Ci sarà sicuramente chi storcerà il naso alla versione queer di Leonardo Da Vinci eppure la presunta omosessualità del grande artista, inventore, intellettuale rinascimentale è oggetto di dibattito accademico tra gli storici dell'arte, anche se la maggior parte concorda sul fatto che Leonardo fosse gay. Fra questi c’è sicuramente Walter Isaacson autore dell’imponente biografia di Leonardo pubblicata in Italia da Mondadori nel 2020.

Ora quella biografia diventa un biopic e a firmarlo è Andrew Haigh, regista inglese attualmente nelle sale con Estranei con Paul Mescal e Andrew Scott, che ha avuto il compito dalla Universal Pictures di dirigere e adattare l'acclamata biografia dell'autore statunitense. Lo scrive Variety. Il libro di Isaacson è di oltre 600 pagine nella versione inglese e ripercorre l'intero arco della carriera di Leonardo, compresa la realizzazione della Gioconda e i suoi esperimenti scientifici. Tra le altre cose, la biografia indaga sulla sessualità di Leonardo, ipotizzando che fosse gay e che avesse come amanti due uomini più giovani.

Un primo progetto con Leonardo DiCaprio protagonista era stato provato a montare dalla Paramount che però lo ha messo in pausa, la Universal lo ha ripreso in sordina l'anno scorso. Il bestseller di successo collega l'arte trascendente di Da Vinci, che comprende la Monna Lisa custodita al Louvre, alla sua scienza pionieristica e mostra come il suo genio fosse guidato da un'insaziabile curiosità, un'attenta osservazione e un'immaginazione stravagante.

Si tratta del secondo adattamento che Universal realizza basandosi sui libri di Isaacson: nel 2011 è stato realizzato Steve Jobs, diretto da Danny Boyle con protagonista Michael Fassbender. Lo stesso autore ha scritto biografie su Benjamin Franklin, Albert Einstein e nel 2023 su Elon Musk.