Thomas Hardy: biografia, pensiero e libri | Studenti.it

Thomas Hardy: biografia, pensiero e libri

Biografia e libri dello scrittore inglese Thomas Hardy. Commento e analisi del suo romanzo più importante, Tess dei D’Urberville
Thomas Hardy: biografia, pensiero e libri
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1Biografia e opere di Thomas Hardy

Thomas Hardy (2 giugno 1840 - 11 gennaio 1928): ritratto del romanziere e poeta inglese
Fonte: getty-images

Thomas Hardy nacque nel 1840 in un piccolo villaggio vicino a Dorchester, nel Dorsetshire, in una famiglia di umili origini. Suo padre era un costruttore e anche un musicista che trasmise al figlio l’amore per la musica, infatti, Hardy imparò a suonare il violino sin da bambino. Sua madre amava molto la letteratura e gli trasmise la passione per la lettura e i classici che durò tutta la vita.   

All’età di sedici anni, iniziò a lavorare come apprendista di un architetto e nel 1862 si trasferì a Londra per continuare in questa professione e allo stesso tempo cominciò a scrivere poesie, che però non riuscì a far pubblicare.   

Mentre era a Londra, Thomas Hardy condusse una vita molto attiva dal punto di vista culturale, frequentava teatri, gallerie d’arte, biblioteche, lesse le opere di Charles Darwin, Auguste Comte e Arthur Schopenhauer, che lo aiutarono a formare il suo pensiero; attraversò anche una profonda crisi intellettuale che lo allontanò dalla sua fede religiosa.   

Alcuni anni dopo, insoddisfatto della vita londinese, Thomas Hardy ritornò nel Dorset, dove trascorse il resto della sua vita; sposò Emma Gifford e fu proprio sua moglie che lo incoraggiò a rinunciare all’architettura e a dedicarsi completamente alla letteratura.     

Tra il 1871 e il 1897 scrisse circa quindici romanzi di successo, tra cui Desperate Remedies (Estremi Rimedi - 1874) e Under the Greenwood Tree (Sotto gli Alberi - 1872), in cui sono evidenti elementi che ricorreranno anche nelle sue future opere: l’ambientazione rurale, paesaggi incontaminati e popolati da gente semplice. Thomas Hardy raggiunse la fama con il romanzo Far From the Madding Crowd (Via dalla Pazza Folla - 1874), pubblicato a puntate sulla Cornhill Magazine; altri romanzi di successo furono: The Return of the Native (La Brughiera - 1878), The Mayor of Casterbridge (Il Sindaco di Casterbridge - 1886), Tess of the D’Urbervilles (Tess dei D’Urbervilles - 1891) e Jude the Obscure (Jude l’Oscuro – 1896).     

Queste opere erano permeate da un intenso pessimismo, soprattutto Jude the Obscure scandalizzò il pubblico vittoriano per la sua immoralità, addirittura una copia del libro fu bruciata pubblicamente e alcuni critici ribattezzarono il romanzo Jude the Obscene (Jude l’Osceno).   

Thomas Hardy e la sua seconda moglie Florence Dugdale
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A questo punto si può considerare conclusa la prima fase della carriera di Thomas Hardy, che decise di smettere di scrivere romanzi e tornare alla poesia, la sua prima passione, e tra il 1897 e il 1909 scrisse un dramma in versi, The Dynasts (I Dinasti), in cui celebrò le vittorie inglesi su Napoleone; mentre nel 1898 pubblicò Wessex Poems (Poesie del Wessex). Nel 1912 sua moglie Emma morì, Thomas Hardy si risposò nel 1914 con una scrittrice di libri per bambini, Florence Dugdale.  

Negli ultimi anni della sua vita, lo scrittore condusse un’esistenza tranquilla, ormai ammirato da tutto il paese e quando morì nel 1928 fu ricordato comel’ultimo dei grandi vittoriani”. Thomas Hardy fu sepolto nell’Angolo dei Poeti (Poet’s Corner) nell’Abbazia di Westminster, mentre il suo cuore fu sepolto nella tomba della sua prima moglie per sua volontà.  

