Mondo degli avvocati di Gorizia in lutto, morto a 69 anni Alberto Tarlao

Era ammalato da qualche tempo, aveva preso parte come legale a diversi processi finiti sulle pagine della cronaca. Il ricordo dei colleghi.

Gorizia perde un altro suo nome illustre del foro. Si è spento ieri a 69 anni Alberto Tarlao, avvocato di lunga fama in città e componente della camera penale locale. Un «uomo, prima che collega, di indiscutibile valore umano e professionale» lo ricorda oggi l’Ordine degli avvocati di Gorizia, di cui era stato anche consigliere. «Alberto si è dedicato, per oltre quarant'anni alla professione forense con passione e competenza, impegnando molto del suo tempo anche all'interno delle istituzioni ed all'associazionismo forense».

Ambito, quest’ultimi, «in cui profondamente credeva ed a cui ha riservato le sue doti intellettuali ed umane. Con lui se ne va un pezzo dell'avvocatura goriziana. Ci lascia un collega competente, un uomo garbato, una persona per bene» rimarca l’associazione di categoria. Avrebbe compiuto 70 anni a febbraio, ma la malattia contro cui combatteva da qualche anno ha avuto il sopravvento, alla fine. Ha trascorso gran parte della carriera con l’amico e collega Livio Grapulin, con cui condivideva lo studio in corso Italia, nell'ex sede del Messaggero Veneto.

«Era un ottimo avvocato - ricorda quest’ultimo -, abbiamo lavorato insieme per 40 anni». Diversi i fatti di cronaca che lo videro protagonista come legale, come quello con imputati due chirurghi dell’ospedale San Giovanni di Dio, assolti per un intervento in cui morì un paziente; la difesa dei titolari dell’Hotel Entourage in un contenzioso contro i gestori e, negli anni Novanta, il processo per l’omicidio del giovane Alessandro Paglavec a Farra d’Isonzo, ucciso a soli 18 anni in una rissa. I funerali saranno celebrati lunedì 22 gennaio alle 14.30, nel duomo di Gorizia.

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