Rai, parte il valzer dei palinsesti autunnali: stop a Pino Insegno e Nino Frassica. Matano al posto della Venier. Ventura in prima serata. Partita del cuore per Eleonora Daniele. Costampagna a Linea Notte. Ruffo a Filorosso. Inpgi, si vota. Rai Radio 1 e Gr contro la violenza sulle donne - Il Giornale d'Italia

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Rai, parte il valzer dei palinsesti autunnali: stop a Pino Insegno e Nino Frassica. Matano al posto della Venier. Ventura in prima serata. Partita del cuore per Eleonora Daniele. Costampagna a Linea Notte. Ruffo a Filorosso. Inpgi, si vota. Rai Radio 1 e Gr contro la violenza sulle donne

12 Maggio 2024

Rai, parte il valzer dei palinsesti autunnali: stop a Pino Insegno e Nino Frassica. Matano al posto della Venier. Ventura in prima serata. Partita del cuore per Eleonora Daniele. Costampagna a Linea N

Rischiano di passare un po’ in sordina le elezioni per il rinnovo dell’Inpgi, l’istituto che governa le pensioni dei giornalisti. Come noto l’Istituto Nazionale di previdenza dei giornalisti italiani è stato oggetto di una riforma che ha visto passare a Inps i giornalisti con contratto di lavoro (articolo 1 o anche con la Legge 150 per chi è negli enti pubblici), mentre partite Iva, collaboratori e Co.Co.Co. sono rimasti in Inpgi. Si vota esclusivamente in via telematica – da lunedì 27 maggio 2024 a venerdì 31 maggio 2024, con orario dalle 8 alle 22 nei giorni del 27, 28, 29 e 30 maggio 2024 e con orario dalle 8 alle 20 nella giornata di venerdì 31 maggio 2024. Cinquantuno, in totale, i delegati da eleggere a livello nazionale nel Consiglio di Indirizzo Generale. Il primo ostacolo sarà proprio invogliare al voto gli iscritti che vede negli elenchi anche molti giornalisti che attualmente sono sotto Inps ma che, per effetti di collaborazioni saltuarie avute nel passato, hanno anche contributi in questa gestione. E molti ignorano anche di averli. Non aiuta neanche la modalità scelta per il voto per cui sarà necessario avere strumenti come lo SPID o la Carta di identità elettronica, di cui molti giornalisti, soprattutto quelli più anziani, sembrano essere ancora sprovvisti. Eppure, in ballo c’è il futuro delle pensioni di tante persone, soprattutto precarie. Il patrimonio nel 2023 ha superato gli 880 milioni di euro, con una crescita dell'83%, rispetto al 2014, e l'avanzo di esercizio è stato pari a oltre 46 milioni di euro. Nell’arco di un decennio gli iscritti totali sono cresciuti di oltre il15% (da 40.534 a 46.910) e del 19% per quanto riguarda gli attivi (da 29.116 a 34.578). I liberi professionisti con obbligo di comunicazione reddituale sono stati 20.420 nel 2023 (erano 21.089 nel 2022), e si assiste ad una lieve diminuzione dei guadagni: il loro reddito medio pro-capite annuo, comunica l'Inpgi “è risultato pari a 16.611 euro (dai 17.240 del 2022). Per quanto riguarda, invece, le collaborazioni coordinate e continuative, i rapporti di co.co.co. denunciati hanno riguardato 5.698 giornalisti, (l'anno precedente erano 5.941) e il loro reddito medio pro-capite annuo è risultato pari a 11.325 euro (in crescita, rispetto ai 9.371 euro del 2022)”. Interessante anche la geografia dei candidati al consiglio. Innanzitutto, per via del regolamento, si sono potuti candidare solo giornalisti che hanno già avuto incarichi triennali in organi della categoria o in Enti di interesse nazionale. Fatto che inevitabilmente ha ridotto il numero di persone candidabili. Proprio per questo motivo alcune circoscrizioni regionali hanno già candidati matematicamente eletti, in quanto c’è un solo aspirante alla carica. Si tratta di Molise, Sardegna, Calabria (dove c’è il leader della Figec, il sindacato alternativo alla Fnsi, Carlo Parisi), Umbria, Marche, Liguria e Valle D’Aosta. Sono già eletti, per effetto del numero dei posti disponibili per la regione di appartenenza, anche i due candidati della Puglia, i tre candidati dell’Emilia-Romagna e i tre del Piemonte (dove c’è anche il decano Ezio Ercole). Le competizioni “vere” ci saranno in tutte le altre regioni. Corsa a due (per un posto disponibile) in Basilicata, Abruzzo, Friulia Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Sfide più accese negli altri collegi. In Veneto e Toscana ci sono 5 candidati per 3 posti, mentre in Sicilia e Campania i candidati sono 4 sempre per 3 seggi. Riflettori puntati sulle regioni più numerose a livello di iscritti, dove inevitabilmente si sentono di più anche i pesi delle varie componenti del mondo giornalistico. In Lombardia ci sono ben 25 candidati, a fronte di 12 posti disponibili. Sono in lizza, tra gli altri, nomi di esperienza come Daniela Stigliano (espressione di Senza Bavaglio), Stefano Gallizzi, Silvia Bombelli, Alessandra Fava e Franco Ordine. Nel Lazio, infine, ci sono 16 candidati a fronte di 9 posti di disponibili. Qui ci sono sostanzialmente tre gruppi. La maggioranza che guida l’Associazione Stampa Romana si presenta con la squadra di Inpgi@Futuro che vede sei candidati, tra cui i presidenti delle commissioni statutarie Vincenzo Campo (lavoro autonomo) e Antonio Ranalli (uffici stampa), Elena Polidori (in consiglio Fnsi e Inpgi), Alessandro Guarasci (Probiviri ASR), Daniela Novelli (membro del direttivo e della segreteria di ASR), e Pierangelo Maurizio (commissione contratto ASR e già consigliere FNSI e ASR). La minoranza di Controcorrente (ma che è maggioranza in FNSI e pure in Usigrai) ha fatto un’alleanza con il nuovo gruppo Giornalisti 2.0 e punta su Massimo Marciano (per anni consigliere in Inpgi), affiancato da candidati come Beatrice Curci (Giulia Giornaliste), Daniela Molina (ex consigliera dell’Ordine nazionale dei giornalisti), Andrea Rustichelli del TG3 (nel consiglio generale dell’Inpgi), Marina Testa (anche lei con in carichi in ASR) e Maurizio Pizzuto. Il terzo gruppo è composto da candidati singoli, ma che inevitabilmente faranno squadra (tentando anche di cercare alleanze con gli altri gruppi). Per il gruppo Gino Falleri in campo il vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Roberto Rossi e Nicola Di Stefano. La Figec punta sul decano Pierluigi Franz (che nel frattempo ha pure presentato un ricorso sulle elezioni), mentre Senza Bavaglio conta su Solen De Luca.