2Thomas Hardy e il Wessex

Molti dei romanzi di Thomas Hardy sono ambientati nella contea immaginaria del Wessex, che in realtà corrisponde alla sua terra d’origine, il Dorsetshire. Anticamente il Wessex, governato dal re Alfred the Great, era uno dei sette regni dell’epoca anglosassone ed era situato nel sud-ovest dell’Inghilterra tra il fiume Tamigi e la costa meridionale del paese.    

Nella prefazione di Via dalla Pazza Folla, in cui per la prima volta compare la regione del Wessex, Hardy spiega che l’adozione di questo termine deriva dalla necessità di avere un territorio ben definito e delimitato in cui ambientare i suoi romanzi, per cui ricorre a un territorio reale (il Dorsetshire), ma lo rende più vasto di quanto fosse in realtà e informa i lettori del fatto che nell’epoca vittoriana non esistono abitanti nel Wessex.    

Dorset, vicino a Dorchester: luogo di nascita di Thomas Hardy
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Questa regione immaginaria rappresenta quindi anche un legame tra passato e presente e riflette la trasformazione della società da agricola in industriale. Thomas Hardy ha anche creato una mappa dettagliata del Wessex, dimostrando una profonda conoscenza del mondo rurale, i cui abitanti, oltre a essere legati alle tradizioni, sono anche molto superstiziosi e amano praticare rituali propiziatori, soprattutto rituali della fertilità nel periodo della semina e del raccolto.   

La sua profonda conoscenza del mondo rurale e il suo amore per la natura gli permisero di fare descrizioni vivide e dettagliate di quel mondo al punto che il paesaggio non fa solo da sfondo alla storia narrata, ma ne diventa una parte essenziale.   

3Pessimismo e naturalismo in Thomas Hardy

L’immersione totale nella natura e la convinzione che solo la vita di campagna, quindi a stretto contatto con la natura, permette all’uomo di esprimere pienamente le proprie passioni, fa di Thomas Hardy uno scrittore romantico, sotto certi aspetti. Tuttavia, a differenza dei romantici, per cui la natura era una fonte di gioia e consolazione, per Hardy, ciò che inizialmente era stata una madre e un’amica per gli uomini, diventa ostile e indifferente.  

L’amore, altro tema romantico alla base della sua opera, è spesso motivo di disillusione, condizionato dalla società e dalle istituzioni, ma anche dal destino. Questa visione pessimistica e fatalista della vita, in cui l’infelicità sembra prevalere nella vita umana, era dovuta anche alle letture fatte da Thomas Hardy soprattutto nel periodo londinese e all’impatto che i movimenti scientifici e culturali ebbero nell’Europa del XIX secolo.  

Infatti, la filosofia di Schopenhauer e le teorie di Darwin sull’evoluzionismo e la selezione naturale, lo influenzarono enormemente, minando anche la sua fede religiosa.  

Thomas Hardy rifiutò la dottrina cristiana e la Bibbia e giunse alla conclusione che gli esseri umani sono in balia di forze oscure e incontrollabili (la natura indifferente e il fato maligno) che sembrano privare l’uomo di qualsiasi responsabilità e volontà per quanto riguarda le sue azioni, per cui gli esseri umani sono predestinati all’infelicità e al fallimento.  

4Tess dei D’Urberville: trama

Tess dei D’Urberville di Thomas Hardy
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Tess dei D’Urberville, come gli altri romanzi di Thomas Hardy, è ambientato nella contea immaginaria del Wessex. La protagonista, Tess Durbeyfield, è una sensibile e innocente ragazza di campagna, il cui padre John, un povero contadino, scopre di discendere dall’antica e nobile famiglia dei D’Urberville. Venuto a sapere che una famiglia con questo nome vive nella zona, il padre di Tess la manda nella loro tenuta, dove le viene offerto un lavoro. In realtà si tratta di una famiglia di “nuovi ricchi”, il cui vero nome è Stoke, i cui componenti hanno assunto legalmente il nome D’Urbervilles per acquisire prestigio sociale e rispettabilità.   

