Kimbra - A Reckoning :: Le Recensioni di OndaRock

Kimbra

A Reckoning

2023 (Inertia / PIAS)
alt-pop, electro-hop, glitch-pop

È giunta l'ora della resa dei conti. Con sé stessi, con la rabbia che si prova, con la vulnerabilità che ne deriva, con i sistemi di controllo e di omologazione. Non che Kimbra abbia mai tirato realmente il freno a mano, ma alla volta del suo quarto album, il primo da artista indipendente, si è fatta impellente l'urgenza di scavare ancora più a fondo, di estrarre il marcio e farlo proprio. È l'ora della più pura introspezione, insomma, e con "A Reckoning" l'occasione è ghiotta per voltare ulteriormente pagina, sviluppare un linguaggio sonoro che sostenga il taglio confessionale dei testi. Via le grintose aperture synth-pop di "Primal Heart", sparita ogni tentazione (prog-)funk come poteva appartenere a "The Golden Echo", la popstress neozelandese volta pagina con un sound tanto minimalista quanto spigoloso, debitore in pari misura di hip-hop e delle fantasie glitch dei Son Lux (Ryan Lott co-produce l'album), con cui disegnare allo stesso tempo letti d'atmosfera e più viscerali scatti elettronici. È senz'altro l'ennesimo rinnovamento ambizioso, eppure a tanta ambizione non corrispondono, purtroppo, risultati all'altezza.

 

E dire che i due singoli tutto sommato tenevano fede alle intenzioni. Da un lato troviamo "Save Me", ballata lunare, dal carattere prossimo ai momenti più intimi di "Vespertine", frammenti di perle e cristallo a raccontare un'interiorità scissa tra ira e contemplazione, in attesa di un incidente che prima o poi avverrà, di un riscatto che invece potrebbe non arrivare mai. "Replay!" prende invece una strada diversa, angolarità glitch che si trasforma in un furioso assalto frontale, immagini di un tempo ormai morto che erodono le sinapsi: la melodia sa quando è il caso di spingere l'acceleratore e quando arriva il momento di tirare il freno a mano, donando un vibrante dinamismo. È da qui in poi che il peso delle aspirazioni frana sui suoi piedi, che Kimbra smarrisce totalmente il baricentro.

Gli altri lenti della collezione, più che irrobustirne il portato lirico, finiscono con l'essere rimaneggiamenti in minore del brano d'apertura (il pianismo impalpabile di "Foolish Thinking", il tono deluso di "I Don't Wanna Fight", con tanto di artificiosa chiusura cinematica). È nei momenti che dovrebbero lasciar esprimere al meglio la rabbiosa verve creativa dell'autrice che il progetto fallisce negli intenti. Malgrado l'attitudine bombastica e gli scatti simil-industriali, "Gun" manca di una struttura veramente solida, di un alveo espressivo che esalti tale swag vocale. "New Habit" non fa poi niente per apportare qualcosa di interessante a basi trap che da Beyoncé in giù hanno fatto il buono e il cattivo tempo in materia di r&b.

Giusto ridefinirsi, giusto spingersi anche in terreni finora ammirati e ascoltati ma mai realmente approfonditi in carriera: quando però si lascia apprezzare più un momento funky come "LA Type", vicino all'attitudine vivace e curiosa di "Vows", qualcosa in questo trasferimento non ha propriamente funzionato a dovere. È indubbio che nei vibranti specchi lirici del disco Kimbra abbia sputato fuori anni di dolore e confusione, e che la stessa sia autrice di grande polso e talento: ai capitoli di "A Reckoning" manca però quella forza di scrittura, quel senso del colore e delle sfumature che ne hanno finora dominato il percorso. Che il bianco e nero scelto per la copertina vogliano alludere a una simile mancanza di mezzi termini?

02/02/2023

Tracklist

  1. Save Me
  2. Replay!
  3. Gun
  4. The Way We Were
  5. New Habit
  6. GLT (ft. Erick The Architect)
  7. LA Type (ft. Tommy Raps & Pink Siifu)
  8. Foolish Thinking (ft. Ryan Lott)
  9. Personal Space
  10. I Don't Want To Fight




Kimbra sul web