Francesco Profumo verso la presidenza di Intesa Sanpaolo

Francesco Profumo verso la presidenza di Intesa Sanpaolo

L'ex rettore del Politecnico si è dimesso in anticipo dalla Compagnia di Sanpaolo per poter concorrere alla presidenza dell'istituto bancario. Si apre la partita per la successione alla Fondazione torinese

Francesco Profumo verso la presidenza di Intesa Sanpaolo
Tgr Piemonte
Francesco Profumo

Francesco Profumo  si è dimesso in anticipo dalla presidenza della Compagnia di Sanpaolo. Una decisione che chiarisce la volontà di candidarsi alla presidenza di Intesa Sanpaolo, una delle principali banche europee, con sede legale a Torino.  C'è la necessità di un periodo di sospensione tra i due incarichi. Oggi su quella poltrona siede Gian Maria Gros-Pietro e il suo mandato scadrà nell'aprile del 2025.

Profumo si dimetterà il 22 febbraio, con quasi due mesi di anticipo rispetto alla scadenza formale prevista in aprile con l'approvazione del bilancio del 2023 da parte del consiglio generale. Lo stesso giorno decade anche, con effetto immediato, da presidente dell'Acri, l'associazione delle fondazioni di origine bancaria. E da lì si apre una partita che coinvolge i principali gangli del potere economico-finanziario italiano, in cui Torino gioca ancora una partita importante. A dimostrarlo sono i numeri.

I numeri della Compagnia di Sanpaolo

Solo pochi giorni fa Profumo ha presentato i risultati della sua gestione alla Fondazione. In 8 anni sono stati erogati 1,3 miliardi, che hanno finanziato 8.454 progetti. Il patrimonio della fondazione è passato dai 6,7 miliardi del 2014 agli 8,3 di dicembre 2023. E' chiaro dunque che il successore di Profumo avrà a disposizione leve importanti di finanziamento sul territorio, oltre ad avere una corsia preferenziale verso la presidenza dell'Acri, l'associazione delle fondazioni di origine bancaria. Anche se per quell'incarico c'è l'interesse della fondazione Cariplo che potrebbe esprimere il nuovo presidente. 

I possibili candidati

La vera partita torinese sarà per la nuova presidenza della Compagnia di Sanpalo. Entro il 4 marzo il sindaco di Torino Stefano Lo Russo indicherà due nomi tra i quali, per prassi, verrà scelto il futuro presidente (l'altro andrà nel comitato di gestione). Finora il suo preferito è considerato l'ex rettore del Politecnico Marco Gilli, ma sono circolati anche altri nomi come quello dell'ultimo rettore del Politecnico Guido Saracco, del notaio Andrea Ganelli, del presidente dell'Ordine dei commercialisti Luca Asvisio, dell'economista Giorgio Barba Navaretti.   

La presidenza di Intesa Sanpaolo

Non meno importante il ruolo di presidente di Intesa Sanpaolo. La banca ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con un utile di 6,1 miliardi di euro, in crescita dell'85%. Una banca europea che continua ad avere un'anima torinese (ex Sapaolo) e una milanese (Intesa) sin dalla fusione nel 2006 dei due istituti. Come ormai tradizione la presidenza esprime il suo carattere torinese: Gian Maria Gros-Pietro è nato a Torino e ha insegnato per anno all'Università di Torino. Il possibile candidato Francesco Profumo, pur essendo nato a Savona, è torinese di adoizione: ha studiato al Politecnico per poi diventare anni dopo il rettore dell'Ateneo. E per otto anni è stato alla guida della sua principale fondazione.