Da Cuba alla Florida a nuoto a 64 anni: come è stata possibile l’impresa di Diana Nyad? | National Geographic

Da Cuba alla Florida a nuoto a 64 anni: come è stata possibile l’impresa di Diana Nyad?

Come è riuscita nell'impresa Diana Nyad? Un cardiologo sportivo spiega le straordinarie sfide che il suo corpo ha superato in quei 177 km in mare aperto.

DI CHRISTINE DELL'AMORE

pubblicato 08-05-2024

Da Cuba alla Florida a nuoto a 64 anni: come è stata possibile l’impresa di Diana Nyad?

Diana Nyad qui è fotografata all’età di 61 anni, durante una sessione di allenamento mirato a percorrere a nuoto il tratto che separa Key West, in Florida, da Cuba. Nell’arco di tre decenni, la nuotatrice di lunga distanza ha tentato per cinque volte la traversata, lunga 177 km. È finalmente riuscita nell’impresa nel 2013, a 64 anni, stabilendo un nuovo record.

FOTOGRAFIA DI JEFFERY SALTER, REDUX

A 64 anni, c’è riuscita. Nell’arco di tre decenni, la nuotatrice di lunga distanza Diana Nyad ha tentato per ben cinque volte di percorrere a nuoto i 177 chilometri che separano Cuba dalla Florida, e l’ultima volta (nel 2013) ce l’ha fatta. Il suo successo ha ispirato National Geographic a interrogarsi su quali siano le capacità di un corpo umano in età senile.  

L’impresa di Nyad è il soggetto di un lungometraggio diretto dai National Geographic Explorer Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi e interpretato da Annette Bening e Jodie Foster.

Nyad, nuotatrice di lunga distanza di Los Angeles, ha raggiunto Key West il 2 settembre 2013, quasi 53 ore dopo aver lasciato Cuba, diventando la prima persona ad aver coperto a nuoto il tratto tra Cuba e la Florida, senza gabbia di protezione anti-squalo.

E non è certo stata una passeggiata: la nuotatrice ha dovuto affrontare forti venti e ha vomitato più volte, per aver ingerito troppa acqua di mare. “È stata dura”, ha dichiarato all’Associated Press.

Ma come fa un corpo non più giovane a compiere un’impresa del genere? Lo abbiamo chiesto a Benjamin Levine, cardiologo sportivo che ha studiato atleti di resistenza dalle prestazioni straordinarie ed è anche direttore dell’Institute for Exercise and Environmental Medicine, un istituto di ricerca che vede la collaborazione della University of Texas Southwestern Medical Center e del Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas.

Che tipo di forma fisica è necessaria per eseguire una performance di questo tipo?

Questo tipo di attività di straordinaria resistenza vengono svolte a un’intensità relativamente bassa: Nyad, ad esempio, ha percorso 177 chilometri in 53 ore, ovvero facendo circa 3,2 km all’ora, l’equivalente di una camminata lenta. Non puntava sulla velocità. Ovviamente per fare questo, un atleta deve essere in ottima forma fisica, che non è però quella necessaria, ad esempio, per vincere una medaglia d’oro nei 5.000 metri o nella maratona.

Da Cuba alla Florida a nuoto a 64 anni: come è stata possibile l’impresa di Diana Nyad?

La nuotatrice maratoneta Diana Nyad, nel 2011, durante una sessione di nove ore di allenamento, al largo della costa di Key West. L’atleta si stava preparando per la traversata a nuoto del tratto che separa Cuba dalla Florida, passando dallo stretto della Florida, notoriamente infestato dagli squali. Nyad è riuscita nell’impresa nel 2013, all’età di 64 anni.

FOTOGRAFIA DI NICOLE BENGIVENO, THE NEW YORK TIMES/REDUX

Deve avere un fisico resistente, più che potente: deve essere estremamente efficiente. Il nuoto è notoriamente uno sport completo e bisogna avere una performance di ritmo regolare, in modo da non aumentare troppo la frequenza cardiaca.

