Bjork ha 20 anni e vive a Pavia con la madre, fino a un anno fa studiava Filosofia, ma ha lasciato l’università per combattere a tempo pieno «l’indifferenza che sta portando il mondo a schiantarsi contro il muro del cambiamento climatico». È una militante di Ultima Generazione, ma ci tiene a dire che sta portando avanti soprattutto una battaglia di disobbedienza civile. "Si tratta di sopravvivenza umana, le nostre azioni sono commisurate alla gravità della situazione", spiega con urgenza. È una ragazza dal fisico minuto, ma ha già un curriculum di tutto rispetto: tra le sue ultime azioni, spicca il lancio di zuppa di piselli sul vetro di protezione del Seminatore di Vincent Van Gogh a Roma, lo scorso novembre.


Nata circa un anno fa da una costola di Extinction Rebellion, altra sigla del variegato mondo dell’eco attivismo, UG si è velocemente guadagnata l’attenzione dell’opinione pubblica con proteste provocatorie, in cui gli attivisti (ma loro preferiscono definirsi “cittadini”) bloccano ponti e autostrade con sit-in non violenti e, soprattutto, prendono di mira opere d’arte patrimonio di tutti (l’ultima, la scultura di Maurizio Cattelan nota come "Dito", davanti alla Borsa di Milano), con getti di vernice, farina e liquidi vari, quando non vi si incollano direttamente. Nessun danno permanente, ma per il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sono "atti di vandalismo assolutamente deprecabili".

italy climate culture protestpinterest
PIERO CRUCIATTI//Getty Images

"A 17 anni frequentavo Friday for Future e le conseguenze della desertificazione mi sembravano lontane; nel frattempo, però, nessuno ha fatto niente e ora non possiamo più aspettare. Abito a Pavia, e il Ticino a secco me lo ricorda ogni giorno", dice Bjork. Oggi Ultima Generazione fa parte del network A22 insieme alla britannica Just Stop Oil (finanziata fino a poco tempo fa anche da Aileen Getty, ereditiera pentita del magnate del petrolio J. Paul Getty) e può contare su militanti sempre più motivati come Bjork, che si preparano alle azioni con briefing legali e simulazioni di resistenza passiva non violenta. "Non è facile affrontare i blitz con la polizia che ti porta via di peso. Facciamo degli esercizi per essere più consapevoli, come posizionarci lungo una linea immaginaria crescente in base a quanto violenta sentiamo quell’azione. Se lo è troppo, meglio lasciar perdere", dice ancora Bjork. Sono ragazzi giovanissimi, ma anche ultrasessantenni, accomunati dalla preoccupazione di un’imminente apocalisse.

"Le nostre rivendicazioni sono concrete e realizzabili", spiega Alice, una dei portavoce di UG. "Chiediamo al governo di interrompere la riapertura delle centrali a carbone, di cancellare il progetto di nuove trivellazioni di gas naturale e incrementare l’energia eolica e solare di almeno 20 GW, il che creerebbe anche nuovi posti di lavoro". Richieste che vengono ribadite a ogni azione, tramite striscioni e improvvisati comizi, di preferenza nei musei. Ma puntando così tanto sulla spettacolarità di gesti che colpiscono di preferenza opere d’arte universalmente note, non c’è il rischio di oscurarne il messaggio? "Interrompere la fruizione di un quadro per qualche ora non è nulla di fronte a quello che ci aspetta", ribatte Bjork. "E poi, l’arte è sempre stata portatrice di messaggi di rottura. Noi la usiamo per protestare, ma con mille precauzioni, scegliendo sostanze e colle che non danneggiano. E non siamo nemmeno i primi. Anche le suffragette improvvisavano sit-in nei musei".

action group ultima generazione protest ecoclimate collapse at the uffizi gallerypinterest
Laura Lezza//Getty Images

Il riferimento alle sostenitrici del voto alle donne non è casuale. "Le nostre scelte di metodo sono il risultato di studi e riflessioni condivise: le battaglie delle suffragette storicamente hanno dato dei risultati, così come quelle dei movimenti civili in America", dice Maria Letizia, 63 anni, ricercatrice universitaria presso un’università delle Marche. Anche lei milita in UG, ma non si considera un’ambientalista. "Sono una disobbediente. Gli ambientalisti si occupano del territorio: il problema climatico va oltre". Chimica di formazione, collabora anche con Scientist Rebellion, che unisce scienziati attivisti. Lo scoglio più grande è essere ascoltati. "Purtroppo la mente umana è incapace di capire problemi così globali: tra i modelli matematici che ci dicono che stiamo andando verso il collasso e la percezione del pericolo c’è un disallineamento cognitivo", dice Maria Letizia.

"Siamo in tragico ritardo: l’obiettivo di contenere l’aumento del riscaldamento globale entro un grado e mezzo è fallito. Di questo passo, il Mediterraneo si scalderà di 7-9 gradi, con un aumento di eventi climatici estremi. I morti a Senigallia e Ischia non sono stati causati solo dall’incuria del territorio, sono la nuova normalità". Alla ricercatrice sarebbe piaciuto venire a Milano di persona per l’intervista, ma non può. "Mi hanno dato il foglio di via per un anno dopo un’azione dimostrativa con lancio di farina su un’opera di Andy Warhol. E ne ho anche un altro da Roma per un blocco stradale". In questi mesi, le misure repressive contro gli attivisti di UG sono aumentate. Oltre ai fogli di via, fermi, multe, processi che si annunciano esemplari. Come quello a Simone Ficicchia, 20 anni, protagonista di varie azioni, per il quale a inizio gennaio la questura di Pavia ha chiesto la “sorveglianza speciale”. "Si tratta di una grande limitazione alla libertà di movimento", spiega l’avvocato Gilberto Pagani, legale di Ficicchia e di altri attivisti. "Le norme vengono decise caso per caso, ma può prevedere l’obbligo di restare nel proprio comune di residenza e di non uscire di casa prima e dopo una certa ora, essendo sottoposti a controlli da parte della pubblica sicurezza". L’aspetto peculiare è che questa misura prescinde dall’aver commesso un reato. "Colpisce uno stile di vita per la sua pericolosità sociale ed è usato soprattutto per mafiosi e terroristi. È la prima volta che si chiede un provvedimento simile per un pacifista". Alla fine, il Tribunale di Milano ha rigettato il provvedimento per Fucicchia, in sostegno del quale si erano mobilitati nomi famosi, da Roberto Saviano a Paolo Cognetti. Sul fronte opposto, però, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha rimarcato la necessità di "strumenti penali" ad hoc contro i disobbedienti del clima. E a pochi mesi di distanza, ecco che la Questura di Padova formula un’ipotesi di reato per associazione a delinquere per alcuni membri del movimento accusati di essersi resi responsabili di “volantinaggi e provocazioni a tematica ambientalista in monumenti della città euganea”. Ma sono davvero loro, i nemici da cui dobbiamo difenderci?

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI DI ELLE.IT
a woman with a green earring
Le migliori tendenze colore della primavera

LEGGI ORA

a woman wearing a skirt and heels
Come abbinare le ballerine
a wood surface with a white object on it
Che cos'è l'hangover emotivo?
Foto di Priscilla Du Preez 🇨🇦 su Unsplash
a river with a beach and trees
I road trip più scenografici al mondo
Foto di Benjamin Punzalan su Unsplash