Francesco chiuderà la Giornata mondiale dei Bambini con Benigni - Il Secolo XIX

Francesco chiuderà la Giornata mondiale dei Bambini con Benigni

Il coordinatore della Gmb padre Fortunato: il premio Oscar terrà un monologo il 26 maggio in piazza San Pietro dopo l’Angelus. Nello stadio Olimpico di Roma la partita dei bimbi con calciatori internazionali capitanati da Buffon

domenico agasso
Aggiornato alle 3 minuti di lettura

Roberto Benigni

 

CITTÀ DEL VATICANO. Il premio Oscar per «La vita è bella» parlerà ai bimbi di tutto il pianeta in piazza San Pietro il 26 maggio, nell’atto conclusivo della Gmb. Roberto Benigni parteciperà alla prima Giornata mondiale dei Bambini: interverrà al termine dell’Angelus di Bergoglio. Lo annuncia il coordinatore padre Enzo Fortunato, direttore della comunicazione della Basilica vaticana. Il giorno prima, nello stadio Olimpico di Roma, si svolgerà la partita dei bimbi con calciatori internazionali capitanati da Gianluigi Buffon.

La due giorni – 25 e 26 maggio - con i bambini che arrivano da tutto il mondo, fortemente voluta da papa Francesco, si aprirà sabato alle 15,30 allo Stadio Olimpico con un incontro all’insegna di musica, sport, riflessioni e spiritualità al quale saranno presenti piccoli provenienti da oltre 100 nazioni. Il Pontefice darà il «calcio d’inizio» dell’avvenimento. La Giornata mondiale si concluderà domenica 26 maggio in piazza San Pietro con la Messa presieduta dal Vescovo di Roma e il monologo di Roberto Benigni dopo l’Angelus.

«L’istituzione di una Giornata mondiale dei Bambini è un evento di portata mondiale, non solo per la storia della Chiesa, ma per l’umanità – dichiara padre Enzo Fortunato - Un controcanto di speranza, un segnale ai signori della guerra. Vogliamo guardare il mondo con gli occhi dei bambini che sono la speranza dei popoli, il loro futuro. La semplicità del loro cuore è un dono di Dio e, per chi sappia accoglierlo, la possibilità della pace». Il Francescano ringrazia «pubblicamente Roberto Benigni e tutti coloro che hanno deciso di lavorare e donare il loro tempo e il loro talento ai bambini di tutto il mondo. Desidero ringraziare i più piccoli presenti alla due giorni e coloro che da lontano, grazie alla diretta in mondovisione dei Media vaticani, alla stampa internazionale e al supporto del Dicastero della Comunicazione, potranno essere vicino al Papa e a questo storico evento».

La Gmb è patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e coordinata da padre Fortunato in collaborazione con Aldo Cagnoli, la Comunità di Sant’Egidio e la Cooperativa Auxilium.
Alla conferenza di presentazione, moderata dal direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, hanno partecipato tra gli altri: il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione; Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio; Padre Fortunato; Hannah Imordi e Rahila Saya, Global Humanities Università La Sapienza; e Aldo Cagnoli, vice coordinatore Gmb. Presenti anche: Francesco Rocca, presidente Regione Lazio; Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute; Domenico Alagia, Cooperativa Auxilium; Pier Giorgio Bellocchio e i Manetti Bros..
Per facilitare l'accesso alle informazioni e rendere più efficiente la comunicazione prima e durante la manifestazione, Studiogusto ha progettato e sviluppato l’applicazione per dispositivi mobili World Children’s Day, scaricabile da Google Play Store e da Apple Store, dalla quale è possibile navigare le sezioni del sito e collegarsi alla diretta streaming dell’evento dal proprio smartphone o tablet.

L’appuntamento all’Olimpico – dove potranno entrare «in 70 mila», informa Fortunato - sarà condotto da Carlo Conti e si aprirà con una sfilata di oltre 100 delegazioni in abiti tradizionali. Momenti musicali: inno dell’evento di Marco Frisina, Il Piccolo Coro dello Zecchino d’Oro e i cori della Galassia, Renato Zero, Al Bano, Orietta Berti, Carolina Bencivenga. Le domande dei bambini al Papa; le testimonianze di Catherine Russell, direttore esecutivo di Unicef; di Lino Banfi, del regista Matteo Garrone, accompagnato dal protagonista del suo ultimo film «Io Capitano», il senegalese Seydou Sarr. La proiezione del trailer del cortometraggio «La Casa di tutti» scritto e diretto dai Manetti Bros., prodotto da Mompracem.

La mattina dopo, in San Pietro, alle 9,30 Il Piccolo Coro dello Zecchino d’Oro e i cori della Galassia; alle 10,15 saluto del cardinale Mauro Gambetti, arciprete della basilica di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano; alle 10,30 Messa presieduta da papa Francesco, a seguire Angelus e poi monologo di Benigni.

Alla Gmb ci saranno bambini israeliani, palestinesi, ucraini, siriani, afghani, africani. La Giornata, per volontà del Papa, avrà cadenza biennale e si svolgerà sempre nella Capitale. «Sarà un segnale ai signori della guerra», rimarca Fortunato. Il Coordinatore spiega che la maggioranza dei bambini sarà italiana, un dieci per cento straniero.
Rocca afferma che «abbiamo risposto alla chiamata del Papa». E parla dell'organizzazione: «Abbiamo messo in campo un servizio sanitario per garantire tre posti medici, 16 ambulanze, auto mediche. I bambini saranno in ottime mani. Ci saranno anche tanti pediatri. Con la Protezione civile e la Cri ci siamo presi in carico l'accoglienza dei bambini nei camping. È un impegno a tutto tondo. Un primo test per quello che sarà l'impegno straordinario del Giubileo». Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: «Noi abbiamo bisogno dei bambini. Da loro dobbiamo imparare la conversione ecologica». Mentre Tolentino assicura: «Sarà un grande raduno ecclesiale con i più piccoli al centro. Le nuove generazioni sono il futuro della società. I numeri ci dicono che ci sarà una grande affluenza di partecipanti da tutto il mondo. I bambini hanno il diritto di sperimentare la gioia del Vangelo». Fortunato con Impagliazzo illustra: «Noi vogliamo guardare al mondo con gli occhi dei bimbi. Penso ai bambini strumentalizzati, feriti, indottrinati alla violenza a cui si consegna non un pezzo di pane ma un'arma. Questo momento sarà un controcanto, nella speranza che susciti pace».

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