"Moonrise Kingdom" di Wes Anderson. Poesia e libertà | il Chaos

“Moonrise Kingdom” di Wes Anderson. Poesia e libertà

"Moonrise Kingdom" di Wes Anderson

Dalla sceneggiatura originale dell’auteur Wes Anderson, “Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore” porta con sè la peculiarità dell’arte del regista mostrando immagini simmetriche e colorate. La pellicola dà vita ad una storia singolare, curiosa e stravagante che, nella sua apparente semplicità, attraversa temi importanti quali l’amore e la sessualità, la giovinezza, l’inquietudine, l’innocenza, la ricerca di cambiamento e di libertà. Tutto è accompagnato da dialoghi quasi poetici, poco comuni a ragazzini di quell’età, e da immagini pittoresche. 

Debutto cinematografico per i protagonisti interpretati da Jared Gilman e Kara Hayward, “Moonrise Kingdom” ha un cast di veterani: Edward Norton, Harvey Keitel, Frances McDormand, Bruce Willis, Bob Balaban, Jason Schwartzman, Tilda Swinton e l’immancabile Bill Murray.  

«Nel caso che questo sia un suicidio, o che ci catturino e che non dovessimo vederci mai più, volevo solo dire: grazie di avermi sposato. Sono felice di averti conosciuta Suzy.» – Sam 

“Moonrise Kingdom” di Wes Anderson. Amore e sessualità

“Moonrise Kingdom” esplora tematiche di diverso genere. L’amore è in prima linea e quindi la sessualità. La scena in cui Sam Shakusky fa i buchi all’orecchio di Suzy Bishop, secondo alcuni critici, è un riferimento alla perdita della verginità. Ma il lungometraggio non è semplicemente una commedia d’amore. Sam e Suzy sono entrambi rifiutati dalla società, incompresi. Suzy viene considerata una ragazzina problematica anche dai suoi genitori, Walt e Laura Bishop -simbolo di una famiglia in declino-. È depressa e in alcuni casi diventa violenta. Sam è un orfano, estraniato dai suoi compagni scout e respinto dalla famiglia di adozione. Entrambi gli innamorati mostrano quindi una profonda inquietudine e trovano rifugio l’uno nell’altro, sul loro Moonrise Kingdom. 

«Loro erano pronti a morire l’uno per l’altro.» – compagno Khaki scout 

Nella pellicola c’è un chiaro riferimento all’Arca di Noè attraverso il “Noye’s Fludde” di Benjamin Britten. Durante le sequenze in cui si vede il primo incontro di Sam e Suzy, lei indossa il costume di un uccello, il corvo. Si tratta di un’allusione al diluvio che verrà più avanti nel film, che segnerà il cambiamento nella vita di Sam. 

Un’orchestra di personaggi

La pellicola è introdotta da “The Young Person’s Guide to the Orchestra – Variazioni e fuga su di un tema di Purcell”, brano di Benjamin Britten in cui viene spiegata l’orchestra sinfonica ai ragazzi. Esattamente come per l’unione di diversi strumenti, la combinazione dei personaggi di “Moonrise Kingdom” crea una particolare sintonia ai fini della trama che seppur caotica rimane equilibrata, coerente e quasi simmetrica. La musica inizialmente presenta la totalità dei suoi strumenti così nel lungometraggio vengono presentati prima i gruppi attraverso delle carrellate laterali, e poi i singoli personaggi. La colonna sonora composta da Alexandre Desplat include alcune canzoni di Hank Williams che danno al film un tono country e piacevole. La musica fa da sottofondo a inquadrature di diverso genere – nel formato 1:1,85 -. 

Dal primissimo piano dei volti dei protagonisti che si incontrano, si passa a un campo lungo che rivela la distanza in cui si trovano. Durante le telefonate, si hanno delle inquadrature multiple in cui compaiono entrambi i capi della telefonata, separati da una linea centrale che mette in contrapposizione i personaggi. Da un lato il Cap. Sharp e il capo Scout Randy Ward sono preoccupati per la fuga di Sam. Dall’altro la famiglia affidataria è del tutto indifferente e i Servizi Sociali sottolineano l’estremismo del loro ruolo. Vengono enfatizzati attraverso tecniche cinematografiche diversi dettagli dal forte simbolismo circa i sentimenti e il momento rappresentato. Si pensa alla lettera di Sam, i libri nella valigia di Suzy e gli oggetti dell’inventario dei giovani innamorati in fuga. Mentre le soggettive, dal punto di vista di Suzy, sono sottolineate dalle inquadrature che mostrano i bordi del binocolo.

Wes Anderson. Colori per un’atmosfera anni ’60

L’abbigliamento di Suzy è chiaramente ispirato agli abiti anni ‘60. In effetti Wes Anderson esternò la sua idea alla costume designer Kasia Walicka-Maimone che basò il costume della protagonista su fotografie dell’epoca. La divisa di Sam invece è la tipica uniforme da Boy Scout nella quale convergono alcuni dei colori predominanti del film.

I colori in questione sono tre. Il giallo rappresenta l’attesa di qualcosa di grande per il futuro e la risoluzione di un conflitto interiore, proprio ciò di cui hanno bisogno i protagonisti. Il rosso che simboleggia la forza e il desiderio. Entrambi sono colori generalmente vivaci ma che, in questo caso, vengono resi più leggeri e soffusi. Insieme ai colori primari, c’è una forte presenza del verde che indica rinascita e natura. Tutti insieme sono particolarmente evidenti sulla spiaggia che viene ribattezzata dai protagonisti Moonrise Kingdom. 

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