Abigail: al cinema il nuovo horror con l'ultima interpretazione di Angus Cloud

Abigail: al cinema il nuovo horror con l’ultima interpretazione di Angus Cloud

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Di Michelle Quattrocchi

Alisha Weir (Matilda The Musical), attrice quattordicenne emergente, è Abigail: al cinema dal 16 maggio, il film horror della “coppia spaventosa” formata da Tyler Gillet e Matt Bettinelli-Oplin (Finché morte non ci separi, Scream) unisce un gruppo di criminali, umorismo nero e splatter a non finire. Nella banda di rapitori troviamo diversi volti già familiari con il cinema d’orrore/commedia dark, come Kathryn Newton (Freaky, Lisa Frankenstein) e Melissa Barrera – già protagonista del reboot di Scream dagli stessi registi – e poi Dan Stevens, Giancarlo Esposito e Angus Cloud, scomparso prematuramente a luglio.

Si tratta infatti dell’ultimo ruolo dell’attore, che nel film interpreta Dean, un abile autista designato alla fuga, e spicca per il suo carattere comico. In un’intervista con ComicBook, i registi hanno affermato di aver fatto il possibile per tenere viva la sua memoria e far trasparire la sua personalità anche nelle scene della pellicola, dedicata proprio a Cloud: il tributo è espresso nei titoli di coda, con l’aggiunta dell’autografo del ragazzo e il contorno di una nuvola.

Abigail: al cinema dal 16 maggio, di cosa parla il film

Che succede quando i predatori diventano prede? Qui i ruoli si invertono presto quando il gruppo criminale, che pensava di avere in mano la situazione, si trova invece confinato con un vero e proprio incubo in tutù. Il film è ambientato a New York, dove la graziosa ballerina Abigail viene rapita da sei malviventi che la portano nell’abbandonata e isolata Wilhelm Manor. Il loro compito è sostanzialmente sorvegliarla per 24 ore, finché non riceveranno il riscatto di 50 milioni di dollari da suo padre, il ricco Lord (del crimine) Kristof Lazar. Ma questo piano si ribalta velocemente: in realtà, infatti, hanno solo azionato una trappola per se stessi, perché l’apparentemente dolce bambina si rivela una vampira assetata di sangue, che non vede l’ora di “giocare con il suo cibo”.

Certamente, oltre a qualche archetipo tipico del genere, questo horror riserverà degli elementi-sorpresa pur mantenendo la promessa dell’interessante mix di balletto classico e sangue. Per scoprire chi uscirà (se riuscirà) vincente da questa lotta per la sopravvivenza, bisognerà andare al cinema e prepararsi a un sabato “da paura” (Abigail, riproduci “Il lago dei cigni” di Tchaikovsky).

Michelle Quattrocchi

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