Giuseppe Zeno è il protagonista del film per la tv firmato da Umberto Marino in onda su Rai 1 in prima serata. Tutto per mio figlio è ambientato nel 1996 in Campania, nell'immaginario paese di Pesconormanno, vicino a Caserta. Se la location è finzione, la trama è liberamente ispirata a una storia vera.
Stasera su Rai 1 c’è un film ispirato a una storia di grande eroismo vero: tutto su “Tutto per mio figlio”
Chi è Raffaele Acampora e cosa ci racconta della vicenda esemplare di Federico Del Prete? La fiction e la realtà si incrociano nel film interpretato da Giuseppe Zeno: un uomo umile e la sua famiglia contro la camorra
Giuseppe Zeno e Giuseppe Pirozzi in Tutto per mio figlio
dove vedere Tutto per mio figlio oggi in tv e streaming: quanto dura
Il film, andato in onda per la prima volta nel novembre 2022, comincia alle 21,30 su Rai 1 ed è visibile anche in contemporanea streaming su RaiPLay. Sulla piattaforma gratuita, la pellicola è già disponibile. È lungo 100 minuti.
La trama di Tutto per mio figlio
Raffaele Acampora (Giuseppe Zeno) non è un magistrato, un giornalista o un poliziotto. Non è un personaggio importante, uno con un ruolo di contrasto delle organizzazioni criminali. Raffaele Acampora è un uomo come tanti. Ha una moglie, Anna (Antonia Truppo), che ama. E quattro figli. Il più grande, Peppino (Giuseppe Pirozzi), ha 14 anni, e come molti ragazzi della sua età comincia a cercare la sua strada nel mondo. Ma non è facile farlo quando vivi in un territorio dove le organizzazioni criminali dettano legge.
Raffaele è un allevatore che “fa” i mercati, mestiere che ha ereditato da suo padre. Tutti giorni si sveglia prima dell’alba e percorre anche decine di chilometri per vendere gli animali che lui stesso ha allevato. Una vita dura, che però lui affronta a testa alta con il piglio di chi sa di far bene il suo lavoro. Purtroppo, però, i tentacoli della camorra non risparmiano nemmeno il suo settore. Ogni settimana Raffaele e i suoi colleghi sono vittime del racket criminale. Che impone loro il pizzo e vessazioni di ogni tipo. Fino a quando, un giorno, Raffaele decide di ribellarsi.
Fonda un sindacato e, con la sua forza d’animo contagiosa, convince i suoi colleghi a iscriversi. Collabora con la polizia e la magistratura, denuncia, fa nomi. È consapevole del rischio che corre. Sa che Anna e tutti i suoi familiari sono preoccupati per lui. Ma ormai non può e non vuole tornare indietro. La camorra cerca in ogni modo di farlo smettere, prima con offerte e poi con minacce e intimidazioni. Ma Raffaele ha detto agli iscritti del sindacato che avrebbe difeso i loro interessi. E ha una parola sola.
Antonia Truppo e Giuseppe Zeno
La storia vera alla base del film
Tutto per mio figlio sarebbe liberamente ispirato alla storia di Federico Del Prete. Sindacalista del Sindacato Nazionale Ambulanti nelle province di Caserta e Napoli, è stato ucciso nel 2002. Ribellatosi alla criminalità organizzata della zona, l'anno prima era riuscito a far arrestare Mattia Sorrentino, un vigile urbano di Mondragone legato alla Camorra. Sette anni dopo la sua morte, Antonio Corvino, reo confesso dell’omicidio, è stato condannato a 14 anni.
Il cast di tutto per mio figlio, il film tv con giuseppe zeno
- Giuseppe Zeno è Raffaele Acampora
- Antonia Truppo è Anna
- Tosca D'Aquino è Carla
- Massimiliano Rossi è Domenico Fierro
- Roberto De Francesco è Agostino Innaurato
- Ernesto Mahieux è Aniello
- Bruno Torrisi è il maggiore Basile
- Fabio De Caro è Maturo
- Vincenzo Zampa è Sergio De Luca
- Nello Mascia è padre di Raffaele
- Giuseppe Pirozzi è Peppino Acampora
- Mimmo Mancini è consigliere comunale Rea
Giuseppe Zeno racconta Tutto per mio figlio a Da noi... a ruota libera | Video
Chi è il regista Umberto Marino
Quando negli anni 90 "scoppiò" la nuova commedia neo-neorealistica italiana, tra i registi più attivi c'era appunto Umberto Marino. Nato a Roma nel 1952, è uno strano "caso" di magistrato onorario, titolo acquisito per l'originaria laurea in giurisprudenza. Dopo aver seguito alcuni casi di cronaca giudiziaria, Marino ha esordito prima a teatro, per poi passare al cinema. Il primo film da regista è Cominciò tutto per caso interpretato da Margherita Buy, Massimo Ghini e un giovanissimo Raoul Bova. Seguono Cuore cattivo con Kim Rossi Stuart, Finalmente soli e La fiamma sul ghiaccio, ancora con Bova. Anche sceneggiatore e autore di documentari, in tv Sant'Antonio da Padova (7 milioni di spettatori nel 2002), il remake dello sceneggiato La baronessa di Carini, Enrico Piaggio. E Rinascere (2022), ispirato alla storia del giovane nuotatore Manuel Bortuzzo.