Il film: Le parole che voglio dirti, 2021 Regia: Denzel Washingont. Cast: Michael B. Jordan, Chanté Adams, Jalon Christian. Genere: Romantico, drammatico. Durata: 131 minuti. Dove lo abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Schierato in Iraq, il sergente Charles scrive un diario di amore e consigli per il figlio neonato. Tornata a casa, Dana Canedy rivisita la storia della sua relazione che cambierà la vita con lui e della sua devozione duratura per la sua famiglia.
Arriva oggi su Netflix Le parole che vorrei dirti, film del 2021 diretto da Denzel Washington e adattato dall’omonimo libro di Dana Canedy, che racconta la storia vera dell’eroe di guerra americano Charles Monroe King, purtroppo perdendosi nell’oceano di cliché dei dramma romantici. Le “parole” del titolo altro non sono che le lettere scritte dal primo sergente Charles Monroe King, destinate al figlio Jordan e raccolte dalla sua compagna Dana Canedy in un diario diventato poi romanzo, con l’obiettivo di fargli comprendere meglio suo padre. Allo stesso tempo, la scrittura del libro è stata un’esperienza terapeutica per Dana, attraverso cui cercare risposte alle domande che non ha mai avuto l’opportunità di porre a Charles prima della sua morte durante la guerra in Iraq. Nella nostra recensione de Le parole che vorrei dirti, vedremo come, nonostante le premesse intriganti, il film non riesca ad apportare nulla di stimolante a un tema che già ha attraversato molte incarnazioni sul grande schermo.
La trama
Al centro della trama de Le parole che vorrei dirti vi è la storia d’amore tra il sergente Charles Monroe King e la giornalista Dana Canedy, un affascinante intreccio di due mondi apparentemente opposti. Mentre Dana è una ragazza di città, amante della musica pop e delle frenetiche strade di New York, Charles è un ragazzo di campagna tranquillo, appassionato delle melodie delle vecchie canzoni alla radio e dell’arte espressionista. La loro vita insieme, sebbene apparentemente inconciliabile, è caratterizzata da una chimica irresistibile, una commistione di malinconia e passione. Dana, focalizzata sulla sua carriera al New York Times e inizialmente riluttante a impegnarsi a lungo termine, cambia completamente visione della vita quando incontra Charles.
Michael B. Jordan incarna il ruolo di King con una presenza intensa, mentre Chanté Adams porta vita al personaggio di Canedy con la sua interpretazione vibrante. La loro storia d’amore è messa alla prova dalla distanza geografica e dalla tragedia della guerra quando Charles viene inviato in Iraq, lasciando una Dana incinta a New York. Mentre Charles è all’estero, scrive un diario intimo per il figlio in arrivo, Jordan, impartendo consigli e saggezza che trascendono il tempo e lo spazio. Il destino tragico di Charles, ucciso da una bomba sul ciglio della strada nel 2006, aggiunge un elemento di struggente nostalgia alla storia, lasciando una cicatrice indelebile nell’anima di Dana e nel cuore del pubblico.
Un soldato troppo perfetto
Ciò che è particolarmente interessante de Le parole che voglio dirti, almeno sulla carta, è la lente attraverso cui ci approcciamo alla storia d’amore tra Charles e Dana, un diario che il soldato ha redatto per il figlio. Dentro, vi ha raccolto tutte le lezioni più importanti apprese durante il servizio militare, che spera possano indirizzare il figlio quando diventerà grande. La penna di Charles ci permette di conoscere il suo carattere e il rapporto con Dana e, allo stesso tempo, di intravedere i futuri problemi tra loro. Il montaggio si rivela la risorsa principale per coinvolgere il pubblico nella storia della coppia. In maniera simile alla celebre serie tv “This is Us”, in cui lo scorrere del tempo è fondamentale per lo sviluppo dei vari personaggi, Le parole che voglio dirti rivela informazioni cruciali in momenti ben calibrati. D’altra parte, la caratterizzazione più organica è dedicata unicamente alla coppia di protagonisti; tristemente, i comprimari appaiono mere figure di supporto, mai veramente funzionali allo sviluppo della storia. Questa sceneggiatura sregolata ci impedisce di entrare pienamente in contatto con l’universo della trama, stabilendo delle barriere invalicabili tra noi e i protagonisti della storia.
Inoltre, l’esordiente Jalon Christian (Jordan) avrebbe senz’altro meritato uno spazio maggiore sullo schermo. Viene introdotto in modo appropriato a metà del film come un giovane orfano di padre che combatte contro episodi di bullismo razzista. Sono proprio le conseguenze di un alterco, che lasciano Jordan visibilmente provato a causa di uno scontro fisico fuori campo, che portano Dana a consegnare al figlio il diario scritto da Charles durante il suo servizio in Iraq. Charles, realista e incerto sul suo ritorno a casa, ha compilato il diario con consigli significativi, come l’accettazione della propria vulnerabilità, la percezione soggettiva della bellezza e l’importanza di rispettare le donne: consigli su cui vorremmo sapere molto di più, soprattutto relativamente alla prospettiva che svilupperà il figlio su questi. Tuttavia, è sorprendente notare come la narrazione, dopo soli cinque minuti, ritorni a una rigida prospettiva romantica.
Dalla realtà alla finzione, perdendo di credibilità
Nonostante la visibile chimica tra Michael B. Jordan e Chanté Adams, i loro personaggi non riescono mai veramente a decollare. La star di Creed e Black Panther si sforza di creare un militare ammirevole per la sua dedizione e, allo stesso tempo, con una spiccato talento artistico, ma l’aura idealizzata che identifica il suo personaggio ostacola la costruzione di una figura più umana.
Allo stesso modo, Dana è estremamente carismatica, la sua storyline riuscirebbe a convincerci, non fosse per tutta una serie di stereotipi relazionali nel suo sviluppo, che ci fanno vivere un vero e proprio déjà-vu di storie d’amore del genere. C’è un momento in cui Le parole che vorrei dirti riesce a valicare il confine tra amore, patriottismo, compagnia, lutto e speranza: quando i personaggi affrontano questioni spinose sulle relazioni. In questo caso, il film mostra una maggiore maturità e i dialoghi sembrano finalmente naturali, soprattutto quando Dana (Chanté Adams) parla del rifiuto, del tradimento e dei traumi passati della relazione dei suoi genitori. Potrebbe essere uno spiraglio verso un dramma più maturo ma, in breve tempo, si torna a idealizzare l’amore perfetto: la strada in assoluto meno percorribile per una storia d’amore e di vita profondamente radicata nella realtà.
La recensione in breve
Impantanandosi in tutta una serie di cliché romantici che si addicono ben poco a una storia reale di tale profondità, Le parole che voglio dirti idealizza i personaggi e lo sviluppo di una storia vera togliendole la naturalezza intrinseca.
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Voto CinemaSerieTv