È morto Phil Read, sette volte campione del mondo: aveva 83 anni | inSella Salta al contenuto principale

È morto Phil Read, sette volte campione del mondo: aveva 83 anni

Il "principe della velocità" è deceduto nella sua casa di Canterbury, dopo una lunga malattia. Era uno dei migliori della sua generazione, indimenticabili le sue battaglie con Giacomo Agostini. Fu uno dei primi piloti ad avere un approccio professionistico alle gare
Si è spento ieri a 83 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro, Phil Read, sette volte campione nel motomondiale. A comunicarlo il figlio sui canali social. Fuoriclasse indiscusso della moto, ma che faceva sì molto discutere per il suo carattere schietto e una personalità decisa, il britannico aveva corso con Yamaha, Benelli, Norton, Gilera e MV Agusta tra le altre. Da leggenda alcuni suoi duelli con Giacomo Agostini.

Generazione d'oro
Il pilota britannico è stato uno dei rappresentanti del miglior motociclismo d'Oltremanica e mondiale tra la metà degli anni '60 e '70. Nativo di Luton, Phil si appassiona ai motori frequentando il vicino aeroporto militare. La madre spera che diventi meccanico, ma il demone della velocità lo contagia e riesce a farsi acquistare una moto per partecipare alle prime gare locali. L’esordio di Read risale al 1958, e già nel 1960 arriva la prima vittoria di alto livello al Junior Manx Grand Prix con una Manx Norton. Nel 1961, che è anche l’anno del suo esordio nel Motomondiale, Read vince il TT Junior riservato alle moto da 350 cc. Ma il rapporto con la corsa sull'Isola di Man non sarà tutto rose e fiori. Negli anni a seguire alterna la sua partecipazione al motomondiale ad altre gare britanniche di prestigio come la North West 200 e la Endurance Thruxton 500. Nel 1963 viene ingaggiato dalla scuderia Duke Gilera in sostituzione di Derek Minter, conquistando il terzo posto al Tourist Trophy Senior e facendo circolare il suo nome negli ambienti che contano.

L'affermazione definitiva
Nel 1964 arriva il primo titolo mondiale nella classe 250 con Yamaha, bissato anche nella stagione seguente. Nel 1967 invece rimane con l'amaro in bocca: finisce a pari merito con il grande Mike Hailwood e perde il titolo per il minor numero di vittorie conseguite. Nel 1968 si rifà ampiamente con una splendida doppietta: è iridato sia nella quarto che nella ottavo di litro, ma Yamaha non accetta la sua “ribellione”. Il titolo sarebbe dovuto andare infatti a Bill Ivy e i giapponesi lo licenziano a fine stagione. Nel 1971 conquista un altro titolo in veste di privato, e nel 1972 arriva la chiama di MV Agusta, che cerca un pilota di livello da affiancare a Giacomo Agostini. Conquista il mondiale più prestigioso nel 1973, lo bissa nel 1974 al termine di una stagione di grandi duelli con il mitico Mino (che si prese la rivincita l'anno dopo). Nel 1977 Read centra l'ultimo grande successo della sua carriera al TT dell’Isola di Man, vincendo sia la F1 sia la Senior.

Tutt'altro che romantico
Accanto all’attività di pilota, Read affiancò alcune attività commerciali, prima nella vendita delle barche e poi in quella di caschi ed abbigliamento sportivo. Aveva un buon fiuto per gli affari e fu uno dei primi piloti capace davvero di “monetizzare” la propria partecipazione alle gare, portando il professionismo nelle corse a due ruote. Insieme ad Agostini fu anche uno dei piloti sostenitori del “boicottaggio” del Tourist Trophy - escluso infine dal calendario del mondiale per motivi di sicurezza- salvo poi tornarci a correre pochi anni dopo, dietro lauto compenso. Dopo la morte del grande John Surtees, Read era il più anziano campione del mondo vivente della classe regina. 
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