Dries Mertens: bio dell'attaccante belga del Napoli - Diretta Napoli

Dries Mertens: bio dell’attaccante belga del Napoli soprannominato “Ciro”

Oggi non potevamo che parlare di numeri uno con il NUMERO 1 dei gol segnati con la maglia del Napoli: stiamo parlando ovviamente di Dries Mertens, attaccante belga del Napoli e soprannominato dai tifosi “Ciro”, a testimoniare quasi una seconda identità.

Entrato in rosa quasi in sordina, a partire dalla stagione 2012-13 come vice-Insigne, negli anni il funambolo belga si è messo in luce nel ruolo di attaccante centrale, e con Sarri ha trovato la giusta collocazione in campo, tanto da diventare imprendibile in area di rigore. La sua dimestichezza con il gol lo ha portato al numero 1 nella classifica degli attaccanti azzurri più prolifici di sempre, superando negli anni Maradona, Hamsik e Vojak, dei mostri sacri del calcio napoletano e non solo. Non solo gol, ma anche dribbling, assist e visione del gioco in velocità, ne fanno uno dei calciatori più forti dell’intera serie A italiana.

Vediamo in questo post a cura di Diretta-Napoli la storia e le principali tappe della carriera di Dries Mertens, per il nostro appuntamento con i numeri uno in maglia azzurra. Bentornati!

Dries Mertens: gli inizi

Dries Mertens nasce a Lovanio, cittadina belga nelle Fiandre (a 30 km dalla capitale Bruxelles), il 6 maggio del 1987. Il papà Herman è uno sportivo molto quotato in Belgio: vince infatti cinque titoli di campione del Belgio nella ginnastica a corpo libero, mentre la mamma, Marijke Van Kampen, è invece docente universitaria di pedagogia. Dries ha un fratello, Jeroen, che lavora come autore e conduttore per una rete televisiva belga.

La sua carriera da calciatore inizia così nelle giovanili dello Stade Leuven, per poi passare alle più famose Anderlecht e Gent, ma senza riuscire a giocare nemmeno un minuto in prima squadra. La prima squadra a dargli fiducia è stato l’Eendracht Aalst, squadra militante nella serie C belga, con la quale Dries gioca un totale di 14 gare mettendo a segno 4 reti.

Quest’esperienza si rivela positiva, poichè arriva la chiamata dell’AGOVV, seconda divisione olandese, nel quale il folletto belga inizia a far intravedere le sue doti: saranno infatti 111 gare e 30 gol il suo bottino finale, che attirano l’interesse dell’Utrecht, squadra di prima divisione olandese, che lo ingaggia nel 2009-10.

Dries Mertens con l’Utrecht

Il nostro Dries viene acquistato dall’Utrecht nella stagione 2009-10 per 600mila euro. Un affare per gli olandesi visto che Dries Mertens in due sole stagioni si mette in luce nel ruolo di esterno, mettendo a segno 21 reti in 86 presenze.

In quegli anni la squadra olandese riesce anche a qualificarsi all’Europa League e quindi Dries segna qui i suoi primi gol europei (nello specifico 3 in 12 presenze). Peraltro in quell’edizione la squadra belga infligge ben due pareggi al Napoli, capitato nel suo stesso girone: 0-0 a Napoli e 3-3 in Olanda nel giorno in cui Cavani riesce a siglare un’incredibile tripletta a rimontare lo svantaggio azzurro. In campo c’era anche lui, Dries Mertens. Si può dire che sia il primo assaggio di Napoli.

Dopo due stagioni con l’Utrecht passa al PSV, una delle squadre più forti d’Olanda, per la cifra di 8,5 milioni di euro.

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Vincent Teeuwen at Flickr.com, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons

Dries Mertens con il PSV

Con gli olandesi del PSV, Dries Mertens riesce a diventare protagonista di stagioni al top nel ruolo, con reti a grappoli siglate tra campionato e coppe. Debutta il 7 agosto nella sfida persa per 3-1 contro l’AZ Alkmaar, segnando peraltro l’unico gol per la sua squadra. Il 28 agosto segna una tripletta nel 6-1 contro l’Excelsior. Il 15 settembre debutta anche in Europa League, segnando anche il gol-vittoria contro il Legia Varsavia. Segna poi una quaterna nel 7-1 rifilato al Roda JC il 24 settembre. Insomma un inizio con i fiocchi che si conclude con 21 reti in 33 gare complessive di campionato. Purtroppo il PSV non riesce a centrare la qualificazione Champions per un solo punto e l’anno successivo partecipa nuovamente all’Europa League. Di nuovo incontra il Napoli nel girone e sono dolori per gli azzurri: 3-0 per il PSV all’andata e 1-3 al ritorno. Ma fortunatamente gli azzurri si qualificano proprio ai danni degli olandesi che dicono addio ai sogni di gloria.

