Don Antonio Mancuso - Commento al Vangelo del 11 Maggio 2024 -
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Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 11 Maggio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 16, 23b-28

Ci sono tanti modi di pregare… tanti tipi di preghiere… la preghiera di lode… di ringraziamento… di adorazione… di intercessione… di richiesta… insomma, un cristiano ha a disposizione tanti modi per rivolgersi e relazionarsi a Dio. 

Sì, perché ricordiamolo chiaramente: pregare non è dire preghiere ma entrare in relazione… in intimità con Dio e questo possiamo farlo in infiniti modi…

Nel vangelo di oggi, Gesù, ci istruisce sulla preghiera di richiesta è ci chiarisce una cosa fondamentale… la preghiera di richiesta per eccellenza, quella che sarà sicuramente esaudita è quella fatta nel suo nome. Che significa?

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In Lc 1 l’angelo Gabriele dice a Maria di chiamare il bambino Gesù e in Mt 1 l’angelo dice a Giuseppe di chiamarlo Gesù perché “salverà il suo popolo…”.

Il nome Gesù, in ebraico, significa Dio Salva, il Signore è salvezza… 

Chiedere qualcosa al Padre nel nome di Gesù non significa, allora, chiedere qualunque cosa… ma chiedere ciò che possa darci salvezza… quelle cose che possono darci salvezza… ecco perché questa preghiera è sempre esaudita… perché, diciamolo chiaramente, avere capito che il fine della nostra vità è la salvezza… significa avere colto il segreto della vita… avere centrato il senso della nostra fede… la salvezza… vivere in Dio. Signore dammi solo ciò che può farmi raggiungere la salvezza… ciò che può farmi stare sempre e solo con te!

AUTORE: Don Antonio Mancuso PAGINA FACEBOOK | Telegram

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