Tess viene sedotta dal figlio dei D’Urberville, Alec, un giovane volgare e superficiale, e rimane incinta. Tess scappa e ritorna al suo villaggio, dove dà alla luce un figlio che chiama Sorrow (Sofferenza), però il bambino muore subito dopo;la ragazza lascia di nuovo la casa paterna e va a lavorare in una fattoria della contea.

Qui incontra un apprendista, Angel Clare, figlio di un pastore anglicano, che a causa delle sue idee teologiche e sociali piuttosto progressiste, ha rinunciato alla carriera ecclesiastica e ha deciso di imparare nuove tecniche agricole, prima di trasferirsi in una delle colonie americane. I due s’innamorano, ma Tess è tormentata dal suo passato ed esita ad accettare la proposta di matrimonio di Angel, cerca di raccontargli la verità varie volte, ma non ci riesce. Finalmente scrive una lettera ad Angel in cui gli confessa la verità, la fa scivolare sotto la sua porta, ma questa finisce accidentalmente sotto un tappeto per cui Angel non la legge.

Thomas Hardy nel suo studio al Max Gate, Dorchester
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Tess e Angel si sposano e la notte di nozze Angel le chiede perdono per una precedente relazione; incoraggiata dalla sua confessione, Tess gli racconta di Alec. Tutti i pregiudizi morali antiquati che gli sono stati inculcati dal padre, tornano a galla e Angel le dice di non poter vivere con lei, la abbandona e parte per il Brasile

Tess torna a casa ancora una volta ma sua madre la rimprovera per aver detto la verità al marito; suo padre, spesso ubriaco, lascia la famiglia in serie difficoltà finanziarie e dopo la sua morte, la ragazza va a lavorare in un’altra fattoria. Qui incontra di nuovo Alec, che offre di aiutare la sua famiglia a condizione che Tess vada vivere con lui. Persa qualsiasi speranza di ritornare con Angel, accetta la sua proposta e diventa la sua amante.

Intanto Angel si pente della sua decisione e ritorna in Inghilterra pronto a perdonare la moglie, ma scopre che vive con Alec. Tess è disperata per aver perso suo marito una seconda volta a causa di Alec e uccide il suo amante, poi corre da Angel confessandogli il delitto. 

L’uomo promette di proteggerla; i due fuggono e passano alcuni giorni felici insieme; si recano a Stonehenge, dove Tess viene arrestata, in seguito processata e impiccata per l’omicidio di Alec

4.1Tess dei D’Urberville: temi e caratteristiche

Tess dei D’Urberville. Illustrazione tratta dal romanzo di Thomas Hardy
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Tess of the D’Urbervilles fu pubblicato nel 1891 in tre volumi, ma alcune sue parti erano già apparse a puntate in giornali e riviste. Tuttavia, il libro causò uno scandalo tra i critici e i lettori più conservatori che considerarono il romanzo immorale ed eccessivamente pessimista. Hardy critica il moralismo e l’ipocrisia dei valori della società vittoriana attraverso la storia di Tess; infatti, il sottotitolo del romanzo, A pure Woman (una donna pura), è in parte ironico e fa riferimento al concetto di purezza dei vittoriani secondo cui Tess è una “donna perduta”, che lo scrittore non condivide.  

Infatti, Thomas Hardy non descrive mai Tess come una donna perduta, per lui è una ragazza pura e innocente ma schiacciata da una serie di infelici circostanze causate in parte dal fato in parte dalla pressione dell’ambiente sociale.  

Statua di Thomas Hardy a Dorchester
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Lo stile di Thomas Hardy è molto realistico, egli fa un ritratto accurato della vita di campagna, i suoi personaggi usano il dialetto, descrive rituali e passatempi della gente locale e anche le vecchie tecniche agricole ormai soppiantate dalle nuove tecniche industriali.  

La storia è raccontata in terza persona da un narratore onnisciente, sempre presente che occasionalmente interviene per commentare le azioni dei personaggi ed esprimere le sue opinioni sulla vita, ma sempre con un tono distaccato, come un osservatore esterno con cui il lettore è invitato a identificarsi.