La famiglia Sa‘ūd ha trasformato il più santo dei luoghi islamici in un’area attrezzata per il turismo religioso. Il problema principale della quotazione della compagnia petrolifera nazionale non è la decantata diversificazione dal petrolio che i sauditi non hanno nessuna intenzione di perseguire, ma la razionalizzazione del settore.
L'Arabia Saudita ricorre al prestito internazionale per sostenere le sue battaglie di conquista di quote di mercato a colpi di sconti e di investimenti. L'esito sarà incerto se il gioco d'azzardo di Riyad, basato sulla disponibilità di una cospicua liquidità, si dovesse prolungare molto al di là del previsto.
Nazione o mosaico di terre conquistate che conservano differenze pulsanti? La sfida con i petrolieri americani non risolve i problemi di bilancio. I fantasmi del tradimento consumato dai Sa‘ūd contro gli Iḫwān riemergono con Dā‘iš, loro avatar tribale e ideologico.
Pubblicato in: "La radice quadrata del caos", il sommario - n°5 - 2015