Antica Díon
- Dintorni di Litóhoro, Grecia
- Attrazione - Sito antico
Poco a nord di Litóhoro, l’antica Díon (Δίον) era un luogo sacro per i macedoni del passato, che tra gli dèi dell’Olimpo veneravano in particolare Zeus. Prima delle sue epiche avventure a Oriente, anche Alessandro Magno venne qui a compiere sacrifici propiziatori. Díon presenta 14 rovine chiaramente segnalate, che attestano la sua evoluzione nel corso dei secoli.
In origine il sito era dedicato a una dea della fertilità. In effetti, le rovine del Santuario di Demetra, risalente al VI secolo a.C., sono le prime che si incontrano e sono le più antiche del luogo.
Più avanti sorge il Santuario di Zeus Hypistos, dove si possono vedere copie di statue e basamenti di colonne i cui originali sono custoditi nel museo del sito. Altre riproduzioni adornano i resti del Santuario di Iside, situato oltre un piccolo ponte e spesso allagato. Come in altri templi del mondo ellenistico, anche qui il culto di questa dea egizia si fondeva con quello di Artemide e Afrodite.
Ulteriori rovine rivelano l’antica struttura urbana di Díon. Osservate per esempio il grande viale centrale e le abitazioni che lo fiancheggiavano, fra cui una villa in rovina con un pavimento a mosaico (200 d.C.) ben conservato che illustra l’epifania di Dioniso trionfante. Delle costruzioni d’epoca successiva rimangono le rovine di una basilica cristiana del IV secolo d.C. e i bagni pubblici, un tempo impreziositi da pavimenti a mosaico.
Durante il Festival dell’Olimpo, che si svolge nel mese di agosto, si tengono rappresentazioni nel teatro ricostruito.
La corsa in taxi da Litóhoro costa €15.