A segnare in quel 3-0 al Napoli è proprio Mertens, ed è forse lì che la società azzurra decide di puntare su di lui nella stagione successiva.

Dopo due sole stagioni con il PSV, di cui la seconda lo vede protagonista di 16 reti in campionato, per un totale di 88 partite con 45 reti messe a segno (da esterno d’attacco), Dries abbraccia Napoli e i tifosi del Napoli.

Dries Mertens con il Napoli

Il 24 giugno 2013 viene acquistato a titolo definitivo dal Napoli per una cifra di circa 9 milioni e mezzo di euro. In quell’anno vi è Benitez in panchina che crede fortemente in lui. La squadra viene rimodellata con l’arrivo di Higuain, Callejon, Albiol, Reina, mentre va via il Matador Cavani. Una squadra che diviene quindi più europea e più improntata ad un certo tipo di gioco, differente da quello visto fino a quel momento con Mazzarri.

Esordisce in maglia azzurra e in Serie A il 25 agosto 2013 contro il Bologna, subentrando a Marek Hamšík al 71′, mentre segna il primo gol con il Napoli il 30 ottobre contro la Fiorentina al Franchi. In quell’occasione sostituisce Insigne infortunato gravemente e fa un gol straordinario dopo una serpentina e scambio di prima con un compagno di squadra. I tifosi azzurri iniziano a capire le potenzialità di Ciro.

Nel suo primo anno di Napoli vince il suo primo trofeo: la coppa Italia battendo (grazie anche ad un suo gol) di nuovo la Fiorentina a Roma.

Nella prima stagione di Napoli segna comunque 13 reti in 47 partite tra campionato e coppe.

La seconda stagione azzurra inizia con la vittoria della Supercoppa Italiana contro la Juventus ai rigori, che diviene quindi il suo secondo titolo italiano.

Ma il secondo anno di Benitez a Napoli non sarà positivo: fuori dalla Champions per mano del Bilbao ai playoff, fuori dalla successiva Champions League per opera della Lazio (che batte nell’ultima gara-spareggio al San Paolo gli azzurri per 4-2), fuori dalla coppa Italia e dall’Europa League per mano del Dnipro in semifinale. Per Dries saranno 51 partite e 10 reti totali (solo 6 in campionato).

L’arrivo di Sarri a partire dalla stagione 2015-16 porta il Napoli ad un nuovo livello al quale non era abituato: grazie al recupero di alcuni calciatori, tra i quali Koulibaly, apparso in ombra la stagione precedente, oppure Jorginho, e l’inserimento di alcuni calciatori giovani voluti dal tecnico toscano, la squadra diviene campione d’Inverno e lotta per lo scudetto in maniera più decisa, dando filo da torcere alla Juventus. Ma paradossalmente per Mertens sarà una stagione in sordina, con soli 5 gol in campionato. Ma di lì a poco le cose cambieranno. Il Napoli vende intanto Higuain e compra Milik.

Il bomber polacco però fa crack a campionato in corso e Sarri non ha altre punte di riserva. Ma sa di poter contare su Mertens, che vede adatto nel ruolo di falso nueve. Sicuro di quello che fa, il tecnico toscano decide di non tornare sul mercato e di puntare tutto su quel calciatore che nei primi anni è spesso partito dalla panchina, proprio perchè chiuso da Insigne nel ruolo.

La mossa è straordinariamente vincente. Dopo alcune partite di apprendimento, il folletto belga inizia e mietere le sue vittime: gol a grappoli ne consentono di firmare la stagione con il maggior numero di gol siglati in serie A della sua carriera (28 realizzazioni), a cui si aggiungono altri 6 gol nelle coppe per un totale di 34 reti totali. Mai aveva raggiunto questi numeri.

Da quel momento in poi le difese avversarie iniziano a temere questo calciatore imprendibile quando parte in velocità e con una velocità di esecuzione della giocata come pochi. Il Torino è una delle sue vittime preferite quell’anno insieme al Cagliari.

L’anno successivo Dries, nel frattempo divenuto per i tifosi “Ciro”, inizia come aveva terminato: gol al Nizza e gli azzurri alla fase finale di Champions League. Poi di nuovo gol come se piovesse, con gli azzurri in testa di nuovo al campionato in un appassionante scontro contro la Juventus. Purtroppo gli azzurri non riusciranno a bissare il titolo d’inverno, forse anche per un leggero calo di rendimento dello stesso belga nel girone di ritorno.

