità del passato in brani come «Ok! (fiamme sul Pacifico)» e «Domenica di Napoli» (con il testo scritto da Lucio Dalla).

Nel 1980 il gruppo pubblicò il 45 giri Musica, un brano rock, con una cover di «Poster» di Claudio Baglioni sul lato B; fu l’ultima incisione dei New Trolls con Giorgio Usai. Anche il 1981 fu segnato da un singolo di successo, «Là nella casa dell’angelo» (con un lato B, «Il treno», caratterizzato dal virtuosismo chitarristico di Di Palo); a questa incisione seguì un nuovo e definitivo abbandono di D’Adamo. I New Trolls, ormai rimasti un quartetto, proseguirono la loro produzione discografica con gli album FS (1981, un concept album sul tema del viaggio) e America O.K. (1983 (con la collaborazione di Mogol).
Seguirono altre partecipazioni al Festival di Sanremo: nel 1985 vinse il premio della critica «Faccia di cane» (con testo di Fabrizio De André e Roberto Ferri, ma firmato alla SIAE dal solo Ferri), e nel 1988 fu presentato a Sanremo «Cielo chiaro» (eseguito, come tutto il successivo album Amici dai soli De Scalzi, Di Palo e Belleno). Belloni in quello stesso periodo suona con Franco Battiato nell’album Fisiognomica e nel tour successivo, da cui è tratto il disco live Giubbe rosse.

Nel 1991, senza Di Palo che aveva intrapreso un tour solista accompagnato da turnisti, il gruppo collaborò con Anna Oxa, scrivendo per lei i brani dell’album Tutti i brividi del mondo e accompagnandola in un tour durante il quale furono registrati i brani per un album live. In seguito, Belleno decise di abbandonare il gruppo e continuare a lavorare con Oxa. Nel 1992 lo sostituì Alfio Vitanza (ex Latte e Miele). Con il nuovo batterista, ed il rientro di Di Palo, i New Trolls si esibirono ancora al Festival di Sanremo con «Quelli come noi» (1992), «Letti» (1996, canzone presentata in collaborazione con Umberto Bindi) e l’ultimo atto del capitolo New Trolls (prima del nuovo scioglimento) dal titolo profetico, «Alianti liberi» (1997).

Dopo «Alianti liberi» il gruppo si sciolse. Nel 2006 c’è stata una reunion dei New Trolls, con una nuova formazione guidata dai due componenti storici, De Scalzi e Di Palo. Questa formazione ha pubblicato alla fine di giugno 2007 il nuovo album Concerto grosso: The Seven Seasons.

(ultimo aggiornamento: 20 agosto 2023)