Quando è possibile chiedere i danni morali?
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Quando è possibile chiedere i danni morali?

26 Aprile 2024 | Autore:
Quando è possibile chiedere i danni morali?

Presupposti per chiedere il risarcimento: quali diritti devono essere stati violati e quali sono le prove da fornire al giudice.

Si cade spesso nell’errore di ritenere che, a fronte di qualsiasi illecito, spetti il risarcimento dei danni morali. In verità, le cose stanno diversamente. Innanzitutto ogni tipo di risarcimento è subordinato alla prova di un danno effettivo, concreto e reale; non può quindi trattarsi di un pregiudizio solo teorico, futuro, né tantomeno ideale. Quando poi si parla di danni morali, la questione si complica ulteriormente. Cerchiamo allora di comprendere meglio quando è possibile chiedere i danni morali, quali sono le prove da fornire al giudice e qual è la procedura per far valere i propri diritti.

Cosa sono i danni morali

Partiamo dalla corretta definizione del danno morale. Non si tratta, come comunemente di crede, di un danno correlato al pregiudizio morale, alla delusione, al fatto di essere stati costretti a tollerare un comportamento ingiusto. No, il danno morale è tutt’altro. Esso è il danno da sofferenza interiore, fisica o psicologica, conseguente al fatto illecito.

Ecco alcuni pratici esempi di danno morale:

  • il dolore conseguente alla rottura di un arto;
  • il patimento interiore per la perdita di un familiare in un incidente stradale;
  • l’apprensione per aver visto il proprio nome accostato ad epiteti offensivi e diffamatori su un social;
  • la paura di essere perseguitati da uno stalker;
  • il tormento di non poter dormire la notte a causa dei vicini rumorosi;
  • il supplizio conseguente a una diagnosi errata;
  • il trauma psicologico derivante da un incidente stradale o da un evento disastroso;
  • il disagio e l’umiliazione conseguenti a una discriminazione sul lavoro.

Dagli esempi si può evincere che il danno morale è, di regola, un turbamento transitorio dello stato d’animo. È cosa ben diversa quindi dalla lesione fisica in sé per sé (ad esempio le conseguenze invalidanti di un incidente con conseguente invalidità, temporanea o definitiva, a deambulare) o psicologica (una grave forma di depressione) che invece rientrano nel cosiddetto danno biologico, ossia il danno alla salute.

Il danno morale rientra nei cosiddetti danni “non patrimoniali”: non è cioè collegato ad una perdita economica. Ciò lo rende, già di per sé, difficilmente quantificabile. Ed è proprio per questo che i giudici sono prudenti nel riconoscere tale forma di danno.

Quando spetta il danno morale

Il risarcimento dei danni morali è disciplinato dall’articolo 2059 del Codice civile, in base al quale «Il danno non patrimoniale deve essere risarcito solo nei casi determinati dalla legge».

La Cassazione ha chiarito che il danno morale non può essere riconosciuto per qualsiasi tipo di illecito, ma solo per quelli più gravi. In particolare il danno morale spetta quando:

  • viene commesso un reato;
  • viene leso uno dei diritti riconosciuti dalla Costituzione (la salute, la privacy, l’onore e la reputazione, il diritto al lavoro e al riposo, ecc.),

Se non ricorre almeno una di queste condizioni non si può ottenere il risarcimento del danno morale (ma ciò non esclude tutte le altre voci di risarcimento).

Questo riduce enormemente l’ambito entro cui può essere richiesta tale forma di risarcimento. Ma non è tutto.

Per ottenere il danno morale è necessario:

  • dimostrare il fatto illecito;
  • che il fatto illecito ha prodotto un danno concreto, effettivo (e non solo ipotetico o “di principio”);
  • che l’entità del danno non sia irrisoria.

Proprio a quest’ultimo riguardo, la Suprema Corte, nelle famose sentenze gemelle del 2008, ha detto che i pregiudizi della vita quotidiana – i fastidi che un po’ tutti subiamo nell’arco della giornata e che, anzi, sono abbastanza frequenti – non generano il diritto al risarcimento dal danno morale. Questi sono, ad esempio, il ritardo di un mezzo pubblico di pochi minuti, un tacco rotto in una grata sulla strada, un taglio di capelli sbagliato, ecc.

Insomma, non si può chiedere il danno morale per qualsiasi illecito.

Come si dimostra il danno morale

La legge richiede solo che si dimostri:

  • il fatto illecito;
  • il pregiudizio psicofisico conseguente;
  • che tale pregiudizio sia conseguenza esclusiva del fatto illecito.

Non è richiesta, invece, la prova dell’entità del danno. E ciò perché, a differenza dei danni patrimoniali (che possono essere dimostrati con fatture, scontrini, dichiarazioni dei redditi, ecc.) e dei danni biologici (che vengono stimati con delle apposite tabelle in base ai punti percentuali di invalidità), la misura del danno morale non è quantificabile in modo certo. Pertanto, la liquidazione del danno morale è rimessa alla discrezionale valutazione del giudice, che terrà conto di una serie di fattori quali, ad esempio:

  • la gravità del fatto illecito e delle sue conseguenze;
  • la sensibilità del soggetto danneggiato e le sue condizioni psicofisiche;
  • la durata della sofferenza o del pericolo;
  • eventuali preesistenti condizioni psicopatologiche.

Come ottenere i danni morali?

Per vedersi riconoscere i danni morali è necessario intentare una causa civile contro il colpevole. Quindi bisogna seguire tutta la procedura di un normale giudizio, con i suoi tempi e soprattutto i costi, che deve anticipare l’attore (chi agisce).

Con la condanna finale, emessa nella sentenza, il giudice può condannare la controparte anche alle spese processuali sostenute dal danneggiato.

Approfondimenti sul tema dei danni morali

Quando spettano i danni morali

Come richiedere il risarcimento del danno

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1 Commento

  1. SALVE!SAREI LIETO D’ESSERE VOSTRO SOSTENITORE,MA LOTTO DA 1 ANNO PER UN EQUO RISARCIMENTO DANNI DA PARTE DI UN POLICLINICO DI ROMA, PERCHE’ PERSI UN GENITORE A CAUSA DI 2 ERRORI MEDICI,CHE SONO STATI RICONOSCIUTI DAL LIQUIDATORE,MA FU RISPOSTO CHE NON NAVIGANO IN BUONE ACQUE,E PERCIO’ DEVONO RISPARMIARE SOLDI IN BANCA.QUINDI MI DOVREI ACCONTENTARE DI UN’IGNOBILE/INIQUO 45%,SU UNA CIFRA CALCOLATA CHE AMMONTA A 250.000 € , E SE NON MI STA BENE,ALLORA FACCIA CAUSA E CI SI RIVEDRA’ FRA QUALCHE ANNO. Ma non so se in tale somma sono compresi i danni PSICO-MORALI che mi spetterebbero. Scrissi lettera al Presidente Mattarella affinché intervenga/interceda verso l’ospedale, ma ancora non ho ricevuto risposta. Cosa fare ?

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