L’anno successivo, con Ancelotti in panchina, Mertens continua a superare record su record, eguagliando Maradona a quota 115 reti dopo il gol contro il Frosinone, e prima ancora superando Careca e Altafini con una tripletta all’Empoli. Nella stagione stessa diviene il calciatore più prolifico nelle coppe europee della società partenopea.

Nelle ultime stagioni purtroppo si assiste ad un evidente calo di rendimento per Mertens. Un pò la pandemia, un pò l’età che avanza, un pò i cambi di allenatore, con Ancelotti che lascia il posto a Gattuso che lascia il posto a sua volta a Spalletti e qualche infortunio di troppo, lo condizionano e non poco. Ma nonostante non segni più con la stessa regolarità riesce comunque a superare Hamsik nella semifinale di ritorno di coppa Italia contro l’Inter come bomber più prolifico di tutti i tempi con la maglia del Napoli, e supera anche Vojak come miglior marcatore in serie A del Napoli.

Nella stessa stagione, 2019-20, vince un’altra coppa Italia nella finale contro la Juventus.

Quest’anno sta recuperando da un infortunio molto serio ed è entrato a partita in corso in alcune occasioni, segnando in Europa League contro il Legia Varsavia. Nella stagione 2021-22, nonostante i problemi fisici, Mertens è stato davvero utile alla squadra in molte occasioni, finendo in doppia cifra di reti segnate, dando man forte ad Osimhen in avanti.

Mertens si è svincolato dal Napoli lo scorso 30 giugno e ha dato l’addio ai colori azzurri, non rinnovando il contratto.

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Dries Mertens con il Galatasaray

Dopo il Napoli, Dries Mertens trova una nuova squadra pronta ad accogliere le sue magnifiche giocate. Infatti, il 6 agosto del 2022 viene ingaggiato a parametro zero dalla squadra turca del Galatasaray.

Fa il suo debutto con la nuova maglia il 13 agosto seguente, subentrando a Yunus Akgün nell’ultimo quarto d’ora del match contro il Giresunspor, perso dai giallorossi per 0-1. Il primo gol lo sigla, invece, in occasione della partita casalinga contro l’Alanyaspor, valida per l’11ª giornata di Süper Lig.

Quest’anno per lui sono state 29 le presenze, condite anche da 7 reti complessive, tra campionato e coppe.

Dries Mertens in Nazionale

Dries Mertens è un nazionale belga di lungo corso. Ha infatti partecipato a due mondiali e due europei, dal 2014 ad oggi. Fa il suo esordio con il Belgio il 9 febbraio 2011 contro la Finlandia. Il primo gol in nazionale lo sigla contro l’Olanda nel 2012 in amichevole, mentre il primo gol ufficiale lo sigla ai mondiali del 2014 contro l’Algeria (peraltro il gol decisivo della gara).

Nella competizione di Euro 2020 raggiunge quota 100 presenze in nazionale in occasione della vittoria per 2-1 ai gironi contro la Danimarca.

Ad oggi conta 109 presenze con 21 reti.

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Дмитрий Садовников, CC BY-SA 3.0 GFDL, via Wikimedia Commons

Ciro Mertens, tra vita privata, social media e murales

La vita privata di Mertens è scandita dall’amore per la moglie Katrin Kerkhofs, con la quale è sposato dal 2015 e dalla quale ha un bambino che ha chiamato Ciro Romeo. Il loro amore è spesso immortalato dai post social della coppia, soprattutto su Instagram, dove il folletto belga è solito lasciare i suoi pensieri.

Il suo canale ufficiale è molto seguito: sono infatti 1,8 milioni i suoi seguaci, molti dei quali ovviamente tifosi del Napoli.

 

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Gli stessi tifosi gli hanno dedicato un bellissimo murales in quello che è diventato in pratica un luogo di culto dedicato a Diego Armando Maradona. Infatti ai Quartieri Spagnoli, insieme al grandissimo murales dedicato a Diego che dopo la morte è divenuto meta di pellegrinaggio dei tifosi provenienti da tutto il mondo, è sorto anche il disegno dedicato a Dries Mertens.

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Il nostro post dedicato a Dries Mertens, goleador del Napoli, termina qui. Alla prossima con le biografie dedicati ai calciatori che hanno fatto la storia del Napoli, sempre a cura del nostro portale!

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