Boeing di nuovo sott'accusa: falsificati i dati sui controlli di sicurezza del Dreamer - la Repubblica

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Boeing di nuovo sott'accusa: falsificati i dati sui controlli di sicurezza del Dreamer

Boeing di nuovo sott'accusa: falsificati i dati sui controlli di sicurezza del Dreamer
(afp)

Sarebbero stati “numerosi dipendenti" a non aver effettuato i test richiesti, salvo poi inserirli nei loro report

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New York - Boeing è di nuovo sotto inchiesta. Stavolta l’autorità americana di controllo accusa l’industria aeronautica di non aver condotto regolarmente le ispezioni ordinate dal governo sulle ali dei suoi aerei 787 Dreamliner. Secondo l’agenzia federale dell’aviazione, la compagnia potrebbe aver “falsificato alcuni documenti” legati alle ispezioni. Sarebbero stati “numerosi dipendenti" a non aver effettuato i controlli di sicurezza richiesti, salvo poi inserirli nei loro report.

Mentre l’indagine continua - ha aggiunto la Faa, l’agenzia dell’aviazione americana - assumeremo ogni passo necessario per garantire la sicurezza dei collegamenti aerei pubblici”. La nuova inchiesta getta un’ombra ulteriore sulla Boeing, finita nella bufera a gennaio dopo il caso del 737 Max dell’Alaska Airlines che aveva perso un pannello della fusoliera, un quarto d’ora dopo il decollo da Portland, Oregon. Il mese scorso un ex ingegnere della compagnia, Sam Salehpour. durante un’audizione davanti a una commissione del Senato, aveva accusato i vertici di Boeing di aver creato un ambiente tossico, isolando chi si batteva per garantire la sicurezza nelle strutture degli aerei.

L’ingegnere ha accusato i vertici di aver accelerato le procedure per la realizzazione dei Dreamliner, a scapito della sicurezza. Questo è un velivolo utilizzato in particolare dalla United Airlines, dall’American Arlines e dalla All Nippon Airways, ma anche dall’Air New Zealand e dalla Singapore Airlines. È un velivolo che ha registrato molti problemi fin dall’inizio, tipo incendi a bordo legati alle batterie agli ioni di litio. Nel 2013 erano stati messi tutti a terra per controlli, ma poi erano tornati in servizio. Adesso, a distanza di anni, sono tornati i problemi. Ma non sarebbero gli unici.

Falle nei controlli sono state registrate di recente anche nella catena di produzione dei 787 e dei 777, che si aggiungono alle preoccupazioni legate ai 737 Max. In pratica ci sono potenzialmente ombre su centinaia di aerei in circolazione in tutto il mondo e in decine di compagnie commerciali. Nel caso dell’ultima disfunzione, il particolare inquietante è che sarebbero stati “numerosi” i dipendenti della compagnia che hanno evitato di sottoporre gli aerei ai test, risultati poi ufficialmente completati nei loro report. A segnalare le disfunzioni nelle procedure di sicurezza sarebbero stati alcuni dipendenti, non si sa se anonimamente. Ma i casi cominciano a essere troppi.

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