Completare davvero il mercato unico europeo, integrando i 27 mercati nazionali nei tre settori principali: telecomunicazioni, energia e finanza. Dare così all'economia dell'Ue le dimensioni "di scala" di cui ha bisogno per competere ad armi pari con Usa e Cina.
In sintesi è il messaggio contenuto nel Rapporto sul "Futuro del mercato unico" che era stato commissionato dal Consiglio Ue all'ex premier italiano Enrico Letta e che sarà al centro del dibattito del 18 aprile al Vertice dei capi di Stato e di governo dei Ventisette, a Bruxelles.
Lo ha spiegato lo stesso Letta, durante una conferenza stampa a Bruxelles insieme al presidente del Consiglio europeo Charles Michel, in cui ha presentato a grandi linee il report.
L'ex premier italiano ha ringraziato Michel «per il suo sostegno, che è stato molto importante fin dall'inizio per il successo di questa iniziativa; un sostegno - ha detto - di cui avrò bisogno anche nelle prossime ore, ovviamente, perché il dibattito entra in un momento in cui il Consiglio europeo sta discutendo temi di grande importanza e di grande sensibilità».
«Domani, ai capi di Stato e di governo - ha continuato - parlerò dei temi del rapporto; voglio semplicemente sottolineare con grande forza il fatto che si è trattato di un esercizio collettivo, dal basso verso l'alto, con 400 incontri in tutti i paesi europei in 8 mesi, migliaia di interlocuzioni e incontri di eccezionale interesse per capire cosa sta accadendo, e anche avere idee su come poter far muovere le posizioni su questi argomenti complicati».
Letta ha poi aggiunto il riferimento ai tre settori, energia, telecomunicazioni e mercato finanziario, «che sono stati al cuore della riflessione che ho portato avanti.
L'impatto più importante di tutti è proprio legato al fatto che l'integrazione del mercato interno», in particolare «con l'unificazione dei mercati finanziari, può rappresentare un 'Game changer' in un dibattito che conduciamo da tempo, almeno da quando io era presente, 10 anni fa» al Consiglio europeo come premier italiano.
«Un dibattito molto difficile su come garantire che il nostro mercato finanziario europeo sia integrato e attrattivo. E non come oggi, dove, secondo i dati della Bce, 300 miliardi di risparmi europei vanno negli Stati Uniti per trovare un ambiente più favorevole, con le conseguenze che conosciamo».
«Il nocciolo della relazione - ha sottolineato Letta - è come garantire che l'integrazione del mercato unico possa diventare un 'game changer'; mentre l'argomento principale è come mobilitare i risparmi degli europei, come garantire che la transizione funzioni, e con i finanziamenti che sono necessari».
«In poche parole - ha continuato, è un pò un modo per dire che non sono solo gli Stati Uniti ad essere capaci di creare il loro 'Inflation Reduction Act'», il Fondo da circa 400 miliardi finanziato dal bilancio Usa per sostenere l'industria verde sul proprio territorio.