Alice nel Paese delle Meraviglie: la vera storia dei personaggi

Pubblicato per la prima volta nel 1865 da Lewis Carroll (pseudonimo del reverendo inglese Charles Lutwidge Dodgson), Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice’s adventures in Wonderland) è uno dei classici per l’infanzia più noti. Pare che l’idea della storia nacque nel corso di una gita sul Tamigi che Carroll fece in compagnia delle tre giovani figlie dell’amico accademico Henry George Liddell; in quell’occasione il reverendo intrattenne le bambine inventando delle strampalate avventure vissute da una di loro, la piccola Alice. Il libro ebbe anche un seguito, Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (Through the looking-glass, and what Alice found there), pubblicato nel 1871. Entrambi i libri furono illustrati dal pittore inglese John Tenniel che tuttavia ideò un personaggio fisicamente molto diverso dalla vera Alice, che non era affatto bionda ma mora.

Nel 2010 Tim Burton portò al cinema Alice in Wonderland, grandioso adattamento cinematografico del classico di Carroll che tuttavia prendeva le distanze dal libro, giudicato non abbastanza appassionante per il grande schermo («Mostra una serie di strani eventi. Ogni personaggio è strambo, e Alice non fa che vagare da un incontro all’altro, risultando quasi solo come un osservatore. Il mio obiettivo è quello di fare un film interessante e coinvolgente»). L’idea di Burton fu dunque quella di collocare la vicenda narrata 13 anni dopo gli eventi raccontati nel libro: Alice, ormai diciannovenne, torna nel Paese delle Meraviglie per diventarne la salvatrice e sconfiggere la Regina Rossa. Ricollegandosi al primo capitolo, Alice attraverso lo specchio di James Bobin sposta ancora in avanti la storia: sono passati tre anni dall’ultima visita di Alice al Paese delle Meraviglie, ma il suo aiuto è ancora necessario per salvare il Cappellaio in grave difficoltà.

Ma quanto è rimasto dei personaggi originali in questi due adattamenti cinematografici? E che significato avevano in origine?

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La Regina di Cuori: uno dei personaggi più celebri del mondo di Alice.

Furiosa e irrimediabilmente capricciosa, la regina di cuori ha assunto sul grande schermo il volto di Helena Bonham Carter con il nome di Red Queen (Regina Rossa). Nella storia originale Alice incontra questo personaggio in un roseto, subito dopo esser fuggita dal tè dei matti. Nella storia di Carroll la Regina di Cuori non è sorella della Regina Bianca, anzi le due non si incontrano mai essendo personaggi di due libri differenti. La Regina di Cuori è infatti la sovrana incontrastata del primo libro, che ruota tutto attorno al  mondo delle carte da gioco. Nel secondo libro, che invece è dedicato al mondo degli scacchi, la Regina di Cuori non compare più; altre due regine fanno invece la loro entrata in scena in questo libro, La Regina Bianca e la Regina Rossa. Si tratta delle due regine degli scacchi (scacchi bianchi e scacchi rossi, al tempo più diffusi dei normali bianchi e neri). Il personaggio interpretato da Helena Bonham Carter è dunque la fusione di due personaggi differenti, la regina delle carte di cuori e la regina degli scacchi rossi.

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Il Cappellaio matto

Nel primo libro si presenta come un cappellaio del tutto svalvolato, appassionato di orologi e ossessionato dall’ora del tè. Le sue stranezze sono da ricondurre probabilmente al detto inglese ‘matto come un cappellaio’ (mad as a hatter), nato per via delle frequenti intossicazioni da mercurio di cui erano vittima i lavoratori di cappelli. Nel secondo libro di Carroll il Cappellaio ricompare ma sotto le spoglie di messo reale al servizio del Re Bianco. In generale i suoi rapporti con le regine non sono mai buoni, sia la Regina di Cuori che la Regina Rossa, infatti, lo fanno imprigionare. Il Cappellaio è uno dei personaggi più eccentrici ideati da Carroll. Incrocia Alice in più di un’occasione ma tra i due non si instaura mai un rapporto di amicizia; al contrario la bambina è sempre parecchio seccata dalle sue impertinenti osservazioni e tenta di evitarlo in ogni modo. Il carattere del personaggio interpretato da Johnny Depp e la tenera amicizia che lo lega ad Alice sono elementi tipici, invece, di un’altra figura che compare sul finire del secondo libro, il Cavaliere Bianco. Si tratta dello strampalato ma dolcissimo condottiero della Regina Bianca, il solo personaggio al quale Alice si affeziona e il solo di cui si ricorderà ormai adulta.

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Lo Stregatto

E’ l’animale da compagnia di una nobildonna, la Duchessa, che Alice incontra nel sesto capitolo del primo libro. L’animale inquieta subito la bambina per via del suo enorme sorriso del quale chiede appunto spiegazioni. La Duchessa rivela dunque la natura del proprio animale: è un gatto del Cheshire. Anche in questo caso il doppio senso si lega a un motto inglese, ‘sorridere come un gatto del Cheshire’ (grin like a Cheshire cat), probabilmente dovuto a un formaggio tipico della regione modellato a forma di gatto con il sorriso. Altra caratteristica dello Stregatto è la sua capacità di svanire a piacimento.

 

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La Regina Bianca

Interpretata al cinema da Anne Hathaway, la Regina bianca è la sovrana degli scacchi bianchi. Caroll la immaginò come un personaggio positivo, buona ma svampita. Alice ha sempre un ottimo rapporto con lei, e se ne prende cura in più di un’occasione. La Regina Bianca è immaginata per essere l’esatto opposto della Regina Rossa, irruente e fastidiosa per nulla in sintonia con Alice che proprio sul finire del secondo libro le dà uno scossone così forte da tramutarla in gatta.

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Il Tempo

Questo personaggio non compare mai nella storia originale se non in un brevissimo accenno. Durante il tè dei matti, infatti, il Cappellaio spiega ad Alice di essere stato amico del Tempo in passato, ma di aver bisticciato con lui a causa della Regina di Cuori. Da quel momento il Tempo, per ripicca, lo ha condannato a vivere perennemente l’ora del tè. Altri riferimenti al Tempo nella storia di Carroll non ce ne sono. Tuttavia il personaggio interpretato da Sacha Baron Cohen ha dei tratti che lo accomunano ad un’altra figura allo stesso modo importante e misteriosa presente nel secondo libro. Si tratta del Re Rosso, il consorte della Regina Rossa. Alice lo trova per caso in un bosco, addormentato sotto un albero. Tweedledum e Tweedledee le spiegano che la vita di ogni creatura è contenuta nel sogno di questo sovrano; tutti loro esistono unicamente perché parte del suo sogno. Alice è profondamente turbata da questa rivelazione che continuerà a tormentarla fino alla fine del libro. La critica ha identificato questa strana figura con la metafora del tempo, di Dio o del destino. Non a caso, uscita dallo specchio e raggiunta quindi una maggiore consapevolezza, Alice si domanda se può essere lei stessa artefice del proprio futuro o se è vero ciò che le è stato rivelato: che tutto è già deciso nel sonno del sovrano rosso.