Parlare di C.S. Lewis vuol dire spingersi ben più in là di Narnia o della letteratura fantasy di cui, a detta di tutti, lui è il massimo esponente insieme a Tolkien. Questo perché la vita e la bibliografia dello scrittore sono ben più complesse delle fiabe per ragazzi che oggi, anche grazie ai film, vengono associate immediatamente alla sua figura. Le sue pagine, infatti, sono piene zeppe di riflessioni profonde nascoste dietro vicende all’apparenza semplici, ma parlano anche di sofferenza, di spiritualità, di amore e di lutto per la perdita della moglie: decidere di conoscerlo, quindi, significa essere pronti a fare un viaggio dentro sé stessi. Per chi ha la voglia di intraprenderlo, qui abbiamo raccolto i titoli dai quali partire.

Biografia di C.S. Lewis

Clive Staple Lewis nasce nel novembre del 1898 a Belfast in una famiglia composta dal padre Albert Lewis, procuratore legale, dalla madre Flora Hamilton e dal fratello maggiore Warren al quale lo scrittore rimarrà fortemente legato per tutta la sua vita.

close up of clive staples lewis 1898 1963, a british author known for his christian scholarshippinterest
Bettmann//Getty Images

La formazione di Lewis inizia nelle quattro mura domestiche seguendo gli insegnamenti impartiti dalla madre. Quando però nel 1908 lei muore, il bambino frequenta la Wynyard School fino al 1914, anno in cui riprende le lezioni private in casa. Anche il percorso universitario presso Oxford è claudicante come il resto dei suoi studi: a giugno del primo anno, infatti, viene chiamato alle armi e imbarcato per la Francia dopo l’addestramento. Ferito gravemente ad Arras, fa rientro in patria e, dopo un lungo periodo di recupero, ritorna tra i banchi del college fino a laurearsi in Letteratura Inglese.

Proprio in questo periodo C.S. Lewis ha le sue prime esperienze con la scrittura, materia in cui si cimenta tanto in poesia quanto in prosa. Complice l’amicizia con Tolkien,con cui dà vita al gruppo letterario degli Inklings, la sua attenzione verrà catturata anche dal genere fantasy di cui diventa uno degli interpreti migliori. Nel 1954 ottiene il posto di insegnante a Cambridge dove rimane per nove anni: in questo periodo sposa Helen Joy Gresham Davidman, dapprima solo con rito civile e poi anche con una cerimonia religiosa celebrata nell’ospedale dove lei è in cura per un tumore alle ossa che la porterà a spegnersi nel 1960. Anche Lewis non resisterà a lungo senza l’amata: date le dimissioni a Cambridge nel 1963, morirà il 22 novembre dello stesso anno.

Tre libri di C.S. Lewis da leggere almeno una volta

Una vita così tormentata e ricca di colpi di scena trova ampio riscontro tra le pagine dei suoi libri. Questi, infatti, sono strumento che Lewis usa per scoprire sé stesso e il mondo attraverso una sensibilità e una profondità difficilmente viste prima e che lo accompagnano dalle prime opere fino a quelle più mature. Qui di seguito, la lista dei suoi titoli da leggere per scoprire (o riscoprire) l’autore riga dopo riga.

Le lettere di Berlicche

Il trampolino di lancio di C.S. Lewis è il volume intitolato Le lettere di Berlicche, pubblicato a Londra nel 1942 e arrivato in Italia solo cinque anni dopo. In origine il racconto è apparso a puntate sulla rivista The Guardian e consiste in uno scambio di lettere tra un diavolo anziano di nome Berlicche e il nipote Malacoda che presso di lui sta facendo il suo apprendistato. Nelle parole rivivono le più comuni esperienze di un’esistenza umana fatta di fallimenti e tentazioni a cui far fronte. Nonostante si tratti di una delle sue opere più celebri, lo scrittore ha più volte ammesso di non aver tratto grande soddisfazione dalla scrittura del libro. Ad ogni modo, il positivo riscontro ottenuto dalla storia l’ha portato negli anni ad essere oggetto di adattamenti tanto nel mondo dei fumetti (ad opera di Marvel) quanto nel teatro.

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La saga de Le cronache di Narnia

La grande fama di C.S. Lewis come autore di libri per l’infanzia deriva dalla saga che prende il nome de Le cronache di Narnia, oggetto di un ciclo di film prodotti nel primo decennio del Duemila: Le cronache di Narnia - Il leone, la strega e l’armadio del 2005, Il principe Caspian del 2008 e Il viaggio del veliero del 2010.

Il libro è composto da sette volumi distinti ed è ambientato nel fantastico mondo di Narnia, in cui gli animali hanno capacità di parola, chiunque ha un qualche tipo di potere magico e il bene è in costante lotta contro il male.

Le ispirazioni sono state tratte dal mondo della religione cristiana, ma anche dei miti greci e romani e dai racconti tramandati per via orale in Inghilterra. Proprio i temi trattati furono oggetto di critiche da parte di autori suoi contemporanei che li giudicarono fuori luogo per un pubblico così giovane. Nonostante questo, il successo in termini di vendite fu incredibile e continua ancora oggi: di recente, infatti, l’opera ha superato le cento milioni di copie distribuite in tutto il mondo.

A viso scoperto

A detta della maggior parte della critica letteraria, A viso scoperto è il vero capolavoro uscito dalla penna di C.S. Lewis. Come spesso accade, però, tanta bellezza non è stata corrisposta dal successo commerciale: l’opera fu infatti un investimento a perdere per gli editori e la causa è da ricercare nelle aspettative disattese del pubblico che, dall’autore, voleva ricevere tutt’altro genere di racconto. Questo, infatti, è la rivisitazione del mito di Amore e Psiche al quale Lewis lega riflessioni personali: la dedica alla sua futura moglie (il libro è stato pubblicato nel 1956 quando era già malata di cancro) è più eloquente che mai.

Diario di un dolore

Proprio a ridosso della morte di Helen Joy Gresham Davidman, C.S. Lewis scrive uno sfogo autobiografico in cui l’autore intraprende un dialogo con sé stesso e con il suo Dio. Il titolo è Diario di un dolore e in ogni pagina l’autore sviscera la sua disperazione spingendosi, al limite della blasfemia, a rinnegare il suo rapporto con il divino, di cui mette in dubbio anche l’effettiva esistenza.