Cosa avviene nel corpo durante una nuotata di lunga durata?

Quando si sta in piedi, la gravità attira il sangue verso il basso e nel cuore quello presente è probabilmente la metà rispetto a quando si sta distesi. Quando si è immersi in acqua, i fattori di pressione cambiano e nel cuore arriva molto sangue. Questo è positivo perché ciò comporta il fatto che si riempia e possa pomparne grandi quantità, ma può verificarsi una forma di affaticamento cardiaco cioè il cuore stesso può stancarsi. È necessario stabilire un ritmo regolare.

L’acqua è un buon conduttore di calore, quindi durante una nuotata di lunga durata l’acqua “preleva” calore dal corpo. Se non genera abbastanza calore, si può rischiare di andare rapidamente in ipotermia. Questo è un altro problema fondamentale: mantenere la temperatura corporea. Indossare un costume completo, proprio come ha fatto Nyad, aiuta. Uno dei motivi per cui non si è mai fermata durante la traversata è proprio che questo avrebbe fatto abbassare la temperatura.

Quali sono le sollecitazioni cui è sottoposto il corpo?

Le principali limitazioni riguardano il sovraccarico muscoloscheletrico, il “carburante” e la concentrazione. Come carburante si bruciano soprattutto i grassi: quando si aumenta la velocità si iniziano a bruciare i carboidrati con un affaticamento muscolare molto maggiore. Quindi, è necessario avere riserve caloriche adeguate, assumendone una sufficiente quantità. Inoltre, è indispensabile evitare di sovraccaricare e sforzare eccessivamente i muscoli, stancati dai continui cicli di contrazione.

Altre limitazioni possono essere di tipo mentale: la ripetitività del movimento e la concentrazione sono difficili da mantenere, senza dormire.

Quali sono i muscoli maggiormente coinvolti?

I muscoli delle braccia. Ecco perché è necessario essere eccellenti nuotatori per realizzare prestazioni straordinarie come questa. Ad esempio, una ridotta massa muscolare delle braccia si affatica molto più rapidamente dei più grandi muscoli della schiena.

Pensa che sia una performance notevole per una 64enne?

Questo tipo di prestazioni di ultra-resistenza sono alla portata anche di persone in età anziana, dato che non implicano sollecitazioni traumatiche alle articolazioni. Nyad si è mantenuta allenata, è stata attiva e in forma per la maggior parte della sua vita, quindi il suo sistema cardiovascolare potrebbe essere equiparabile a quello di un quarantenne.

Negli anni, Diana ha dimostrato di essere una straordinaria nuotatrice di lunga distanza: ha determinazione e disciplina, caratteristiche che possono mancare a persone più giovani.

La nuotatrice ha dichiarato che il suo successo è la prova che tutti possono essere in grado di perseguire i propri obiettivi.

Non sempre. Prefiggersi un obiettivo e impegnarsi nel perseguirlo spesso è importante tanto quanto il risultato finale. Anche se Diana non fosse riuscita a raggiungere la Florida, la considereremmo ugualmente uno dei più straordinari atleti di ultra-resistenza. Spesso si dà troppa importanza al risultato finale che, a volte, semplicemente non si riesce a raggiungere.

C’è qualcos’altro che vuole dire ai nostri lettori?

Essere in buona forma fisica e fare un’attività fisica regolare dovrebbe essere un aspetto fondamentale tanto quanto l’igiene personale. Spero che leggendo questo articolo i vostri lettori non penseranno: “Io non potrei mai farcela”, continuando la propria vita sedentaria e trascorrendo il tempo libero davanti alla tv. Spero che invece questa storia li porti a uscire e mettersi alla prova e a mirare a una buona forma fisica. E per farlo non è necessario andare da Cuba alla Florida a nuoto.

Nota della redazione: questa intervista è stata pubblicata originariamente il 3 settembre 2013. La presente versione è un aggiornamento.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su nationalgeographic.com.