Eiyuden Chronicle: Rising Recensione, un JRPG d’antipasto | Eurogamer.it
Skip to main content

Eiyuden Chronicle: Rising Recensione, un JRPG d’antipasto

Una side quest molto, molto lunga…

Dopo oltre 10 anni dalla pubblicazione dell’ultimo titolo di Suikoden, iconica saga JRPG targata Konami, il creatore della serie Yoshitaka Murayama ritorna in grande stile nella scena videoludica internazionale con una fortunata campagna di crowdfunding su Kickstarter per finanziare un titolo ispirato allo storico Suikoden, ovvero Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes.

L’ambizioso titolo, in cui avremo a disposizione un roster di ben 100 personaggi giocabili, è ancora in sviluppo e previsto per il 2023, ma a scaldarci in attesa del suo arrivo ci pensa Eiyuden Chronicle: Rising, prequel di Hundred Heroes nato come stretch goal del crowdfunding.

Mettiamo le cose in chiaro: quello che ci apprestiamo a raccontarvi non è e non vuole essere nulla di simile a ciò che sarà Hundred Heroes, bensì un primo approccio al mondo di Eiyuden Chronicle. Infatti, a differenza del titolo principale, Eiyuden Chronicle: Rising rinuncia al combattimento a turni in favore di un impianto da platform action JRPG, pur mantenendo la visual identity di Hundred Heroes, in una grafica 2.5D che ricorda a suo modo Octopath Traveler.

Nei primi momenti di gioco accompagneremo CJ, una giovane razziatrice, alla ricerca di tesori nella città semidistrutta di Nuova Nevaeh. Tra le strade del borgo la combattente incontrerà Garoo, mercenario dall’aspetto di un canguro antropomorfo, e Isha, sindaca della città nonché potente maga, che si uniranno al party durante le nostre avventure. L'obiettivo principale sarà ricostruire Nuova Nevaeh: tra una richiesta e l’altra, scopriremo le tanto misteriose quanto potenti lenti runiche, oggetti fondamentali per incanalare la magia elementale del mondo di Eiyuden Chronicle.

Nuova Nevaeh ha decisamente visto giorni migliori, ma col nostro intervento inizierà a pullulare di negozi e locande.

Proprio a causa di questa struttura incentrata sul completamento di innumerevoli side quest, risulta complicato delineare la trama di fondo di Eiyuden Chronicle: Rising. I personaggi, introdotti con un design a tutto schermo nel momento del primo incontro, interagiscono tra loro in modo poco credibile e spesso stereotipato, mentre il gioco va avanti per la sua strada senza curarsi delle relazioni tra i membri del party e della loro crescita interpersonale. Il che stride con una tipologia di gioco che, per antonomasia, dovrebbe essere character-driven.

L’impressione è quella di giocare a una demo molto lunga, similmente a quelle rilasciate da Square Enix per i vari Bravely Default, di un titolo dal motore perennemente in riscaldamento ma che non parte mai. Data la sua vocazione di companion game di Hundred Heroes, Eiyuden Chronicle: Rising ha, almeno sulla carta, il compito di introdurre i videogiocatori alla lore che verrà. Nei fatti, tuttavia, gli elementi di lore sono fortemente diluiti, e l'opera non riesce a trovare un gancio narrativo tanto forte da tenerci incollati allo schermo.

Come menzionato in precedenza, Eiyuden Chronicle: Rising è un action JRPG a scorrimento lontano dai combattimenti a turni che ci sono stati promessi in Hundred Heroes. Nonostante i tre diversi combattenti nel party, la struttura di gioco consente di esplorare i livelli utilizzando un solo personaggio per volta, con la possibilità di cambiarlo in qualsiasi momento premendo uno specifico tasto.

Quel che ne consegue è che il tempismo è tutto in Eiyuden Chronicle: Rising: cambiando al momento giusto il combattente e concatenando gli attacchi, si attiveranno delle combo. Ogni personaggio ha le sue peculiarità (diverse velocità e raggio d’attacco, modalità di schivata o parata, poteri elementali) che lo rendono più o meno adatto a fronteggiare le differenti tipologie di nemici, dando alle battaglie un cuore più movimentato ma al contempo piuttosto macchinoso.

CJ, che ci accompagna sin dai primi istanti di gioco, ha il pregio di essere una combattente agile e veloce.

Se il cambio di personaggio dovesse risultare troppo complicato da gestire, è possibile abbassare la difficoltà da normale a facile, rendendo automatico lo shift e, di conseguenza, l’attivazione delle combo. C’è da sottolineare come, anche in modalità normale, il gioco offra una curva di difficoltà molto dolce anche nei match contro i boss, configurandosi più come un’esperienza rilassante che come una sfida per il giocatore. I più ambiziosi dovranno aspettare il termine della campagna principale (dalla durata di circa 10 ore) per sbloccare la modalità difficile.

A livello di giocabilità, bisogna mettere in conto che dovremo esplorare i pochi dungeon che compongono Rising più e più volte in cerca di oggetti o personaggi necessari a completare missioni principali e side quest. Per tenere traccia di queste ultime, al termine delle quali riceveremo un timbro, avremo a disposizione due tessere, una d’argento con lo spazio per 30 timbri e (al suo completamento) un’altra d’oro con ulteriori 50 slot, per un totale di 80 side quest.

Nonostante il numero di richieste molto alto per un gioco senza troppe pretese come Eiyuden Chronicle: Rising, le side quest sono molto basilari, completabili semplicemente raccogliendo risorse durante i livelli e parlando con tutti gli NPC lungo la strada, risultando spesso superflue.

Eiyuden Chronicle: Rising va preso per quel che è, ovvero un gioco bonus pensato per ringraziare i sostenitori della campagna di Kickstarter di Hundred Heroes e per donare loro un gioco d’antipasto che renda più piacevole l’attesa del titolo per cui hanno effettivamente pagato.

Isha compensa la sua fragilità con dei potenti attacchi a lunga gittata.

Vien da sé che, se giocato come uno stand-alone, Rising appare come un JRPG con poca carne al fuoco seppur dal prezzo ridotto (€14,99) che non riesce a esprimere il massimo delle sue potenzialità, sia a livello di game design che nel comparto artistico, in cui la buona grafica e character design cozzano con una colonna sonora originale alquanto ripetitiva e una storia scarna.

Non tutti i mali, tuttavia, vengono per nuocere: dopo aver dato uno sguardo nel mondo di Eiyuden Chronicle, la curiosità di scoprire cosa si cela in Hundred Heroes è senz’altro aumentata.

6 / 10