Bologna, dodici appartamenti affittati in nero, evade il fisco per 2 milioni di euro: denunciato 35enne | Corriere.it

Bologna, dodici appartamenti affittati in nero, evade il fisco per 2 milioni di euro: denunciato 35enne

diLuca Muleo

Bologna, disoccupato e nullatenente, affittava ai turisti appartamenti di proprietà della famiglia: avrebbe omesso di dichiarare gli introiti dal 2017 a oggi. Una stanza poteva arrivare a costare 150 euro 

Nella Bologna degli affitti impossibili, quinta in Europa per costo della locazione di un monolocale che può superare i 1300 euro al mese, succede anche che una singola persona con la disponibilità di 12 appartamenti di pregio, usati come strutture ricettive per soggiorni brevi, risulti completamente sconosciuto. A fisco, Questura e Comune che, prima dell’indagine della Guardia di Finanza, non sapevano dell’esistenza di un host 35enne, bolognese, disoccupato e ufficialmente nullatenente, che dal 2017 a oggi secondo le Fiamme Gialle avrebbe omesso di dichiarare introiti per quasi 2 milioni di euro. Non pagandone le relative tasse. Per l’esattezza 1 milione e 816mila euro fino al 2023, l’anno in cui ha ricevuto il record di prenotazioni. 

La maggior parte in via Saragozza

Perché le 12 camere finemente ristrutturate e dotate di servizi esclusivi, la maggior parte dentro un palazzo di via Saragozza e le altre sparse nel centro storico, erano in bella mostra sui migliori e più conosciuti siti di prenotazione e ai turisti. E facevano gola per il loro aspetto elegante e nuovo, e diversi benefit, come il kit per il bagno e quello per il brindisi di benvenuto, garantiti al pari di reception e sorveglianza lungo tutte le 24 ore. Un servizio non da tutti.

L'uso di un software gestionale

Una stanza poteva arrivare a costare 150 euro e, secondo le ricostruzioni dei finanzieri, il 35enne gestiva tutta l’attività da vero imprenditore, servendosi di un software gestionale dove annotava prenotazioni e incassi. Senza comunicare nulla all’Agenzia delle Entrate, senza fornire alla questura i dati degli ospiti richiesti dalle norme sulla sicurezza, e ovviamente senza pagare la tassa di soggiorno al Comune. Il 35enne, ufficialmente nullatenente perché gli appartamenti sono di proprietà della famiglia, è stato collaborativo, ricostruiscono gli investigatori. E dopo gli accertamenti ha aperto la partita Iva per regolarizzare l’attività. Nel frattempo dovrà pagare le tasse mai versate, calcolate su quei quasi due milioni stimati dalla Gdf come incasso, nonostante nel periodo siano compresi anche i mesi dello stop legato al Covid. Un giro che funzionava e funziona bene.

La denuncia per omessa dichiarazione

Le Fiamme Gialle sono arrivate a lui incrociando le informazioni contenute nelle banche dati con gli annunci pubblicati sui maggiori siti di prenotazioni alberghiere e case vacanze. Così è scattata la denuncia per l’omessa dichiarazione degli introiti e anche per non aver comunicato alla Questura la presenza degli ospiti. Che, ignari di aver pagato una tariffa non sottoposta di fatto a tassazione, si godevano il loro soggiorno bolognese, il classico welcome kit con prodotti da bagno come gesto di benvenuto e la comodità degli appartamenti situati in una zona così caratteristica come via Saragozza o nel cuore della città. Si tratta dell’ultimo caso di una lunga serie di indagini della Guardia di finanza in materia di violazione riguardo agli affitti brevi. A gennaio scorso due Bed & Breakfast nella zona della Montagnola, particolarmente attivi nel periodo delle fiere, erano gestiti da due diversi evasori totali. Pernottamento e prima colazione che in 5 anni avrebbero fruttato in tutto più di 700 mila euro di reddito non dichiarato.
A dicembre scorso una maxi inchiesta della Gdf aveva riscontrato solo 2 mila strutture in regola sulle 3800 pubblicizzate sulle principali piattaforme per affitti turistici nel centro città di Bologna. Solo prendendo in esame dieci casi di b&b, la Finanza aveva fatto emergere oltre due milioni e mezzo di euro non pagati al Fisco. Una media generale di 300mila euro di evasione per attività in 2-3 anni. Numeri allarmanti anche alla luce dell’emergenza affitti e di un mercato cresciuto spesso fuori dalle regole.

La newsletter del Corriere di Bologna

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Bologna e dell’Emilia-Romagna iscriviti gratis alla newsletter del Corriere di Bologna. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui.

8 maggio 2024 ( modifica il 8 maggio 2024 | 06:54)