Chastain “Io e la mia amica Anne Hathaway leonesse che difendono i cuccioli” - La Stampa

Un bambino precipita dal terrazzo, di fronte agli occhi attoniti della vicina di casa. Basta questa frase a evocare il terrore che Benoît Delhomme sceglie di portare sullo schermo nel thriller hitchcockiano “Mothers’ Instinct”, con Jessica Chastain nei panni della vicina di casa tormentata dai sensi di colpa e di impotenza. Disponibile dal 9 maggio al cinema distribuito da Vertice 360, il film è il remake di “Doppio Sospetto” di Olivier Masset-Depasse, vincitore di nove premi Magritte (gli Oscar del Belgio) e incentrato sul rapporto stretto tra le vicine di casa amiche-nemiche. Allora le interpretavano Veerle Baetens e Anne Coesens, oggi Jessica Chastain e Anne Hathaway. Le due dive, amiche nella vita reale, tornano insieme sul set dopo “Interstellar” e “Armageddon Time”, aggiungendo alla veste di interpreti quella di produttrici: «Abbiamo voluto fortemente realizzare questo film, sono stata io a suggerire ad Anne di guardare l’originale con l’idea di farne un remake. Ne abbiamo discusso, messo su un piccolo budget, poi sul set ci siamo consentite di scendere nel buio di una storia tanto cupa insieme». Tra angoscia e psicosi, raccontano anche «la storia di un’amicizia che prende di colpo un’altra piega. Fidandoci a fondo l’una dell’altra, Anne ed io abbiamo potuto interpretare i momenti più tragici e le liti furibonde uscendone indenni. Ma non è stato facile, né per me, né per lei: dobbiamo ancora riprenderci». Mettere in scena l’incubo di ogni madre non è stato catartico per Chastain, madre di Giulietta e Augustus, avuti con il marito italiano Gian Luca Passi de Preposulo: «Cercavo di non pensare affatto alla mia vita personale sul set, mi sono tuffata nella storia di una donna che negli anni Sessanta doveva anzi tutto essere una brava moglie. Non era libera di dire, fare, pensare ciò che volesse. L’unica cosa che sembra dare visibilità alla mia Alice è il suo ruolo di madre. La maternità la fa uscire dall’ombra, le dà un senso, un’importanza, una posizione sociale. Ma cosa succede, ci siamo chieste, se quello status lì viene di colpo negato? Che ne è di una donna e della sua salute mentale?». Da sempre ama portare sullo schermo la psicologia delle donne per raccontare anche i torti che hanno subito: «È il principio che guida la mia vita, usare la popolarità per supportare le lotte delle donne, per avere uno spazio sicuro in cui vivere e lavorare tutte”. L’ambiente di lavoro di "Mother’s Instinct" era sano, prosegue, meno il fattore tempo: «Avevamo solo 24 giorni per girare e tanto materiale emotivo da sviscerare, è stato stressante». In compenso, «abbiamo avuto modo di indossare abiti, cappelli e guanti glamour degli anni ’60: ci siamo sentite chic anche nelle scene più drammatiche». Guai a definire deboli le donne che sceglie di interpretare: «Mi piace dare voce alle leonesse, anche a quelle che non sembrano tali, come Alice, che indossa maschere per apparire “perfetta”. E come la mia Tammy Faye». Si riferisce alla predicatrice televisiva Tammy Faye Messner, interpretata ne “Gli occhi di Tammy Faye” che le valse l’Oscar. «Da quel momento i registi più interessanti e gli autori più sperimentali hanno smesso di chiamarmi, in compenso oggi sono io a cercarli: amo il cinema indipendente e di ricerca. Preferisco le storie interessanti ai ruoli preconfezionati da star. Il mio modello attoriale è europeo, penso a Isabelle Huppert». La sua determinazione a non accomodarsi sugli allori balza agli occhi dando una rapida occhiata ai suoi prossimi progetti, tra cui spicca un clamoroso ritorno alle origini artistiche. Chastain reciterà con il suo mentore Al Pacino, che la diresse nel suo film-rivelazione Wilde Salomè. Interpreterà Goneril, figlia del sovrano interpretato da Pacino nel nuovo adattamento del “Re Lear” di Shakespeare, firmato Bernard Rose, “Lear, Rex…”. Intanto al Festival di Cannes, nella nuova sezione “Immersive Competition”, è in gara “Spheres” di Eliza McNitt, documentario interattivo in realtà virtuale che esplora i fenomeni cosmici, dai buchi neri al Big Bang. Un’esperienza nuova, che la vede tra le voci narranti accanto alla diva di “Stranger Things” Millie Bobby Brown e alla poetessa del rock Patti Smith.

I commenti dei lettori