Mancano meno di due mesi alla presentazione annuale dei palinsesti invernali della Rai. In attesa di conoscere la sede che ospiterà l’evento annuale, già trapelano le prime indiscrezioni sulle conduzioni. In attesa di capire cosa deciderà di fare Fiorello, che si gode il successo della seconda edizione di “Via Rai 2”, che si è concluso venerdì scorso, si cerca prima di tutto come tamponare l’uscita di Amadeus, che sempre venerdì scorso ha registrato l’ultima puntata di “Affari tuoi”. Per il direttore dell’intrattenimento prime time, Marcello Ciannamea, si tratta di fare le scelte giuste. Per questo per il programma dei “pacchi” si fa sempre più strada l’ipotesi Stefano De Martino, così da dare un volto fresco a un programma che comunque ha i suoi anni. Non sembrano aver trovato favori le ipotesi di portare in access e in prima serata Pino Insegno e Nino Frassica. In questo caso un peso sempre più rilevante sembra averlo il vicedirettore dell’intrattenimento prime time, Williams Di Liberatore, che forte dei suoi trascorsi nell’ambito digital e a Rai Pubblicità, sta cercando di individuare volti in grado di andare oltre lo schermo televisivo. Un programma in prima serata è pronto anche per Simona Ventura, che tornerebbe così nel suo contesto più naturale dopo gli ultimi anni passati nel day time con Paola Perego. Nel day time, invece, il nodo da sciogliere riguarda “Domenica In”. In particolare, Mara Venier non ha ancora sciolto le riserve se proseguire o se, come aveva annunciato, prendersi un periodo di riposo. In questo caso sarebbe pronto Alberto Matano (che al momento è anche il vicedirettore del day time). In un gioco di incastri per “La vita in diretta” sarebbe pronta Eleonora Daniele (già al timone di “Storie italiane”). La stessa Daniele, intanto, sarà la conduttrice della Partita del Cuore. Si prospettano nuovi progetti anche Elisa Isoardi, che però avrebbe già rifiutato un factual destinato a Rai 2. Per capire come gira il mondo televisivo bisogna fare sempre attenzione ai movimenti nel programma “I Fatti Vostri” di Michele Guardì, che a ogni stagione riserva qualche sorpresa. A settembre lo storico contenitore in onda su Rai 2 dovrebbe vedere l’addio di Flora Canto, che verrebbe sostituita da Ilaria Mongiovì, vincitrice nel 2023 di “Tale e Quale Show” ma che ha una “carta di identità” vincente: è nata a Casteltermini, lo stesso paese natale di Michele Guardì. Per quanto riguarda l’informazione al TG3 è all’ordine del giorno la questione “Linea Notte”. La conduzione con Monica Giandotti volgerà al termine. Per la prossima stagione si cerca un nuovo volto giornalistico. I 5 Stelle ci vedrebbero bene Luisella Costamagna. Federico Ruffo condurrà Filorosso dopo la conduzione di Manuela Moreno dello scorso anno bocciata dagli ascolti. In attesa dell’autunno, a Viale Mazzini si stanno sistemando gli ultimi tasselli per il palinsesto estivo. Nei pochi programmi previsti ci sono però tanti inviati. A “Camper” su Rai 1 è stato riconfermato nel cast il bravo Tinto, mentre tra le inviate potrebbe fare il suo ingresso Chiara Emanuele, giovane conduttrice molto stimata dal direttore di Rai Kids, Luca Milano, che l’aveva lanciata nel contenitore “Explorers” su Rai Gulp.

