Streben: emozioni e sentimenti in “Maggio”  - Cromosomi

Streben: emozioni e sentimenti in “Maggio” 

da | Mag 7, 2024 | Recensioni singoli

Quale titolo migliore per un esordio di un artista se non Maggio, in uscita il 2 maggio? Probabilmente nessuno. Parliamo di Mattia Pecoraro, in arte Streben, un artista romano e il suo nuovo progetto solista. Un musicista e paroliere che, dopo anni di silenzio, decide di tornare nella musica e con la musica, per raccontarsi e trovare una via fra i suoi pensieri, la sua vita e le sue emozioni.

La parola chiave di Maggio è emozioni, quelle che traspaiono in ogni frase del testo, che racconta gli stati d’animo dell’artista e della sua condizione mentale ed emotiva; alla ricerca di un modo per superare il cambiamento del tempo e delle stagioni e di un equilibrio tra passato presente e futuro.

Maggio è un po’ il mese di transizione dalla primavera all’estate ma è anche uno di quei mesi incerti, con i suoi temporali improvvisi che ricordano quelle nuvole nere di pensieri negativi che a volte ci affliggono ripensando ad una relazione passata o ad un amore non corrisposto. L’umore è altalenante, in bilico tra la voglia di ricominciare e buttarsi verso ciò che riserva il futuro e la nostalgia per quello che è stato. 

Maggio di Streben è un brano delicato, una ballad malinconica che porta con sé la voglia di sole e la speranza ma anche un pizzico di senso di resa, per tutte quelle situazioni in cui la mente e il corpo non si capiscono, cercano un modo per distrarsi ma senza risultato.

A volte andare avanti sembra essere impossibile, i ricordi hanno il sopravvento.

Che stasera sono stanco
Si stasera sono stanco
Di essere me stesso
Di dover trovare un senso
Anche a del banale sesso
Ma sono stanco da morire
Di dover giustificare
Che non so lasciarmi andare
Senza un briciolo d’amore anche con te

Maggio parla di un’energia che vuole rinascere, per ritrovare un po’ di luce anche quando si crede di essere nel buio più totale. Parla della voglia di cambiamento, di crescita e di andare avanti nonostante tutto. 

Streben è fortemente legato alla narrazione dell’interiorità e delle sue sfumature, anche il suo nome d’arte stesso, termine tedesco che significa anelito o struggimento e con cui si esprime una concezione della vita come sforzo incessante, manifesta il continuo tentativo di superare qualunque ostacolo sia materiale che spirituale, al fine di vincere la battaglia per la conquista della propria ritrovata umanità. Dopo anni di inattività, questo progetto solista ha come unico obiettivo l’esigenza puramente intima e personale di portare in superficie il maremoto di pensieri ed emozioni dentro cui, altrimenti, annegheremmo. 

Bravo Streben e in bocca al lupo per questo grande ritorno!

La Playlist di Cromosomi