Tarantino non voleva dire a Samuel L. Jackson che non sarebbe stato Django nel film

Quando inizi a fare tanti film assieme ovviamente si crea un rapporto sia di amicizia che di lavoro, però Quentin Tarantino non voleva comunque dire a Samuel L. Jackson che non sarebbe stato lui il protagonista di Django Unchained.

Come tutti sappiamo il ruolo principale del film è affidato a Jamie Foxx, mentre invece Samuel L. Jackson è uno dei villain, Stephen Warren, capo della servitù di Candyland. "Quando mi ha mandato la sceneggiatura del film non voleva dirmi che in realtà non sarei stato io Django" aveva raccontato proprio Samuel L. Jackson. Tarantino gli aveva detto solo che lui sarebbe stato Steven, e di leggere la sceneggiatura per capire di che personaggio si trattava.

"Quando ho finito di leggere l'ho chiamato dicendogli: vuoi che io sia il peggior afroamericano della storia del cinema" aveva detto scherzando Samuel L. Jackson. "Poi abbiamo riso entrambi dicendo: sì, facciamolo".

Il tutto raccontando anche che Quentin Tarantino viene attaccato fin troppo spesso per l'utilizzo della n-word nei suoi film, ma Samuel L. Jackson dice che Tarantino non è assolutamente razzista: "Io non riesco a capire perché le persone non riescano a guardare i suoi film e rendersi conto che tutti i personaggi che mi ha fatto interpretare sono spesso i più intelligenti nella pellicola, che hanno la maggior dignità, rispetto e che in qualche maniera sono a capo della situazione, capendo come funziona il mondo e la vita. Scrivere personaggi così, per me, sarebbe impossibile per un razzista". Tra l'altro proprio Samuel L Jackson incoraggiò DiCaprio per le battute razziste di Django Unchained.

Un'analisi perfetta di Samuel L. Jackson, che racconta molto del bellissimo rapporto che ha con Quentin Tarantino.

E voi la sapevate questa? Diteci la vostra nei commenti! E sapevate perché Will Smith ha rifiutato Django Unchained?