Lunedì 20 maggio i dipendenti Rai voteranno per la scelta del proprio rappresentante al consiglio di amministrazione. Tre i candidati: l’uscente Davide Di Pietro, Alessandra Clementini e Pietro Muratori. In queste ore il sindacato UIL, che attraverso la sigla UilCom è uno dei più seguiti in azienda, ha comunicato che non appoggerà il candidato della CISL Muratori. “Lo facciamo presente”, si legge in una nota, “perché più di qualcuno ha riportato queste voci con insistenza e per correttezza, verso il candidato in questione e verso tutti gli iscritti, è giusto smentirle con chiarezza. Per una precisa scelta politica, da sempre, la UilCom ritiene l’elezione in CDA come un’occasione per unire e non per dividere; purtroppo solo una volta è stato possibile creare le condizioni, ma quello resta l’obiettivo. Riteniamo che un candidato di chiara espressione sindacale non rappresenti questo spirito oltre ad esporre il ruolo in questione a potenziali strumentalizzazioni. La UilCom per ora non ha dato indicazioni di voto, non si esclude di farlo nei prossimi giorni, ma ad oggi era necessario definire la posizione rispetto al continuo utilizzo, distorto, rispetto alla posizione dell’Organizzazione. Sicuramente, in un momento complesso per questa azienda, sarebbe stato meglio lavorare per individuare una linea comune a tutte le organizzazioni; purtroppo, non si è riusciti in questo intento. A prescindere dai nomi, comunque, per noi rimane imprescindibile che chi sarà chiamato a rappresentare le lavoratrici e lavoratori all’interno del prossimo CDA abbia chiarezza del delicato ruolo che sarà chiamato a rappresentare. In un periodo in cui parlare di Rai significherà parlare di prospettive, innovazioni, investimenti e, soprattutto, del patrimonio umano presente. La valutazione, ovviamente, non ha nulla a che fare con il giudizio umano e professionale, ma rispetta una posizione politica contraria a qualsiasi personalismo”.

Ha fatto tappa a Napoli 'Come un'onda contro la violenza sulle donne", la campagna nazionale di Rai Radio1 e Gr. L'evento all'Università di Napoli Federico II. Oltre 30 i relatori coinvolti - in presenza o in collegamento - la ministra del Commercio della Birmania, Khin Ma Ma Myo, rifugiata a Londra, l'ambasciatrice italiana a Washington, Mariangela Zappia, Taghji Rahmani, marito di Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace, attivista iraniana. Alla manifestazione oltre 400 i giovani dalle medie e dalle superiori arrivati da Napoli e provincia, molti collegati da remoto per seguire i lavori. E sono stati soprattutto i ragazzi i protagonisti della giornata che hanno interloquito continuamente con i relatori. "La violenza sulle donne - dice Francesco Pionati, direttore Giornale Radio e Rai Radio 1, intervistato dalla Tgr Campania - è un fenomeno radicato nella nostra società e per mettervi riparo occorre una sinergia. Tra chi fa le leggi, chi ha il compito di difendere le donne, come la polizia e i carabinieri, chi tutela la legge, come i magistrati, e poi l'educazione che arriva dalle scuole e dall'informazione". "Noi come Ateneo - aggiunge il rettore dell'Università di Napoli Federico II, Matteo Lorito, sempre alla Tgr - siamo molto attenti e anche molto rigidi. Noi abbiamo anche licenziato chi si è comportato male, abbiamo una particolare attenzione a questi temi. Quindi, diamo un esempio e nello stesso tempo educhiamo un po' tutti a rendersi conto che questi comportamenti sono lesivi per gli altri, per se stessi e per tutto il consesso civile".

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