Disponibile su Netflix dal 9 agosto, Perdida è un poliziesco diretto da Alejandro Montiel, tratto dal romanzo Cornelia di Florencia Etcheves.
2003. L’adolescente Cornelia Villalba scompare misteriosamente durante una gita scolastica in Patagonia, senza lasciare alcuna traccia. Il caso rimane irrisolto per quattordici anni, finché la sua migliore amica di allora, Manuela “Pipa” Pelari (Luisana Lopilato), ora ufficiale di polizia, decide di riaprire l’inchiesta dopo la strana sparizione di una foto della ragazza scomparsa, usata per la sua ultima veglia commemorativa. Le indagini condurranno Pipa dentro un losco giro di trafficking.
Perdida – Scomparsa: sinossi
Perdida– Scomparsa: le nostre impressioni
Il film di Alejandro Montiel prende spunto dalla penna della giornalista Etcheves, per tratteggiare una storia nera che segue alla lettera tutte le “regole” del giallo-poliziesco. Forse anche troppo, a cominciare dalla protagonista. Pipa è una poliziotta solitaria e scontrosa, estremamente efficiente sul lavoro ma poco avvezza al gioco di squadra, invisa ai colleghi, si lascia coinvolgere emotivamente dai casi in cui indaga, ed ha un rapporto filiale col suo superiore. Dinamiche viste e riviste nella maggior parte dei film di genere, ma che qui vengono descritte in maniera forse un po’ troppo didascalica.
Eppure gli spunti interessanti, quanto meno nella prima parte, non mancano. Qui il ritmo della storia viene scandito dall’utilizzo di numerosi flashback, che riallacciano il passato con il presente, e Montiel semina i frammenti attraverso i ricordi della sua protagonista, che cerca di far luce su questo mistero supportata dalla propria determinazione ma anche dai sensi di colpa. La comparsa di una donna misteriosa di nome Sirena (Amaia Salamanca) invischiata nel traffico di giovani donne, infittisce l’intrigo.
Sono elementi che fanno ben sperare, e col passare dei minuti, l’introspezione e la stasi lasciano il posto all’azione. Con la conseguenza però, di aumentare solo la confusione. La sceneggiatura di Jorge Maestro da un certo momento in poi si perde nella continua ricerca dei colpi di scena ad effetto – abbastanza prevedibili, tra l’altro – mettendo troppa carne al fuoco, rendendo la storia meno fruibile e farraginosa, in un concentrato di eventi mescolati con noncuranza.
Sicuramente le interpretazioni di Lopilato e Salamanca convincono, senza stupire, spiccando sui comprimari maschili, tra cui Pedro Casablanc e Nicolas Furtado, e la fotografia è sicuramente uno dei punti di forza di un film che, nonostante le premesse iniziali, tende ad appiattirsi, mancando di quegli elementi chiave che il genere dovrebbe suscitare nello spettatore: la curiosità ad andare avanti e la suspence.
Incompiuto. Coinvolgente solo a metà.Perdida - Scomparsa
Valutazione globale
Perdida – Scomparsa: giudizio in sintesi
Il film di Montiel è sostanzialmente un prodotto di puro intrattenimento, un poliziesco che non ha la pretesa di impartire alcuna lezione, o inserire per forza di cose dei risvolti morali, ma fallisce alla distanza il tentativo dopo una discreta partenza, con una storia con pochi guizzi e qualche rimpianto. Un film buono nelle intenzioni, un po’ meno nei risultati.
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