Anno: 1995 Durata: 102 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Philip Haas
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)
Tratto da:romanzo "Morpho Eugenia" di A.S. Byatt
Produzione:JOYCE HERLIHY E BELINDA HAAS
Distribuzione:LIFE INTER. - BUENA VISTA HOME ENTERTAINMENT
Mark Rylance | nel ruolo di | William Adamson |
Kristin Scott Thomas | nel ruolo di | Matty Crompton |
Patsy Kensit | nel ruolo di | Eugenia Alabaster |
Jeremy Kemp | nel ruolo di | Sir Harald Alabaster |
Douglas Henshall | nel ruolo di | Edgar |
Annette Badland | nel ruolo di | Lady Alabaster |
Chris Larkin | nel ruolo di | Robin |
Anna Massey | nel ruolo di | Miss Mead |
Saskia Wickham | nel ruolo di | Rowena Alabaster |
Oona Haas | nel ruolo di | Alice Alabaster |
Margaret Golder | nel ruolo di | Infermiera |
E' la storia di una famiglia aristocratica nell'Inghilterra Vittoriana. William Adamson, un giovane scienziato naturalista, viene presentato alla famiglia Alabaster dal reverendo Alabaster, anche lui appassionato d'insetti. Sposata la pi� grande delle figlie Alabaster, William inizia a studiare i numerosi insetti presenti nel giardino del Palazzo. Il suo comportamento, considerato stravagante dagli altri aristocratici, si rivela invece passionale e sensibile....
"I tempi del dramma e dell'abbandono sentimentale sono scanditi con maestria. Haas punta sulla solitudine di William e sulla sua volont� di elevarsi attraverso un'erudizione raffinata, accende palpiti romantici e scatti accigliati nelle due splendide antagoniste (Patsy Kensit e Kristin Scott Thomas), affida la fiaccola della ragione ad un ispirato Mark Rylance. Cos�, tra passioni ed entomologia, anche l'et� della regina Vittoria potr� leggersi come emblema di ansie e travagli contemporanei". (Gregorio Napoli, 'Il Giornale di Sicilia', 10 giugno 1997) "Tratto dal romanzo di Antonia S. Byatt e presentato in concorso a Cannes nel 1995, Angeli e insetti � un film 'europeo' diretto dall'americano Philip Haas. L'idea di partenza, il parallelo tra la vita delle colonie di insetti e quella dell'aristocrazia britannica � stimolante, ma alla lunga diventa un limite. La metafora continuata insiste sulle corrispondenze con una certa pesantezza didascalia, facendo brulicare lo schermo di farfalle e formiche senza riuscire a superare il livello dell'illustrazione elegante. Si aggiunga che, nello stigmatizzare il cinismo e l'ipocrisia della societ� vittoriana, il film Angeli e insetti non ci insegna nulla di nuovo. Le cose vanno molto meglio quando il film fa l'entomologia dei sentimenti umani: Haas dispone di buoni attori e li dirige bene, affidando loro i gesti gli sguardi le titubanze e i desideri che attraggono e respingono i diversi personaggi". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 9 giugno 1997)
Incasso in euro