Quanti mq deve essere una casa per essere abitabile? Calcolo ed esempi in base ai criteri in vigore | BusinessOnLine.it

Quanti mq deve essere una casa per essere abitabile? Calcolo ed esempi in base ai criteri in vigore

Quando si decide di acquistare o affittare un immobile, � essenziale verificare che questo soddisfi i criteri minimi di abitabilit�, regolati sia da normative nazionali sia regionali.

Autore: Chiara Compagnucci
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Quanti mq deve essere una casa per esser

Per poter abitare legalmente in un immobile nel 2024, è necessario che questo rispetti determinati standard definiti dalla legge. I requisiti sono specificati nel decreto ministeriale del 5 luglio 1975, con ulteriori chiarimenti apportati da normative e sentenze.

Uno degli aspetti centrali per ottenere il certificato di abitabilità riguarda la superficie minima che l’abitazione deve avere. Questo parametro è fondamentale per garantire standard di vivibilità adeguati e viene definito nelle normative vigenti, le quali stabiliscono i metri quadri minimi necessari affinché un immobile sia considerato abitabile. Approfondiamo tutto:

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Casa abitabile 2024, quanti mq deve essere

Quando si decide di acquistare o affittare un immobile, è essenziale verificare che questo soddisfi i criteri minimi di abitabilità, regolati sia da normative nazionali sia regionali.

Il decreto ministeriale del 5 luglio 1975 stabilisce che ogni abitazione deve avere una superficie minima che varia a seconda del numero di persone che la occuperanno e della funzione dell'immobile. Ecco alcuni parametri di riferimento:

  • per i primi quattro occupanti, la superficie abitabile richiesta è di 14 metri quadrati per persona;

  • ogni occupante aggiuntivo deve avere a disposizione almeno 10 metri quadrati;

  • una camera da letto per una persona deve essere di almeno 9 metri quadrati, mentre per due persone la superficie minima è di 14 metri quadrati;

  • per i monolocali, la metratura minima è di 28 metri quadrati per una persona e 38 metri quadrati per due.

Prima di procedere con l'acquisto o l'affitto di un immobile, è consigliabile consultare un tecnico qualificato per valutare l'abitabilità e controllare che le superfici indicate negli atti immobiliari siano conformi alle normative vigenti.

Le norme nazionali sono integrate da regolamenti locali che possono introdurre specifiche adattate alle realtà territoriali. Ad esempio, il regolamento edilizio del Comune di Milano prevede che una camera singola debba avere almeno 8 metri quadrati e una doppia 12 metri quadrati. Per gli alloggi destinati a persone con disabilità motorie, non è ammessa una superficie inferiore a 45 metri quadrati, e l'alloggio deve essere accessibile. Mentre la normativa generale richiede che l'altezza dei locali sia di almeno 2,70 metri, ci sono deroghe per i comuni situati oltre i 1000 metri di altitudine o per comuni come Perugia, dove l'altezza minima può essere di 2 metri.

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Concentrandoci sui requisiti per i monolocali in Italia, emerge che questi alloggi devono soddisfare criteri ben definiti in termini di spazio e altezza per essere considerati abitabili.

Un monolocale per una persona deve avere almeno 28 metri quadrati, mentre per due persone la superficie minima sale a 38 metri quadrati. Il decreto specifica le altezze minime obbligatorie:

  • 2,40 metri per corridoi, disimpegni, bagni e ripostigli;

  • 2,70 metri per tutte le altre stanze.

Questi standard si applicano su tutto il territorio nazionale, con un'eccezione per i comuni situati oltre i 1000 metri di altitudine, dove l'altezza minima può essere ridotta a 2,55 metri a causa delle specifiche condizioni climatiche e tipologie edilizie locali. Dal 2015, ulteriori deroghe consentono di ridurre l'altezza minima a 2,60 metri in caso di ristrutturazioni che includano l'installazione di sistemi di riscaldamento radiante a pavimento o a soffitto.

Per le famiglie di quattro persone, il decreto prescrive una superficie abitabile minima di 56 metri quadrati. La distribuzione degli spazi interni deve considerare le attività quotidiane e le necessità di tutti gli occupanti, con soggiorni non inferiori a 14 metri quadrati e camere da letto matrimoniali che oscillano tra i 12 e i 14 metri quadrati, garantendo così un comfort adeguato per la convivenza.